Fallen Angel

Prologo.

Diciotto anni prima.

Soffiava un vento gelido lungo quello deserto.

Regnava il silenzio.

Quel posto era freddo, vuoto.

Aveva così tanto. Aveva così tante decorazioni, ma nonostante ciò riusciva ad essere completamente vuoto.

In quel momento era talmente freddo da poter entrare nelle ossa, ghiacciandole per sempre.

Regnava il totale silenzio. Silenzio rotto solo da un urlo.

Il pianto disperato di un bambino lo seguì.

L'urlo di una madre disperata, di un angelo, a cui era stato strappato con violenza, via dalle braccia, il suo bambino.
Un padre, un demone, che cercava con tutto se stesso di non cedere al dolore per confortare l'amata.
Un bambino privato delle calde braccia dei suoi genitori.

"Angeli e demoni insieme, il più grande peccato è stato infranto. I demoni, i peccatori, gli astuti, saranno situati sempre dopo gli angeli, i puri, i candidi, i santi. Questo bambino nato dal frutto del più grande peccato verrà punito per lo sbaglio dei due peccatori."

Una voce grave tuonò queste parole.

Il sommo, Dio, parlò con voce ferma.

Un'altra voce fredda, ghiacciate, Lucifero, continuò.

"Colui che è stato chiamato "Unum", l'unico, verrà punito. Siete stati attirati nel mio peccato e ora questo voglio figlio ne pagherà le conseguenze. Egli da oggi sarà un angelo caduto e nessuno parlerà di lui. Un angelo caduto sulla terra, fuori dal mio regno."

La voce si fermò. La donna, l'angelo, urlava disperata cercando di liberarsi da coloro che gli puntavano contro delle spade di fiamma blu. Fiamma angelica.

Dio tuonò d'avanti ai presenti.

"Che questo peccato sia mandato sulla terra come semplice umano. Il suo ritorno nel nostro mondo avverrà solo quando potrà provare il vero amore che lo libererà dal peccato etero. Lontano dal mio regno fino all'ora. Due cicatrici saranno sul suo corpo, unendolo così al suo angelo custode e al suo demone tentatore."

Angeli e demoni erano ad assistere.

Raramente essi si riunivano, ma quel giorno, il giorno della punizione, erano riuniti un una raduna celeste per assistere alla fine di quel grande peccato. L'amore di un angelo e di un demone.

Le creature celesti in tutto il loro candore erano sulla sinistra, i peccatori erano sulla destra.
Chi giudicava, chi piangeva, chi si dispiaceva, chi restava indifferente.

Un bambino era tra le braccia di due figure coperte, una di essa emanava un'area bianca, l'altra nera.

Il bene e il male riuniti.

"YoungNam sarà il tuo nome,"per sempre" il suo significato. Per sempre disonorato dal mio regno."

Una grande crepa si spalancò sotto i piedi dei presenti e da essa si sentirono urla di gioia.
Terresti ignari di tutto ciò che stesse accadendo.

Tornò il silenzio tra gli immortali, silenzio rotto da un pianto che tagliò l'aria.

Il pianto di un bambino lasciato cadere lungo la crepa, lasciato cadere nel modo degli umani. Un pianto straziante seguito dalle urlare disperate dei due genitori legati.
Un pianto fermato dalla chiusura improvvisa del terreno.

"Raf e Agares. Gli angeli, i puri, verranno sempre prima dei demoni, i peccatori. Assistente alla punizione del più grande peccato."

I due nominati vennero portati in avanti, zittiti da colori che gli imprigionavano.

Il male parlò.

"La regola principale è stata infranta. Una relazione è avvenuta tra un puro e un peccatore. Tra il bene e il male. Io, Lucifero, non sono mai stato perdonato. Non cedo il mio perdono a voi. Non vi accoglierò nel mio regno, vi condanno a soffrire fuori da esso."

Niente fu aggiunto, il silenzio regnò ancora una volta.

Il male e il bene alzarono una mano nella direzione dei due corpi piangenti e non ci fu più il tempo di un ultimo grido. Non ci fu il tempo di un'ultima lacrima.

Ci furono solo due corpi diventati completamente polvere, polvere portata via dal vento, come se non fosse mai esistita.
Non ci furono più due vite, non ci fu più un bambino.
Non ci fu più un angelo, non ci fu può un demone, non ci fu più un figlio.

Ci fu solo un angelo caduto, abbandonato a se stesso. Questo per l'amore dei genitori.

Due vite interrotte, una vita in pericolo perché due poli opposti avevano deciso di amarsi.

Ma dopotutto, chi l'ha detto che il bene sia sempre disposto a procurare altro bene?

Note:

Fa un po' tanto schifo, lo so, non ho mai scritto storie di questo tipo e mi scuso in anticipo per questo obbrobrio.
Tratta argomenti particolari, ne sono consapevole, spero di non offendere nessuno anche perché non sto cercando in nessuno modo di andare contro la religione di qualcuno.

Spero vi piaccia almeno un po', ciau.