17. "Chef Niall"

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Tornammo a casa con due buste straboccanti di cibi, stuzzichini vari e bottiglie di alcool.
Avevo l'impressione che quella serata non sarebbe finita affatto bene.
Ci dirigemmo in cucina, posammo le buste a terra e, mentre Niall stava mettendo a fresco le birre, io rubai uno dei suoi grembiuli da cucina e me lo misi.

" Beh pensi davvero che io ti lasci cucinare cosi? " mi disse Niall avvicinandosi a me e togliendomi di dosso il grembiule.
" Guarda e impara" e se ne andò nell'altra stanza con il grembiule in mano.

" Questo non ci sta tutto con la testa " pensai e iniziai a sistemare in frigo le bottiglie rimaste.
"Tieni e prendi esempio " mi disse tornando in cucina all'improvviso e passandomi un altro grembiule.

Non potevo crederci. Avremmo dovuto cucinare e Niall si era presentato così .
Si era messo il grembiule, ma si era tolto tutto il resto. Come potevo cucinare con lui in quelle condizioni?
Passeggiava in cucina con aria soddisfatta dandomi le spalle in modo che io potessi vedere chiaramente che sotto a quel grembiule non aveva proprio niente.
"Stronzo " sussurrai piano per non farmi sentire mentre ammiravo quella meraviglia che mi ritrovavo di fronte.

" Non sapevo che gli chef cucinassero cosi... " gli dissi.
" Beh Jen... Chef Niall è uno chef speciale... Cucinare con me sarà un'esperienza sensoriale... " mi rispose con un sorrisetto malizioso.
Lo guardai senza dire niente con la testa che aveva iniziato a fare viaggi sull'esperienza sensoriale... Cosa voleva dire? Cosa mi sarei dovuta aspettare questa volta?
" Ti ricordo solo che stasera hai invitato gente a cena e di certo non possiamo fargli mangiare "l'esperienza sensoriale"... " gli dissi prendendo il grembiule che mi aveva lasciato e uscendo dalla cucina.

Presi esempio. Misi quel pezzo di stoffa blu togliendo il resto dei vestiti e mi feci una coda alta cosi da lasciare ancora di più la schiena scoperta.
Voleva la guerra e io gliela avrei data.
Tornai in cucina attenta a non fare troppo rumore... Volevo coglierlo di sorpresa.
Era ancora di spalle e stava lottando con l'impasto per la pizza quando mi avvicinai e gli posai la mia mano sul fondoschiena dicendo:
" Non credo sia tanto produttivo cucinare in queste condizioni sai?... " e passai, con un tocco leggero, la punta della mia lingua sulla sua schiena.
" Resistere alle tentazioni. O meglio... Prolungare il piacere finale... " mi disse Niall continuando ad impastare.

Da quelle parole avevo capito che sarebbe stata una giornata molto intensa e che quell'intensitá che si andava accumulando pian piano si sarebbe sciolta soltanto quando avrebbe voluto lui. La cosa mi rendeva nervosa ed eccitata allo stesso tempo. Era capace di tutto ed io ero pronta ad immergermi in quel viaggio sensoriale.

" Non vedo l'ora di arrivarci al piacere finale " gli sussurrai all'orecchio mentre la mia mano si era spostata a cercare i tesori nascosti sotto al suo grembiule azzurro.
" Con calma Jen ... L'attesa del piacere è essa stessa il piacere... Non dimenticarlo mai... Oggi più che mai " mi rispose girando la testa e lasciandomi un sensuale bacio sul collo.

Per un istante mi lasciai pervadere dalla sensazione che quel bacio e quelle parole mi avevano trasmesso e prontamente fui trasportata di nuovo alla realtà dalla voce di Niall che mi esortava ad iniziare a preparare il mio dolce.

Raggruppai tutto il necessario per la mia cheesecake e iniziai a prepararla sul piano della penisola, dando le spalle a Niall.
Non volevo distrazioni e vedere il suo corpo nudo sotto al grembiule non mi avrebbe di certo aiutato, ma il solo pensiero che era dietro di me in quelle condizioni mi mandava in fiamme.

" Come procede là dietro? " mi disse all'improvviso passando la sua mano lungo tutta la mia schiena scoperta.
" Giudica da solo " gli risposi io prendendo un ricciolo di crema al limone con il dito e portandoglielo alla bocca.
"Mmmm ottimo lavoro piccola " rispose, dopo aver accuratamente tolto ogni minima traccia di dolce dal mio dito con fare molto provocatorio.
" Senti quanto è buona " e, cosi dicendo, mi strinse al suo corpo e mi baciò facendomi assaporare quel dolce sentore di limone della mia crema.

Sentivo la sua voglia accendersi contro il mio corpo e quel tocco velato stava accendendo ancora di più anche me.
D'istinto portai la mia mano sul laccio del suo grembiule per togliere il nodo e lui, senza dire nulla e senza staccarsi da quel passionale intreccio che le nostre lingue stavano creando, la prese e me la portò tra il suo e il mio corpo cessando quel piccante tocco che si era creato quando mi aveva stretto a se.

" Devi solo sentire e non fare nulla, non qui, non ora " mi sussurrò mentre la mia mano, appoggiata tra i nostri grembiuli, avvertiva la forza del suo desiderio e mi riempiva di voglia.
" Oh Niall... " dissi sospirando, quasi esortandolo a mettere fine a quello strazio.
" Shhhhhh " fece portando il suo dito sulle mie labbra e mi lasció un nuovo e sensuale bacio sul collo prima di tornare di nuovo a cucinare la sua pizza.

" Finito piccola? Ho qualcosa per te " mi disse leccandosi il dito sporco di salsa al pomodoro.
Avevo appena finito la cheesecake in un turbinio di pensieri e sensazioni che Niall aveva acceso in me, stuzzicando piccantemente di tanto in tanto le parti del mio corpo che il grembiule lasciava scoperto.

" Non ho mai fatto una torta con cosí tanta passione Niall... Ti sto odiando " gli risposi con un sorrisetto malizioso.
" E non hai ancora provato nulla... " mi disse lanciandomi uno sguardo provocatorio e aprendo il congelatore.
Non sapevo cosa avesse in mente, ma ero sicura che il fuoco che ardeva dentro di me lo avrebbe alimentato ancora di più.

Si avvicinó a me senza dire niente, aveva qualcosa in bocca ma non riuscivo a capire di cosa si trattasse.
Mi passò la punta del suo naso sul collo e, con un movimento sinuoso, mi sciolse i lacci del grembiule e lo lasció cadere a terra.
Mi accarezzò il viso con il dorso della mano e mi girò facendomi appoggiare al piano della penisola.

Un tocco gelido in mezzo ai miei seni mi fece sussultare e un brivido improvviso nacque sulla mia pelle.
Con la sua bocca stava passando a rassegna ogni centimetro del mio corpo lasciando quella scia gelata che rendeva tutto ancora più sensuale.
Un cubetto di ghiaccio era riuscito ad incendiarmi.

Mentre le sue labbra continuavano lente e sensuali quella fredda sensazione, la sua mano aveva iniziato a scendere e a cercare la fonte del mio piacere.
" Oh Niall ti prego " gli sussurrai in un gemito quando le sue abili dita avevano iniziato ad esplorare i miei segreti regalandomi incontrollabili emozioni.
La sua fredda bocca scendeva sempre più giù e le sue mani, ora, accarezzavano le mie gambe.
Un altro sussulto mi fece inarcare la schiena quando le sue labbra e quel cubetto di ghiaccio avevano raggiunto il mio desiderio accarezzandolo con quel tocco freddo e sensuale allo stesso tempo che mi faceva provare un piacere mai sperimentato prima.

Gli afferrai i capelli, tenendo ferma la sua testa. Avevo sofferto fin troppo, ora non poteva lasciarmi così.
Mi afferrò la mano, la tolse e alzò il viso lasciando cadere il cubetto di ghiaccio a terra.
" Non puoi farmi questo " sussurrai mentre il suo viso, che era tra le mie gambe, mi guardava con un sorrisetto pieno di soddisfazione.
" Se sei così ora, non voglio immaginare quanto potrai odiarmi durante la cena "
mi rispose maliziosamente.
" Niall... Cosa vuoi dire? Cosa hai intenzione di fare? Non siamo da soli... Niall... " gli dissi io con un tono che lasciava trasparire un filo di preoccupazione.
" Lo scoprirai... Ora vatti a cambiare che tra poco arrivano tutti. Ci vediamo in camera. Preparati... " ribatté guardandomi con uno sguardo che non lasciava intendere niente di buono.
" Ti odio. " gli risposi e me ne andai verso la camera in attesa di scoprire cosa avesse in serbo per me quella mente cosi dolce ma anche così piccante.







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