YoungNam camminava pigramente per i corridoi della scuola, attento a stare lontano dagli altri studenti.Non aveva voglia di socializzare, non l'aveva mai avuta, ma quel giorno ancor meno.
Non gli era mancata la scuola, per niente, e l'unica sua consolazione erano i due amici alati.Ne aveva parlato giorni prima con entrambi e gli avevano spiegato che quando i terresti raggiungevano la sua età i corpi celesti dovevano seguirlo anche a scuola, così da aiutarlo, consigliarlo o sviarlo.
Non aveva ben capito la cosa, ma dopotutto, perché intromettersi tra angeli e demoni? Soprattutto con un demone acido come KangDae.
"Moccioso, io non sono acido."
Si girò di scatto sentendo quella voce, ritrovando colui a cui pensava poggiato con la schiena contro gli armadietti. Come aveva fatto a sapere a cosa pensava? Forse l'aveva detto ad alta voce senza volerlo.
"Vai ad infastidire qualcuno? Vuoi una mano?"
KangDae sorrise alla sua sta stessa proposta, pronto a seguire l'altro per infastidire qualche mortale. L'altro scosse semplicemente la testa riprendendo a camminare, venendo subito seguito dall'altro che gli circondò le spalle con il braccio.
"Sei così noioso. Pensa a quanto bello sarebbe vedere qualcuno annoiato dai tuoi comportamenti. Si ricorderebbe a vita di te e non ti darebbero mai fastidio. Vivresti in pace i tuoi anni qui."
Sussurrò quelle parole al suo orecchio in tono basso, cercando di persuaderlo. Era un demone e il suo compito era quello di portarlo verso una cattiva strada dopotutto.
L'altro continuò ad ignorarlo, si scrollo il suo braccio di dosso e andò in classe facendogli un semplice movimento di testa per salutarlo.
"Non dovresti convincerlo ad infastidire qualcuno. Non è una bella cosa."
KangDae sospirò con le braccia incrociate, sentendo l'altro parlare a pochi passi da lui.
"Angioletto, sentivo la puzza della tua purezza da kilometri, non passi mai inosservato."
Storse il naso girandosi verso di lui, notando il maglione blu che indossava. Era davvero orribile.
Non capirà mai gli angeli. Perché mettere cose larghe anziché aderenti, non facendo intravedere il proprio corpo a tutti?
"Io non puzzo, smettila e il mio nome è Shou Kang, non "angioletto" o cose simili.".
Fece le virgolette al nomignolo, cercando di imitare la voce dell'altro. Gli dava fastidio quel soprannome.
"Tu puzzi angioletto, te l'ho già detto. Posso sentire la tua puzza di purezza fin qui."
Si avvicinò a lui con un ghigno a circondargli il volto, continuando a parlare arrivato a pochi centimetri da lui.
"È un peccato che io non possa toccarti, ti avrei tolto questa puzza di di dosso altrimenti."
Shou arrossì improvvisamente, facendo dei passi indietro. Sapeva quanto quei demoni potessero essere lussuriosi, ma non credeva fossero così tanto sfacciati.
"Sta lontano e ti ho già detto che non puzzo. E tu comunque sai di morto."
Si allontanò velocemente dell'altro pregando dentro di se di non rivederlo mai più. Era troppo imbarazzante e sarebbe stato ancora più in imbarazzo nel sapere dove puntavano gli occhi del rosso mentre lo guardava camminare via.
°
Passarono velocemente due settimane di scuola e YoungNam già si era stancato di quegli orari. Lui voleva dormire e alzarsi alle sette per lui era inaccettabile.
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Fallen Angel
Science FictionDove un angelo e un demone vanno contro le regole per il loro amore, coinvolgento un ragazzo dai capelli neri.