Capitolo 12.

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"Il tuo umano è sempre così?"

Minki distolse lo sguardo da Taeyon, il suo terrestre, puntando l'attenzione su KangDae. Inarcò un sopracciglio, invitandolo a continuare.

"Non fa niente di interessante. È sempre fermo a giocare con i suoi amici al telefono."

I due demoni sbuffarono, tornando a guardare il ragazzo tinto di biondo. Era seduto ad un tavolino nel giardino scolastico, intento a giocare col telefonino a qualche stupido gioco.

Non faceva nient'altro. Poteva essere provocato o tentato tutto il tempo, sarebbe sempre rimasto con quel telefono. Noioso.

"Purtroppo si. Il tuo è più interessante."

KangDae ammiccò fiero, confermando le sue parole.
YoungNam era decisamente più interessante, ma dopotutto era il suo pupillo, non poteva non essere così.

Certo, era perennemente attaccato ai libri, ma se voleva sapeva essere incredibilmente interessante. E sapeva attirare le persone se voleva.

Solitamente non gli piaceva attirare qualcuno, ma aveva dei modi di fare che portavano ad interessarsi a lui. Forse perché era molto chiuso, quindi creava curiosità.

"L'ho incontrato un paio di volte ed era perennemente concentrato a fissarmi."

KangDae sorrise divertito, ricordando YoungNam arrabbiato con lui per non avergli mai presentato Minki. Non poteva sapere che gli sarebbe in qualche modo interessato.

Effettivamente il demone era oggettivamente bello e conosceva il suo pupillo, era sempre stato attratto dalla bellezza. Doveva sospettarlo.
L'aveva cresciuto bene, se anche lui fosse stato attratto da un demone sarebbe stato davvero triste.

Lui ne era un chiaro scempio con Shou.

"Ti dispiace?"

Il rosso si girò verso di lui incrociando le braccia al petto, poggiandosi con la schiena al muro. Si stava stancando di quel moccioso, la conversazione con l'amico era molto più interessante.

"No. Ha uno sguardo che fa bruciare persino me, ma non mi dispiace."

Alzò le spalle, indicandogli di allontanarsi. Si era stancato di stare lì, voleva camminare un po' o non avrebbe più retto la presenza di Taeyon.

Entrarono nella scuola, camminando per i corridoi desolati. Molti erano ancora a lezione, altri invece erano a studiare in biblioteca o fuori, a godersi le ultime giornate di caldo.

"Sento i tuoi pensieri da qui. Calmati, ti ricordo che si parla del mio terrestre."

Terrestre non realmente terrestre, ma questo non era necessario specificarlo. Minki rise alle sue parole, forzando se stesso a calmare i suoi stessi pensieri.

Non che fossero particolari o strani, ma la sua mente non poteva negare la sensualità che trovava in quello sguardo.

"KangDae!"

Si fermarono quando sentirono qualcuno urlare il nome del demone, girandosi nella direzione dalla quale proveniva la voce.
Entrambi rimasero fissi a guardare la persona che si dirigeva verso di loro, sorpresi da quella vista.

Shou camminava velocemente verso di loro e non ci sarebbe stato niente di male se non fosse per i suoi vestiti, per i suoi capelli e per...il trucco?

"Tu...cos'hai fatto?"

KangDae pose immediatamente quella domanda, senza neanche salutarlo.
Chi avrebbe perso a salutare guardando ciò che aveva d'avanti? Lui no di certo.

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