Capitolo 4

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"HARRY JAMES POTTER"
"STUPIDO IDIOTA"
"MISERIACCIA"
"TU MI VUOI UCCIDERE"

Ronald Weasley era un uomo alto, dai capelli rossi, occhi azzurri e lentiggini.

Era appena entrato in casa Potter urlando contro Harry, interrompendo l'unico momento sentimentale che avrebbe coinvolto Harry Potter almeno per i prossimi giorni; Harry non era mai stato sentimentale, l'unica persona con cui si lasciava andare era sua moglie Ginny, perciò era sicuro che a breve non ci sarebbero stati altri momenti del genere.

Ronald Weasley appena aveva ricevuto il patronus della sorella, dove diceva che erano arrivati a casa loro un gruppo di Mangiamorte, si era precipitato a Grimmauld Place 12 in loro soccorso, interrompendo il pomeriggio con sua moglie Hermione; anche loro come Harry e Ginny avevano il pomeriggio libero ed avevano deciso di passarlo soli.

Una volta arrivato a Grimmauld Place 12 aveva iniziato a gridare contro il suo migliore amico, che come al solito si era ritrovato nei guai; sembrava davvero che lo perseguitassero ovunque sia ed in qualunque momento.

In risposta alle sue urla sentii provenire dalla cucina la voce del suo migliore amico urlare: "STUPIDO IDIOTA, SEI TU CHE VUOI UCCIDERMI, SE NON FOSSI RIUSCITO A TENERE TESTA AI MANGIAMORTE ORA SAREI MORTO, MI AVRESTI AVUTO SULLA COSCIENZA" e poi lo sentii ridere.

"Sei un idiota amico" disse entrando nella cucina; per poi fermarsi di botto vedendo delle persone sedute intorno al tavolo e due abbracciare il suo migliore amico.

"Harry..." "si..." rispose l'amico ghignando, "perché ci sono delle persone sedute attorno al tuo tavolo? Perché non sono mangiamorte? Si sarebbero già dovuti ritrasformare, è passata almeno un'ora da quando mi avete chiamato e la pozione polisucco non dura così tanto, perché hanno le sembianze dei tuoi genitori? Ma chi sono? COSA SUCCEDE?" Urlò alla fine mentre il suo migliore amico rideva assieme a sua sorella.
"GINEVRA MOLLY WEASLEY COSA RIDI?!" Chiese lui scoppiando a ridere a sua volta pensando alla bizzarra situazione, mentre tutti li guardavano incerti, senza capire.

"Va bene, basta, spiegatevi" disse riprendendo il controllo della situazione; poiché si sentiva osservato si girò verso le altre persone nella stanza e disse "non siete mangiamorte, questo è sicuro, ma chi siete? È un altro scherzo di George vero?" Lo cercò con lo sguardo e lo vide, si avvicinò, li diede uno schiaffo sul collo e con un sorriso disse "idiota quale altro prodotto hai creato?" "Ehm mi dispiace, ma non so proprio di cosa stai parlando" rispose "MA DAI! Perché non me lo dici, anche se non lavoro sempre al negozio ti do lo stesso una mano quando sono libero" disse con espressione delusa.

Tutti lo guardavano interrogativi, non riuscivano a capire di cosa stesse parlando; era arrivato come se fosse casa sua, ridendo e scherzando con Harry e Ginny e poi si era avvicinato a Fred parlando di un nuovo prodotto e di un negozio, ma Fred come tutti gli altri non riusciva a capire di cosa stesse parlando quel ragazzo e non sapevano chi fosse anche se aveva un'aria famigliare, ma tutti erano certi di non conoscerlo.

"Davvero, non capisco di cosa tu stia parlando, non è nessun prodotto e non so di che negozio parli; potresti spiegarti? Comunque io sono Fred Weasley, tu saresti?" Disse Fred prendendo in mano la situazione è facendo la domanda che avrebbero voluto fare tutti; "Fred?! Ma cosa dici George; da quando ti viene in mente di fare scherzi di questo genere, sai che non mi piace quando fai così!" Esclamò irato l'uomo "George?! Tu cosa stai dicendo? Io sono Fred!" "Basta" disse una voce roca e bassa, ma allo stesso tempo molto decisa "Ron per favore calmati e siediti, lui è Fred" "Ron?" Chiese Fred con le lacrime agli occhi "Fred?" Disse Ron facendo scendere qualche lacrima lungo il suo viso "Fratello" dissero e si buttarono l'uno sull'altro abbracciandosi.
"come è possibile?" Sussurrò Ron tra le lacrime "Ronald, vengono da una dimensione parallela" dissero Harry e Ginny sussurrando allo stesso modo; " io mi chiedo perché capitano tutte a te?" Disse disperato Ron "non lo faccio mica apposta" rispose Harry "non sono io a cercare i guai, sono i guai a trovare me" sorrise agli sguardi perplessi degli adulti e quelli curiosi dei più giovani che non vedevano l'ora di scoprire qualcosa di più su di lui.


Angolo autrice
Lo so non è chissà che, ma è il meglio che sono riuscita a fare questa sera.
Pubblicherò un altro capitolo il prima possibile, spero che questo per ora vi soddisfi, fatemi sapere se la storia vi sta piacendo.
Un bacio
-Ginny

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