-c a p i t o l o 36-

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ho appena finito l'ennesimo lavoretto del giorno per Jackson. non mi ha pagato molto bene ma in compenso ho dolori ovunque, forse più di quello che mi farà Jackson quando vedra somma. è da più di un anno ormai che faccio queste cose e la mia vita sta prendendo una bruttissima piega ormai.

"ei char, scusa se non ti ho richiamato prima ma ero, ehm si impegnata con jack, se vuoi puoi passare a casa mia ora, mio fratello è fuori con Payton e gli altri suoi amici. quando senti il messaggio chiamami e dimmi qualcosa o mandami un messaggio" dissi mandando un audio a quella che oramai era la mia migliore amica. loren mi aveva abbandonata, le avevo raccontato la verità su Jackson sperando in un suo aiuto e invece mi sono ritrovata sola. per fortuna dopo nemmeno una settimana Charli è piombata nella mia vita, nel verso senso della parola, ci siamo cadute addosso mentre eravamo entrambe sovrappensiero.

mi ha presentato Tayler e ho scoperto che conosce anche mio faratello e tutti i suoi amici. a lei non ho raccontato la verità, ho paura di perderla, che mi abbandoni come ha fatto Loren e che io mi ritrovi di nuovo sola, derisa e fin troppo piena di cicatrici...

"eilzz, dammi tempo 37 minuti esatti e sono da te" la sento dire facendo partire l'audio che mi ha appena inviato. faccio un sorriso e vado a farmi una doccia per cercare di levare quella sensazione di sporco che sento addosso, mi sembra ancora di sentire le mani di quel tipo da cui ero prima, avrà avuto 45 anni se non di più. mi sento così sporca e sbagliata...

appena esco dalla doccia quasi non prendo un infarto nel vedere Jackson che mi aspetta appoggiato al lavandino "la porta dovresti chiuderla a chiave amore" disse venendo verso di me e lasciandomi un lungo bacio sulle labbra.
"dove sono i soldi di ieri e oggi?" esclama uscendo dal bagno "ehm sul comodino" esclamo mettendomi un accappatoio e andando verso la mia stanza, tra pochi minuti arriverà charli

"El..." esclama appena finisce di contare i soldi mentre io mi sono finalmente vestita con un semplice pantalone della tuta e una felpa oversize "ehm si?" esclamo andando verso il bagno per asciugarmi i capelli, non risponde e nel mentre vado verso al mobile dove tengo l'olio per capelli e il phon"ne mancano più di 200" esclama dietro di me, non l'ho nemmeno sentito arrivarmi dietro "spiegazioni?" esclama posandomi le mani sui fianchi e girandomi di scatto facendomi cadere l'olio dalle mani e sbattendomi con grazia al muro "no-non me l-li hanno da-dati" esclamo in un sussurro e balbettando, inoltre distolgo lo sguardo dal suo puntandolo a terra "sei un disastro" esclama sferrando un pugno al muro a pochi centimetri da me facendomi scoppiare in un pianto silenzioso "non serve a niente piangere puttana" esclama per poi spingermi a terra, si avvicina pericolosamente a me, ma nello stesso momento una voce lo fa bloccare...

𝗤𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗖𝗵𝗲 𝗘𝗿𝗮𝘃𝗮𝗺𝗼 ▸ 𝑃𝑎𝑦𝑡𝑜𝑛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora