Capitolo 18.

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"Due mie piume sono diventate nere e per la paura le ho staccate."

Shou portò le mani in avanti, facendo vedere a YoungNam le due piccole piume nere di cui stava parlando. Erano le piume che si travavano all'inizio dell'ala, vicino l'accatura della schiena, per questo motivo erano così piccole.

YoungNam le prese delicatamente, accarezzandole. Erano incredibilmente morbide, le avrebbe accarezzate a vita.

"Forse le stai cambiando e per questo diventano nere. Perché non mostri mai le tue ali?"

Pose immediatamente un'altra domanda, cercando di distrarlo. Non sapeva a cosa fossero dovute quelle piume, ma voleva evitare di allarmarsi prima del dovuto. Se fosse risuccesso si sarebbero preoccupati, ma prima di allora avrebbero creduto che stesse facendo una sorta di muta.

Shou annuì lentamente, cercando di auto convincersi.

"Non posso mostrare le mie ali in realtà, soprattutto sulla terra. A casa mia si, ma qui no. Soprattutto se ci sono dei demoni a guardarmi."

Le ali erano la parte più sacra degli angeli, non potevano essere mostrate a chiunque le volesse vedere. Erano una parte incredibilmente delicata e sensibile. Gli angeli amavano farsi accarezzare le ali, erano così delicate che per loro piccoli tocchi erano una goduria unica, peccato che non potevano farle toccare a nessuno se non a delle persone strette.

Erano una della parte più sacra del loro corpo, facendole toccare a chiunque avrebbero mancato di rispetto a loro stessi.

YoungNam alzò lo sguardo su Shou, accorgendosi che l'angelo fosse già intento a fissarlo.

"Cosa?"

Shou arrossì leggermente, iniziando a giocare nervosamente con le proprie dita. Si sentiva in imbarazzo.

Voleva fargli una domanda, ma aveva paura di essere troppo invadente, di infastidirlo, di imbarazzarlo o di metterlo in una situazione scomoda.

"Ecco...KangDae mi ha detto di te e Taeyon. Dell'altro giorno."

Sussurrò quelle parole, aspettando una sua reazione. YoungNam di tutta risposta inarcò un sopracciglio, invitandolo a continuare.
Non capiva cosa volesse sapere, non si era mai interessato a Taeyon e non capiva cosa ci fosse di così importante da raccontare.

"Ecco, crede che voi abbiate fatto...eri nel suo letto, con la sua felpa..."

Shou sentì le sue guance bollenti, molto probabilmente erano totalmente rosse in quel momento. Si pentì di quella domanda nel momento stesso in cui la balbettò, era così imbarazzante.

Probabilmente era stato troppo invadente, non avrebbe dovuto fare certe domande. Forse l'altro non voleva parlarne o non era pronto a farlo, forse non ne voleva parlare con lui o si vergognava troppo per affrontare l'argomento.

YoungNam lo guardò in silenzio, cercando di capire cosa stesse balbettando.
Spalancò lentamente gli occhi quando, alla fine della sua frase, capì ciò che l'altro volesse dire.

"No! Cioè, no! Io e Taeyon non abbiamo fatto sesso, siete pazzi? Parli di sesso, vero? Oddio no. Mi ero solo addormentato e mi ero cambiato perché avevo freddo."

YoungNam negò velocemente, iniziando a parlare a raffica, ricevendo un'occhiataccia da Shou per i termini usati. Non riusciva a capacitarsi quel loro pensiero, come poteva KangDae, il suo demone, credere che fosse stato a letto con Taeyon?

Non gli stava più antipatico, ma non avrebbe mai fatto una cosa del genere con lui. Era un bel ragazzo, con un bel fisico, ma non era il suo tipo. Non aveva un vero tipo ideale in realtà, ma era certo che Taeyon non fosse inserito nella categoria.
Gli piacevano i mori, alti, con occhi scuri, tratti decisi e carattere forte. Taeyon era l'esatto opposto.

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