-c a p I t o l o 26-

1K 39 0
                                    

Da quando siamo venuti via da new York non parlo, sono abbracciata a Payt da quando è tornato dal, per fortuna, ultimo meet and greet.

"Amore tranquilla... Okey? Forse è anche meglio, siamo giovani, tra qualche anno magari lo faremo sul serio" mi lasciò un bacio nei capelli e in quel momento Mi fece stendere sotto di lui e si appoggiò con la testa alle mie tette stri stringendo le braccia dietro la mia schiena. Cominciai a passargli la mano nei capelli mentre lui mi scrutava attentamente ogni centimetro del viso

"Non è per quello che sono triste..." Dissi lasciandogli un bacio sulla guancia per poi abbracciarlo.
"E allora cos'è?"

*Flashback*
È il giorno dopo al mio aborto, sono stata in osservazione tutta la notte e ora torno in Hotel. Entro nella camera e mi cambio mettendo un pantaloncino e una felpa extra-large

Dopo poco sento bussare e vado ad aprire, ritrovandomi davanti Jackson Dean "che ci fai tu qua" chiedo dopo aver tentato, inutilmente, di richiuderlo fuori, entra nella mia stanza e comincia ad ispezionarla "che torni" esclama girandosi a guardarmi "mai" dico e al solo pensiero mi sento rabbrividire.

JD:"eddai, ti piaceva così tanto fare la puttana"
Io:"smettila Jackson, fa parte del passato non voglio fare lo stesso errore di quando stavo con te"

Mi viene incontro prendendomi i polsi e me li blocca sopra la testa con una sola mano. Posiziona una sua gamba in mezzo alle mie a poca distanza dalla mia intimità.

JD:"eppure A me le corna ti piaceva tanto farle..."
Io:"non è vero"
JD:"Oh si che lo è, mi sorprende che a lui tu non le Abbia ancora fatte sai"
Io:"è tutto diverso..."
JD:"Certo come no... Ora che dirai che non ti piaceva? Com'è che era, che lo definivi, umh  ah sì, così eccitante..."
Io:"smettila"
JD:" divertente"
Io:"basta"
JD:"ti bagnavi così tanto"

Passa una mano sulla vita del mio pantaloncino per poi passarla, sempre da sopra di esso, sulla mia intimità più volte.

Io:"Jackson lasciami"
JD:"eri così sexy in quelle registrazioni"
Io:"smettila"
Dico quasi sul punto di piangere.
JD:"eddai torna da me"
Scossi la testa in segno di negazione e lui strinse ancora di più la presa con entrambe le mani facendomi produrre un gemito di dolore

Io:"Jac-Jackson mi st-stai facen-do male t-ti prego lasci-ami"
Dopo averlo supplicato più volte finalmente mi lascia
JD:"tornerai so che lo farai, almeno che tu non voglia fare finire in dei casini il tuo amato sappiamo tutti che ti piaceva, e non poco"
Io:"smetti di dirlo non è vero"

Uscì dalla mia stanza e io mi misi a piangere stendendomi sul letto

Fine flashback

Era passato solo un giorno dall'accaduto e il giorno dopo esso lo avevo passato interamente a dormire abbracciata a Payton.

Gli raccontai tutto per filo e per segno quello successo ieri pomeriggio.
Non si arrabbiò con me, per fortuna, voleva uccidere Jackson e soprattutto delle spiegazioni da parte mia.

Mi prese i polsi scoprendoli all'inizio dalla sua felpa. E notò che erano ancora arrossati. Sbuffò e l'istinto omicida verso Jackson gli stava salendo ogni secondo di Più.

P:"Ti va di parlamene un po'? Così magari ci capisco qualcosa"
Io:"si forse è il momento che ti spieghi"

Da quando ero partita in Italia non avevamo mai riaperto l'argomento Jackson e quindi io non gli avevo mai spiegato tutto per filo e per segno.

Ci alzammo entrambi e mi misi a cavalcioni sulle sue gambe continuando a fissare le nostre mani intrecciate.

P:"quindi?" Mi chiese lui curioso dopo svariati minuti di silenzio
Io:" beh allora iniziamo dal dire che..."

----
EILÀ genteee tutto bene?
Spero di sì
Scusate se questo capitolo è un po'più corto ma non avevo tempo ne idee per allungarlo in modo da finirlo in questo modo qui di accontentarvi amori
E comunque ricordatevi che sono stronza
⭐💭⭐💭⭐💭⭐💭
-S✨
---

𝗤𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗖𝗵𝗲 𝗘𝗿𝗮𝘃𝗮𝗺𝗼 ▸ 𝑃𝑎𝑦𝑡𝑜𝑛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora