-c a p i t o l o 33-

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Jackson, Charli, Riley, Payton, Noen, Tony, Nick, Josh, Jaden, Bryce, Ondreaz, Noah, Avani e Chase. Sono le persone che abitano nella stessa casa di Heiley.

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Mi risveglio sentendo un peso sul mio seno, alzo appena lo sguardo e noto Noah che ancora dorme, è dalla sera del temporale, 3 settimana fa, se non di più, che dorme con me e che passiamo molto tempo assieme, mi sto affezionando molto a lui e forse non solo quello... Penso mi stia iniziando a piacere e forse è anche un bene perché devo finalmente riuscire a dimenticare Payton e la nostra fin troppo incasinata storia, il nostro rapporto poi aiuta molti alla fine, non parlandoci praticamente mai se non quando strettamente necessario sta pian piano svanendo quel sentimento molto forte per lui, ma forse anche fin troppo lentamente.

Emetto un respiro profondo quando noto che domani è il mio compleanno. Payton aveva già deciso il mio regalo durante il tour, mi chiedo se me lo farà lo stesso, ma ne dubito, forse alla fine lo spero, dopotutto siamo amici e gli amici i regali se li fanno, no?. Charli, Dixie, Riley e Avani hanno detto che hanno una sorpresa per me così come quello storto di mio fratello, pure Noah vuole farmi una sorpresa e questa cosa mi mette anche un po'di ansia, insomma la mia molto probabile crush che mi fa una sorpresa, definita da lui con la seguente frase 'ti lascerà senza parole, ne sono sicuro' ha solo peggiorato la mia ansia e aumentato la mia curiosità...

"Ei svegliati" dissi in un sorriso a Noah Che in risposta mi stringe più a se per poi girarsi e spostarmi stesa sul suo petto.

"Dai beckyy" dico cercando di svegliarlo nuovamente utilizzando quel soprannome che tanto odia ma fallisco ancora, penso siano 20 minuti buoni che tento di svegliarmi ma in risposta ottengo solo le sue braccia che mi stringono ancora e lui che si riaccomoda sul cuscino . "Ancora 10 minuti dai" esclama spostando le sue braccia attorno alle mie spalle. Mi appoggio al suo petto con il meno sopra a una delle mie mani mentre con l'altra traccio i contorni del suo viso. So di dargli fastidio perché glia ti praticamente facendo il solletico e lui quello non lo sopporta, "Sei una rompiscatole or ami vendico" esclama aprendo gli occhi e spostandomi sotto di lui. Mi inizia a fare il solletico e non posso fare a meno di scoppiare a ridere pregandolo di smettete, cosa che fa solo un minuto dopo rimanendo poi sopra di me senza staccare i suoi occhi dai miei avvicinandosi pian piano sempre di più.

"Sei bellissima cazzo" esclama e avvicinando ancora il suo volto al mio facendo attaccare le nostre labbra per qualche secondo, le sue mani sono sulla mia guancia e a lato della mia testa, per non posare tutto il suo peso su di me, mentre io le ho posate a lato del suo collo.

Fa separare le nostre labbra rimanendo comunque a pochi centimetri di distanza. Sorrido involontariamente ma lui contraccambia lasciandomi un'altro bacio a fior di labbra.
Si alza mettendosi in piedi affiamco al letto tirandomi verso di lui per poi alzarmi. "Andiamo a mangiare" esclama in un sorrisetto prendendomi per mano "non ho fame beckyy" dico abbassando lo sguardo "ancora?" Chiede quasi allarmato "piccola è da ieri a pranzo che non mangi" esclama ancora in tono preoccupato da sembrare una mamma "lo so, ma mi sento lo stomaco chiuso" dico in un sorriso forzato "fallo per me okey? Tanto è già la mezza passata quindi tu sei saltata pure la colazione. Prendiamo qualcosa di leggere da mangiare, ma almeno qualcosa devi mangiarlo ti prego" annuisco sconfitta al discorsetto che ha appena terminata, mi riprende per mano trascinandomi verso la cucina.

Un piattino di insalata con del pomodoro e un po'di mozzata è bastato a farmi correre in bagno a vomitare. Non se n'è accorto nessuno della mia 'fuga' dalla cucina, insomma ho detto che andavo semplicemente in bagno, non ha rimettere tutto quello che avevo appena ingerito... Sento una mano raccogliermi i capelli e poi passarmi delicatamente una mano su e giù per la schiena, rabbrividisco a quel tocco e riconosco il profumo di payton in poco tempo. "hai bisogno?" Chiedo dopo averlo ringraziato notando che era rimasto a fissarmi da appoggiato al ripiano di marmo "Noah? Seriamente" esclama in un sorrisetto "cosa seriamente?" Ribatto "mi aspettavo di più da te" esclama mantenendo quel sorriso "ovvero? Uno come te?" Esclamo cominciando ad infastidirmi e lui si limita ad annuire "beh mi pare che se trovassi uno come te non andrebbe a finire bene" il sorriso comincia a morirgli sulle labbra, ma senza dargli in tempo di rispondere continuo "ti ricordo che ci siamo lasciati, e io ci sono stata di merda, anzi ci sto ancora di merda, perché si, si ho detto una cazzata l'altro giorno perché non ti sono ancora riuscita a dimenticare. Quindi se proprio lo vuoi sapere no, trovare un'altro come te e stare male per fin troppo tempo non è tra i miei prossimi obbiettivi!" Esclamo mantenendo una freddezza e una calma glaciale, lo vedo rattristarsi ad ogni parola che dico, stringe abbastanza forte il bordo del ripiano in marmo,vdove si trova il lavandino, tanto da farsi diventare le nocche bianche.

Lo vedo avanzare verso di me e alzare un braccio, in quel momento la paura mi pervade, chiudo gli occhi di scatto muovendomi di lato impaurita "hai paura di me?" Esclama e in quel momento noto che stava soltanto prendendo la porta per aprirla. Non rispondo, mi limito a guardarlo mordendomi nervosamente il mio interno guancia. "Non devi avere paura di me piccola" esclama e sento le farfalle nello stomaco appena mi chiama con quel nomignolo, mi ha fatto venire la per d'oca e una scarica di brividi mi ha pervaso la schiena, Noah non mi ha fatto questo effetto quando mi ha chiamato in quel modo, ma lui si, payton ci riesce ancora, a mandarmi un confusione anche i muscoli. Anche se non dovrei lo abbracciò scoppiando leggermente a piangere, mi manca molto averlo con me in ogni singola cos anche faccio ma mi ci devo fare una ragione, lui è andato avanti e io devo impegnarmi di più per riuscire a fare lo stesso, dopotutto se venisse fuori che vado ancora dietro al proprio ex dopo che ci siamo lasciati decidendo di rimanere amici sarebbe una cosa molto, anzi troppo, imbarazzante e quindi umiliante... Noah alla fine è un bravo ragazzo, ma ho paura di illuderlo, non voglio ancora mettermi con lui ma ci proverò, magari riuscirà a togliermi dalla testa quel ricciolino con gli occhi color nocciola che mi tormenta da fin troppo tempo.

Mi calmo in qualche minuto, payton mi lascia un bacio tra i capelli per poi dirmi che sarebbe uscito con gli altri per una mezz'ora e che sarei stata a casa sola con Charli. Annuisco e ricambio il bacio che mi aveva dato prima posando le mie labbra sulla sua guancia, un po'ruvida per via della barba, per poi andarmi a lavare i denti e anche il viso.

Sento tutti salutarmi e anch'io ricambio scendendo al piano di sotto dove noto la mia migliore amica dormire come un angioletto sul divano. la copro lasciandole un bacio tra i capelli e poi mi metto a guardare il telefono stendendomi nell'altro divano.

Un rumore alquanto ambiguo proveniente da fuori attira la mia attenzione, anche se abbastanza spaventata esco dalla veranda ed esco di casa, sento un'altro rumore e mi giro di scatto verso il luogo cui pensavo provenisse ma non vedo nulla, lo sento ancora ma questa volta...

1379 parole, era da tanto che non facevo un capitolo così lungo
👁️👄👁️ Non odiatemi per la suspance graziee...

Andate a leggere l'undicesimo capitolo di "non sono tutte bugie|| Josh Richards" e perdonatemi la lunga attesa nel fare uscire questo capitolo ma come lo avevi scritto prima non mi piaceva per niente.

Vi amo
-S✨

𝗤𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗖𝗵𝗲 𝗘𝗿𝗮𝘃𝗮𝗺𝗼 ▸ 𝑃𝑎𝑦𝑡𝑜𝑛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora