-c a p i t o l o 34-

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Mi sento prendere da dietro, la mia schiena premuta con forza contro al petto di qualcuno che a me rimane sconosciuto, non sento nulla se non i suoi vestiti a contatto con la mia pelle, una delle sue mani mi sta tappando la bocca tenendomi saldamente stretta a lui, si capisce che è un maschio... tento di liberarmi ma invano, la sua forza è troppa e per me ancora di più dato che sono mezza assonnata e ancora molto scossa dal pianto e la litigata avvenuta nemmeno un'ora prima. dopo pochi secondi sento qualcosa di freddo, come metallo, puntata nella schiena, il mio prima pensiero è che si tratti di una pistola. "Ora fai la brava bimba e non fare rumore eh, che andiamo in un posto fantastico. Ma se non collabori la senti questa" quell' oggetto metallico viene premuto più forte sulla mia schiena lasciata scoperta dal top che avevo addosso "ti farà molto male" mi sussurra all'orecchio facendomi venire un brivido per tutta la schiena, ho fin troppa paura, mi sembra di aver già sentiti quella voce, ma ora come ora sono troppo spaventata per ricollegarla a qualcuno, spero solo di tratti solo di uno stupido scherzi organizzato dai miei amici. il tipo alle mie spalle continua a premere una delle sue mani sulla bocca mentre comincia a muoversi verso la fine del giardino, uscendo poi dal cancelletto sul retro. arriviamo davanti a un furgone, bianco ed ha i vetri oscurati. con la grazia di un elefante apre lo sportello sul fianco della macchina e mi butta nel baule salendo poi con me. "non provare a fiatare" esclama mentre mi afferra per un polso stringendolo con fin troppa forza per poi leggarmelo, assieme all'altro, dietro la schiena con una corda. mi lega una benda sugli occhi così che io non posso vedere niente di niente, se non il nero. il silenzio è fin troppo inquietante, vorrei urlare ma c'è qualcosa che me lo impedisce, quella piccola pace, dove non si sentiva nulla se non le macchine che ogni tanto sfrecciano sulla strada dall'altra parte del vialetto e il respiro fin troppo irregolare del mio 'rapitore', viene interrotta dall'accendersi del motore dell'auto in cui sono stata caricata e dopo pochi instanti sento il furgone iniziarsi a muovere sul terreno...

ho paura, e anche molta... la corda attorno ai miei polsi non è molto stretta e potrei facilmente liberarmene ma rimango ferma immobile contro la parete del furgone, non voglio fare nulla, apparte che sono immobilizzata sala paura poi sono troppo spaventata nello scoprire se quella che mi è stata puntata conteo sia veramente una pistola e che quindi il 'tipo' li possa Veramente spararmi e farmi fin troppo male. il viaggio sembra non finire più, conto ogni secondo che passa, nella mente ovvio, ma ogni tanto mi ritrovo a perdere il conto e a dover quindi ricominciare non sparendo ben di preciso quanto tempo sia passato. sento il furgone frenare e farmi fare anche un po'di male per via dell'impatto della mia schiena contro la superficie metallica e fredda della parete del retro del furgone. le corde attorno ai miei polsi non vengono tolte, ma anzi vengono strette maggiormente, ne tantomeno viene tolta la benda che mi oscura la vista, sento di nuovo quell'oggetto metallico premere contro la mia schiena mentre il tipo dietro di me mi invita a scendere dal furgone e camminare, faccio come dice anche se mi torna un po' molto scomodo dato che devi camminare a tentoni per paura di inciampare in qualcosa o di prestare qualcosa di strano, sento la voce di un'altro ragazzo parlare con quello che è il mio rapitore, ma continuo a camminare dato che sono sempre terrorizzata da questi due e da quello che potrebbero farmi, dico io rapire qualcun'altro no eh? eh no invece rapiamo proprio te il giorno prima del tuo compleanno... sembro un prigioniero dei pirati che sta camminando sull'asse per poi essere buttato in mare, dritta verso il patibolo dove avverrà la sua fine in poche parole...

sento il metallo freddo di quella che penso sia una pistola allontanarsi dalla mie pelle e dopo poco la benda mi viene tolta dagli occhi rivelando

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𝗤𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗖𝗵𝗲 𝗘𝗿𝗮𝘃𝗮𝗺𝗼 ▸ 𝑃𝑎𝑦𝑡𝑜𝑛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora