11. "No Judgement"

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Era bellissimo, come ogni volta, ma forse quella sera aveva un fascino particolare... tutto quel mistero che aveva creato intorno alla serata gli regalava una bellezza intrigante, misteriosa, tutta da svelare e scoprire poco a poco.
Era sempre impeccabile nei suoi outfit, non ne sbagliava mai una.
Quella sera indossava una camicia di raso nera che rimaneva lucida alla vista e morbida al tatto e un paio di pantaloni lilla che rendevano esatta giustizia al suo corpo... Sembrava che gli fossero stati cuciti addosso per quanto gli calzassero a pennello e non lasciavano niente all'immaginazione.

" Non voglio svelarti nulla, voglio sorprenderti passo dopo passo, mossa dopo mossa" mi disse con la sua voce armoniosa mentre la sua mano calda sfiorava la mia gamba che il vestito lasciava appositamente scoperta.
Volevo essere toccata da lui, volevo sentire il calore della sua pelle sulla mia, volevo assolutamente riprovare quelle scosse che avvertivo ogni volta che la sua pelle toccava la mia e quell' elettricità non tardó ad arrivare non appena iniziò ad accarezzarmi.
" Sorprendimi Niall, non desidero altro" gli risposi gia quasi completamente in estasi sotto le sue dolci carezze.

"Lights will guide you home
and ignite your bones
and i will try to fix you"

La radio suonava "Fix You" dei Coldplay mentre l'auto raggiungeva la nostra destinazione e Niall, stringendo la mia mano, mi canticchió proprio quei tre piccoli versetti...
" e cercherò di riuaggiustarti"...
Una piccola dedica d'amore velata che mi era arrivata dritta e forte al cuore. Sapeva cosa avevo passato con Denis, sapeva quanto fossi fragile e soprattutto sapeva quanto avessi bisogno di un amore in grado di riparare quel cuore che era stato lasciato in mille pezzi da chi non era stato in grado di apprezzarlo.
Mentre mi cantava quelle parole gli strinsi la mano ancora piu forte, senza dire niente, per fargli capire che quel messaggio fosse arrivato.

" Eccoci siamo arrivati" mi disse entrando con la macchina in una zona dove non c'era nemmeno la locandina di un ristorante. Ma dove mi aveva portato? E perché non eravamo diretti ad un ristorante? Il mio stomanco aveva iniziato a lamentarsi gia da un po' e gia mi ero immaginata una bella cenetta in un piccolo ristorantino romantico dove avremmo passato la nostra serata davanti a due bei calici di vino.
E invece? Cosa mi aspettava?

L'auto si fermò e mi rirovai di fronte a quello che sembrava un palazzo, un bel palazzo moderno.
" Oddio ma questo mi sta portando a casa sua" pensai di colpo in un misto di paura e curiosità per ciò che sarebbe successo.
" Vieni... ti avevo detto che ti avrei portato nel mio mondo e questo è il primo passo... non avere paura... se il mio intento fosse solo quello che stai gia pensando lo avrei gia fatto in spiaggia...fidati di me " e prendendomi di nuovo la mano mi guidò dentro all'edificio.

"Benvenuta nella mia reggia Jen" mi disse Niall ridendo e aprendo la porta dell'appartamento che si trovava all'ultimo piano.
Mi ritrovai di colpo immersa nella casa dei miei sogni. Un attico bellissimo, dai tratti decisamenti moderni, arredato in una maniera semplice ma perfetta. Era il prototipo della mia casa ideale. Era tutto uno scherzo dai. Non poteva essere veramente casa sua.
" Niall wow, ma è bellissimo...vivi qui da solo? " cercai di dire qualcosa mentre i miei occhi erano completamente persi nell'intento di ammirare ogni singolo angolo di quell'appartamento.
" Si Jen. Sono qui da solo ma spero di avere presto compagnia... " mi rispose lanciandomi un'occhiata fugace.

In quel momento mi sentii un fuoco pervadermi il corpo... Stava parlando di me? ero io la compagnia che voleva?
"Jenny non farti pensieri strani e non farti illusioni" pensai e mentre la mia testa cercava di scacciare via quei pensieri, i miei occhi caddero sulla parete del salone che era arredata da un bellissimo pianoforte nero. Suonava anche il pianoforte? No no, sicuramente era li come arredo. Il pianoforte era da sempre stata la mia passione, cosi come il canto, e mi ero sempre sognata un ragazzo che mi suonasse le canzoni al piano. Dai, non poteva essere possibile che sapeva suonare anche il piano... cosa era? Il ragazzo perfetto? Decisi di rimanere nel mistero e di non chiedergli nulla, magari lo avrei scoperto piu tardi.

Persa nei miei pensieri e nell'ammirare quella casa cosi perfetta non mi resi nemmeno conto che Niall mi aveva lasciato li da sola. Dove era andato ora? Ne approfittai per scoprire ancora qualcosa di piu di quel bellissimo salone. Aveva un divano bianco enorme in mezzo alla stanza che guardava un televisore altrettanto grande che era incastonato nella parete dipinta di un colore tra un grigio scuro e un nero chiaro. Anche i cuscini erano intonati sia al bianco del divano, sia al colore scuro della parete che mi circondava.
Un'enorme tenda nera nascondeva qualcosa alle spalle del divano... chissà cosa ci fosse li dietro.

I miei pensieri e le mie fantasticherie su cosa ci fosse dietro a quella tenda vennero spezzati da un profumo di cucina che veniva dall'altra stanza e dalla voce di Niall che urlando per farsi sentire mi disse
"Arrivo, aspettami li in salone. Siediti sul divano, non rimanere in piedi... tanto lo so che sei rimasta in piedi"
Un piccolo sorriso mi adornó il viso, mi avvicinai al divano e mi sedetti. Era morbidissimo ed emanava un profumo che infondeva relax.

" Agn mi ha portato a casa sua! Non ci crederai mai ma è esattamente come io ti ho sempre descritto la mia casa ideale. Non può essere vero. Adesso sta trafficando in cucina, lo sento che smuove piatti e pentole. Questo mi avvelena stasera ahahaha. Se non mi senti entro domani mattina vienimi a cercare ahahah" . Inviai un messaggio ad Agnese da quel divano maestoso e comodissimo nell'attesa che Niall si facesse di nuovo vivo.
La risposta della mia amica non si fece attendere.
" Ma smettila scema ahahahah goditi ogni momento tesoro mio e ricorda quello che ti ho detto... lasciati andare. Ti voglio bene"
" Ti voglio bene anche io Agn"

" Tadaaaaaaaaaaaaan! Eccomi di nuovo quaaaaaa!"
Si piombó in salone con un salto e rimase per un secondo a ridere con le braccia rivolte verso l'alto.
" A pazzooooo!" esclamai ridendo.
Di colpo me lo ritrovai seduto vicino a me e con un attacco quasi felino mi buttò sulla penisola del divano e iniziò a farmi il solletico.
Iniziai a ridere e a dimenarmi come non mai, non sopportavo il solletico ed esausta tra le mille risate urlai " Basta Niall Basta ti prego! Odio il solletico bastaaaa".
" Ah si? Basta? Ma nemmeno per sogno!" e si mise a cavalcioni sopra di me bloccandomi senza lasciarmi vie di fuga.
Avevo le lacrime agli occhi per quanto stavo ridendo, mi faceva male lo stomaco e con le ultime forze rimaste gridai " Niall smettilaaaaa! Bastaaaaaaa! Ti scongiuro!"
" Solo perche è pronta la cena ti sei salvata cara la mia Jen" e mi lasció un dolce bacio prima di alzarsi dal divano e sparire di nuovo.

In tutte quelle risate non avevo sentito il timer che aveva suonato, ma ora potevo avvertire un odorino niente male. Forse non mi avrebbe avvelenato.
Ricomparve poco dopo con un sorriso soddisfatto in volto e mi portò di fronte alla tenda nera.
" Diamo inizio alla nostra serata " e quasi come un sipario, aprì quella tenda che nascondeva una vetrata dietro la quale si apriva un terrazzo bellissimo arredato con delle poltrone che riprendevano i colori delle pareti all'interno della casa e dal quale si poteva vedere anche il mare.

Rimasi sorpresa...era gia riuscito a sorprendermi e non avevamo ancora fatto nulla.
Aveva creato un'atmosfera speciale, non so dove avesse trovato il modo e il tempo ma c'era riuscito.
In mezzo al terrazzo aveva posizionato un piccolo tavolo tutto ben apparecchiato con una bellissima tovaglia color porpora, dei piatti di una bellissima porcellana bianca e delle posate d'argento che luccicavano colpiti dai raggi che il sole ancora emanava.
Una bottiglia di vino rosso era posizionata al centro del tavolo accompagnata da due calici di cristallo pronti per accogliere quel delizioso liquido tinto.
Un'atmosfera degna delle migliori location.

"Ti piace Jen? Ti avevo promesso una serata speciale e questa è solo una piccola parte"
" Wow Niall, riesci a sorprendermi ogni volta" gli risposi ammirando ciò che aveva creato e preparato per me, per noi.

Si avvicinó al tavolo, prese la bottiglia di vino e ne versò un po' all'interno di quei calici lucenti.
Li prese in mano e me lo porse uno, mi fece fare una giravolta e mi tirò a se cantando...

"Barefoot and a bottle of wine
You can stay with me tonight
You don't have to change when I'm around you
So go ahead and say what's on your mind
On your mind
When you're with me, no judgement
You can get that from anyone else
You don't have to prove nothing
You can just be yourself... "

Ancora una volta la sua voce riusciva ad allietarmi il cuore, sebbene il ritmo di quella canzone a me sconosciuta fosse abbastanza movimentato.

" Vieni Jen " e insieme ci sedemmo su una poltroncina che guardava il mare.
E sorseggiando i nostri calici di vino iniziammo il nostro viaggio in quella speciale serata lasciandoci colorare dagli ultimi raggi di sole di quella giornata.

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