23. "Le Rose"

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" Cuore mio io vado a lavoro. Se non torni non preoccuparti. So che sei al sicuro. Divertiti " mi disse mia madre lasciandomi un bacio sulla fronte.
Lavorava come segretaria in uno studio notarile ed era quasi sempre a lavoro.
In quei mesi eravamo sole. Mio padre è un militare, per la precisione un tecnico di elicotteri militari, ed era in missione in Iran.

Netflix, divano e gelato stavano accompagnando quel pomeriggio di attesa, quando il suono del campanello di casa disturbó il mio attimo di relax.
Aprii la porta e un grande mazzo di rose rosse giaceva ai miei piedi.
Iniziai a guardarmi intorno per cercare di scorgere qualche figura ma, chiunque fosse stato a mettere li quei fiori, se ne era già andato.
Le presi in mano, chiusi la porta con il piede e tornai a sedermi sul divano, questa volta in compagnia di quel bellissimo mazzo.

Un rosso intenso e vellutato e un profumo fresco ed avvolgente, erano i protagonisti di quella bellissima sorpresa che non aveva nessun tipo di foglietto o biglietto attaccato.
Non potevano essere di Niall. Non conosceva il mio indirizzo. E allora... Di chi erano quelle rose? Pensai che forse erano per mia madre dato che il giorno precedente era stato l'anniversario di matrimonio.
Si, sicuramente erano sue.
Raccolsi di nuovo il mazzo di rose rosse e lo poggiai sul tavolo della cucina, almeno mamma lo avrebbe visto subito appena tornata da lavoro.

Feci ritorno in salone e vidi la luce dello schermo del cellulare affievolirsi sotto ai miei occhi. Qualcuno mi aveva chiamato o mi aveva mandato un messaggio. Presi il telefono in mano e quel messaggio, apparso sullo schermo, mi fece balzare dal divano.

Nuovo messaggio da: Niall
" Rose rosse, rosse come la nostra passione. Quelle rose non sono semplici rose... Hanno dei segreti. Trovali e stasera li togliamo, ops volevo dire scopriamo, insieme.
Ricorda... Mi piace sorprendere. Non vedo l'ora di scoprire se hai scovato i piccoli segreti nascosti. A dopo. Tuo Ni. "

Ancora una volta mi aveva lasciato senza parole. Non avevo mai ricevuto nemmeno una rosa rossa ed ora, mi ritrovavo con un intero mazzo che nascondeva anche altre cose al suo interno. Era incredibile come quel ragazzo riuscisse ad essere sempre dolce, sensuale e misterioso allo stesso tempo... Perché... ne ero sicura... Là dentro si nascondeva qualcosa di strano.

" Sei un folle, ma a me piace la tua follia. Spero di trovare i tesori nascosti e spero ancora di più di poterne fare buon uso insieme. Non vedo l'ora. "

Scrissi questo messaggio con il cuore che mi batteva e le mani che tremavano per la curiosità di riprendere quei meravigliosi fiori rossi e scoprire cosa nascondessero.
Mi sembrava di vedere un film, uno di quei film dove arriva uno sconosciuto all'improvviso e ti sconvolge la vita... Beh, ecco, questa volta la protagonista del film ero proprio io ed era bellissimo.

Scattai dal divano, tornai in cucina e, insieme al mio mazzo di rose, andai in camera.
Poggiai quel profumato regalo sul letto e iniziai a scrutare, con precisione, ogni singola rosa.
I miei occhi riuscivano a vedere soltanto una distesa rossa e le mie mani sentivano sulla pelle il solo tocco di quei petali vellutati.
Ma dove erano questi oggetti misteriosi?
Non sapevo di cosa si trattasse e non sapevo quindi cosa cercare fino a che non scorsi una piccola pallina di plastica , di quelle che prendono i bambini inserendo una moneta nelle macchinette.

Era ben nascosta e rossa proprio come il colore di quelle rose. L'aveva mimetizzata bene. La presi in mano e la aprii.
Al suo interno c'era un bigliettino e qualcosa di nero tutto appallottolato.
Decisi di aprire prima quella cosa nera e di leggere il bigliettino in seguito.
Una brasiliana, tutta in pizzo nero, trasparenze e ricami rossi si era aperta davanti ai miei occhi.
Aveva gusto anche per l'intimo femminile... Incredibile.
La girai e la rigirai, guardai e scrutai con ammirazione la sensuale trama in pizzo e i ricami rossi e, l'unico pensiero che riusciva a riempirmi la mente, era l'immagine delle sue calde mani che facevano suo quel pezzo di tessuto.

Dovevo smetterla. Non poteva avere questo effetto su di me anche a distanza, non poteva. Lasciai cadere le brasiliane sul letto e presi il pezzetto di carta bianco.
Una volta aperto trovai questa scritta :
" Se questo è il primo oggetto che hai trovato, sei a metà strada. Ne manca un altro."

Cosa dovevo aspettarmi ancora? Di sicuro qualcosa legato a quelle "sobrie" brasiliane.
Dove dovevo vedere? In mezzo alle rose non c'era piu niente e attaccato al mazzo nemmeno. Nemmeno un indizio c'era in quel bigliettino e io non sapevo piu dove cercare.
All'improvviso, un lampo di genio mi fece guardare tra i gambi di quel folto mazzo.
Infilai un dito nel verde e sentii subito qualcosa che aveva poco a che fare con dei fiori.
Era un tubetto, lungo e fino, di plastica.

" Ora cosa è sta roba? " pensai, mentre cercavo di estrarre il misterioso oggetto.
Un tubetto giallo con una tavoletta di cioccolato disegnata sopra era apparso ai miei occhi e, attaccato, aveva un altro bigliettino.
Questa volta decisi di leggerlo subito...
" Per un dolce piacere insieme... (Un oggetto di due) "
"Caccia al tesoro finita" pensai, mentre guardando il tubetto giallo mi ero resa conto di cosa fosse.
Gel al cioccolato.

Prima che la mia mente potesse fare pensieri poco adatti al momento e iniziasse a fare viaggi tutti suoi, decisi di riporre subito il tubetto in borsa e di decidere cosa avrei messo per la serata in spiaggia.
Optai per un look casual.
Shorts neri, top giallo e converse bianche.
Agli slip ci aveva pensato Niall... mancava solo da abbinarci un bel reggiseno.
Ne avevo uno che si abbinava perfettamente al suo piccolo regalo... Fascia nera in trasparenza e coppe rosse con ricami in pizzo neri.
Guardai l'orologio e, vista l'ora, iniziai a prepararmi.

" Jen sono di sotto, muovi quel culo "
Erano le 20:30 e la delicatezza di Agnese mi avvertiva che era ora di andare.
Presi una rosa dal mazzo, un pezzo di carta e mi diedi l'ultima sistemata davanti allo specchio.
Arrivata in cucina lasciai il fiore sul tavolo e un bigliettino per mia madre avvertendola che sarei rimasta a dormire fuori.

In quelle ore non avevo fatto altro che pensare a quella serata, a Niall, ai suoi regali e a cosa gli bolliva in testa.
" Ciao Agn! " dissi entrando in macchina e lasciandole un bacio sulla guancia.
" Ciao tesoro. Non hai niente da dirmi? " mi rispose mentre ci dirigevamo in spiaggia.
" Ah perché già lo sai? " aggiunsi io guardandola.
" Non è venuto Niall oggi pomeriggio? Mi ha chiesto il tuo indirizzo."
" No Agn... Mi ha lasciato un mazzo di rose fuori la porta... E due piccoli regali "
" Ma che dolce! E che regali? Dai dai dai sono curiosa " mi disse Agnese dandomi dei leggeri schiaffetti sulle cosce.
" Eh Agn... Una brasiliana bellissima e un gel al cioccolato..."
" Hai capito bimbo canterino come viaggia! Stasera deduco che tornerò a casa da sola " mi rispose strizzando l'occhio.
" Sto andando in pazzia. Niall mi sta fottendo, anzi, mi ha fottuto la testa e non c'è rimedio "
" Guarda là... " mi disse la mia amica parcheggiando.

Eravamo arrivate. Alzai gli occhi e lo vidi. Era bellissimo.
Una maglia bianca e blu fasciava il suo busto e un paio di pantaloncini avani completavano il suo look.
I suoi capelli erano piu belli che mai. Il leggero vento scompigliava il suo fluente ciuffo a cui ancora non ero riuscita a dare un preciso colore e i suoi occhi, illuminati dalla luce, mi guardavano facendomi immergere in una distesa azzurra, dove sembrava che ogni sogno fosse possibile.

Si stava avvicinando, veniva verso di noi e dentro di me, un turbinio di emozioni, mi aveva fatto infiammare il viso.
" Jen, tesoro, vieni " mi disse aprendo la portiera e porgendomi la mano.
Scesi dalla macchina e Niall mi regalò un dolce bacio.
Lo abbracciai e sentii le sue labbra avvicinarsi al mio orecchio.
" Spero che le rose siano state di tuo gradimento " mi sussurrò e, prima di sciogliersi da quell'abbraccio, mi lasció un bacio sulla guancia.

" Buonasera ragazzi " dissi io, raggiungendo insieme a Niall gli altri.
" Non sto più nella pelle Jen. Non vedo l'ora di farvi vedere una cosa " mi disse Liam euforico.
Era dolcissimo. Aveva lo stesso entusiasmo di un bambino davanti ai regali la mattina di Natale.
" E noi non vediamo l'ora di scoprire cosa avete da mostrarci " gli risposi io con un sorriso.
" Beh... allora andiamo. Abbiamo tante cose da decidere e Zayn arriverà tra poco con il cibo " disse Louis.
" Che la serata abbia inizio! " urlò Harry e, tutti insieme, ci incamminammo verso la spiaggia.

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