Capitolo 9.

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YoungNam si agitò nel letto, infastidito dalla luce mattutina. Sentiva uno strano peso sui piedi che mosse, cercando di liberarsi. Era stanco, voleva continuare a dormire e la sveglia non aveva ancora suonato, per cui capì che fosse ancora troppo presto per svegliarsi o, addirittura, alzarsi.

Aprì lentamente gli occhi, strizzandoli subito dopo non abituato a quella forte luce. 
Emise alcuni versi infastiditi cercando di muovere i piedi addormentati, ma si fermò immediatamente quando sentì due voci lamentarsi leggermente.  

Si sedette di scatto spaventato, rilassandosi quando vide Shou e KangDae dormire. Raramente uno dei due restava fino alla mattina e rimase incredibilmente sorpreso nel trovarli entrambi.
Fece per ristendersi sul letto, pronto a tornare a dormire, ma si bloccò sentendo ancora quel fastidioso peso sui piedi.

Spostò le sguardo in basso credendo di trovare uno dei due poggiato sopra di lui, ma si bloccò improvvisamente notando che quel peso era dovuto ad entrambi.
Alle loro mani incrociate appoggiate sul suo corpo.

Guardò silenziosamente le loro mani per qualche secondo, ma quel silenzio venne improvvisamente rotto dal suo urlo mentre si ritirava indietro sul letto. Shou e KangDae si svegliarono improvvisamente, spaventati.

"Che succede? Che hai? Stai male?"

Entrambi iniziarono a fare domande a raffica al più piccolo preoccupati da quel suo grido. Sembrava stesse bene, ma dal modo in cui stringeva possessivamente le coperte potevano dire che non fosse così. Sembrava terrorizzato.

Allungò una mano verso di loro, indicando le loro dita ancora incrociate.

"Vi state tenendo per mano! Cosa vi succederà ora?"

YoungNam era terrorizzato da ciò che poteva succedere ai due. Credeva che quel contatto fosse avvenuto a causa del sonno, senza volerlo, non sapendo ciò che era successo la sera prima.
Sapeva le regole che separavano angeli e demoni, sapeva che non potevano toccarsi e si chiese cosa sarebbe successo se qualcuno avesse scoperto qualcosa.

KangDae e Shou si girarono verso le loro mani ancora unite, staccandosi improvvisamente. Si erano svegliati di scatto, ma nonostante ciò che loro mani erano rimaste unite. L'angelo arrossì leggermente, mentre il demone si massaggiava la mano cercando di allontanare lo sguardo dai due.

"Hai urlato solo per quello? Sapevano di starci toccando idiota, ti sembra modo di svegliarci?"

Il demone guardò male YoungNam, facendogli spalancare gli occhi. Erano a conoscenza del loro toccarsi? E tutta la storia sulle regole che non andavano infrante?

Stava per rispondere, ma appena aprì bocca KangDae sparì improvvisamente, senza aggiungere una parola. Il ragazzo si girò lentamente verso l'angelo, pronto a parlare, ma venne interrotto da lui.

"Io devo andare, sta attento."

Non gli diede modo di replicare lasciandolo lì, da solo, sparendo anche lui.

YoungNam si guardò attorno confuso. Non capiva perché quei due di fossero toccati improvvisamente, né capiva perché fossero spariti così l'improvviso.

Si sedette sul letto stringendo il cuscino tra le braccia, quei pennuti erano davvero strani.

°
Shou camminava nervosamente per la sua stanza, giocando con le proprie dita.

Era nervoso, tanto nervoso. La sera prima si era dimostrato debole, lasciandosi andare a quella stretta.
Aveva sbagliato, non doveva farlo e ora non sapeva come uscirne.

Avevano infranto le regole e se qualcuno l'avrebbe scortato sarebbero finiti in grossi guai. Era terrorizzato, la sua pancia faceva male a causa della paura che provava.

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