Capitolo 10

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Lo sguardo dell'uomo fece ghiacciare le vene a tutti i presenti.

Quello sguardo non si vedeva da anni; più precisamente dalla fine della guerra.

Certo, lo sguardo glaciale che rivolgeva a chiunque era rimasto lo stesso, anzi semmai era peggiorato, ma quello sguardo non era più stato rivolto a nessuno dopo la caduta di Voldemort.

Era QUELLO sguardo, lo sguardo glaciale, lo sguardo da mangiamorte, lo sguardo che mostrava dinnanzi al signore oscuro, lo sguardo che rivolgeva alle sue vittime, lo sguardo che aveva il giorno in cui il signore oscuro tentò di ucciderlo; quello era lo sguardo di Severus Piton, o meglio dire la facciata da mangiamorte di Severus Piton.

Nonostante fossero passati anni in cui la sua vita era andata avanti, Severus Piton era riuscito a rimettersi la maschera che aveva indossato per gran parte della sua vita.

Dopo più di dieci anni era riuscito a rimettere in mostra la maschera che aveva portato durante gli anni da spia per l'ordine della fenice.

Per Severus era stato un duro colpo arrivare a casa del suo protetto e ritrovarsi un gruppo di mangiamorte con le bacchette alzate pronti ad attaccare; ma gli anni da spia-mangiamorte li avevano insegnato a non abbassare mai la guardia e a combattere con più persone contemporaneamente, perciò non si preoccupò più di tanto del numero di mangiamorte presenti quanto alle persone che stavano impersonando.

Ritrovarsi davanti il suo mentore, la sua ex-migliore amica, i due malandrini ed altre persone che di certo non sarebbero dovute essere lì, lo avevano spiazzato, provocandoli una strana sensazione che in quel momento non riusciva ad identificare.

Per alcuni interminabili secondi ci fu il silenzio più assoluto che venne interrotto da un rumore di passi provenienti dalle scale e una giovane voce dire "Zio Sev" e correre ad abbracciare l'uomo dinnanzi al camino, non curante degli sguardi atterriti del resto dei presenti.

Prima che qualcuno si facesse prendere dal panico e scagliasse una maledizione senza perdono al suo mentore, Harry disse "ora tutti abbassiamo le bacchette e ci calmiamo" "io non abbasso nessuna bacchetta" sbottarono i malandrini digrignando i denti "non ci metto due secondi a schiantarvi tutti quanti" disse Harry in tono minaccioso "o abbassate tutti le bacchette e ci sediamo a parlare con calma, oppure vi schianto uno ad uno, vi lego e vi faccio rinvenire per poi farmi ascoltare; in tutti e due i casi faremo come dico io; ora tocca a voi se decidere di farlo con le buone o con le cattive" a quelle parole tutti abbassarono le bacchette e continuando a guardare Severus in cagnesco si diressero verso il tavolo.

"Per prima cosa, so che cosa stai pensando, ma non è quello che pensi, non sono mangiamorte" disse Harry a Severus "a quanto pare vengono da una dimensione parallela alla nostra" "Potter" ringhiò Severus "non so come sia possibile che qualunque stranezza accada tu ci sei sempre di mezzo e sinceramente non lo voglio nemmeno sapere, ma com'è possibile che vengono da una dimensione parallela alla nostra?" "Non lo sappiamo, signor Piton" disse Albus freddamente "ora però siamo noi a voler sapere il motivo della sua presenza in questa casa" continuò lui; nonostante Severus era un uomo diffidente, si fidava ciecamente della parola del suo protetto; perciò non chiese altro.

Harry sentendo il tono di voce di Silente, bloccò la risposta di Severus e disse "voglio informarvi che se vedo anche solo un'altra situazione come quella precedente io non risponderò delle mie azioni, Severus Piton è per me un padre e se qualcuno di voi prova a torcerli anche solo un capello se la vedrà con me, non so cosa sia successo nella vostra dimensione, e nemmeno lo voglio sapere, ma voi dovete sapere che in questa dimensione Severus Piton è stato un uomo molto importante che mi ha aiutato molto in diverse occasioni; quindi qualunque pregiudizio sulla sua persona dovrete cancellarlo" con quelle parole tutti si ghiacciarono sul posto; non capivano come fosse possibile una cosa del genere, ma rimasero in silenzio dinnanzi allo sguardo di sfida di Harry.

Harry emanava quell'aura di autorità pari e quasi maggiore a quella di Albus Silente che a quelle parole abbandonò la maschera di freddezza che si era imposto.

"Allora... Severus" disse Albus facendo quasi spuntare un sorriso a Severus... quasi ovviamente, ciò che ottenne fu un'alzata delle labbra "vorremo sapere molte cose, ma per prima... perché lei è qui?" "Si infatti" disse Harry "non ti aspettavo oggi, credevo che ci saremmo visti domani" tutti rimasero un attimo stupiti dalla tranquillità con cui Harry li parlava, di certo fino a quel momento non lo avevano mai sentito parlare con tanta scioltezza e tranquillità, se non con Ginny, che in quel momento si trovava seduta accanto al marito.

"Avevo chiesto a quell'idiota di tuo figlio di avvisarti che avevo bisogno di te a lavoro, ma a quanto pare se ne è dimenticato, perciò sono venuto qui per informarti" "scusa zio" disse Teddy facendo gli occhi da cucciolo che fecero sciogliere in un mezzo sorriso Severus "tuttavia, non posso farli nessuna colpa, dato che in questa stanza si trovano le teste di legno dei suoi genitori" continuò Severus riuscendo a fare un commento gradevole e spiacevole allo stesso tempo.

"Hey" esclamarono Remus e Tonks indignati mentre Teddy ridacchiava.

"Capisco" disse Albus "ora vorremmo sapere per quale motivo Harry la definisce un padre" "credo di aver già risposto a questa domanda" disse Harry "comunque se lo vuole sapere, io lo definisco un padre perché è grazie a lui se per anni non sono morto, è grazie a lui se ho imparato a combattere, è grazie a lui se sono l'uomo che sono; per anni non ho creduto che lui fosse un uomo buono, nonostante Silente continuava a dire che fosse dalla nostra parte, fin quando in punto di morte ho scoperto cose che non avrei mai immaginato e che mi hanno fatto aprire gli occhi".

Tutti rimasero in silenzio a rimuginare sulle parole dette da Harry ed ovviamente altre domande sorsero.

"Ma lui è un mangiamorte" sbottò Christopher con il suo solito tatto, ovviamente ereditato dal padre, e una faccia disgustata; tutti lo guardarono contrariati,nonostante avesse esposto il pensiero di tutti.

Harry si infuriò notevolmente e si alzò di scatto facendo spaventare tutti e sbattendo la mano sul tavolo disse "non permetto a nessuno in questa casa di dire una cosa del genere, Severus Piton è un mangiamorte che più di trent'anni fa è passato dalla nostra parte diventando una spia per l'ordine della fenice, ripeto che non me ne frega niente di ciò che ha fatto nella vostra dimensione, tutti voi dovete portarli rispetto, mi sono fatto capire bene?! Spero di sì perché non voglio ripetere più questo discorso" poi Harry si girò verso Severus e disse "ora andiamo a sistemare questa faccenda a lavoro" poi mentre Severus si dirigeva verso il camino Harry si chinò su Ginny e le diede un bacio; poi rivolgendo uno sguardo glaciale a tutti i presenti che erano rimasti in silenzio fino a quel momento entrò nel camino e pronunciò l'ultima parola che si sarebbero mai aspettati; "Hogwarts".


















Angolo autrice
So che Severus dovrebbe essere morto, ma sinceramente ho sempre pensato che in un qualche modo si sarebbe potuto salvare dal morso di Nagini e in questa ff l'ho voluto salvare; non so se piacerà a tutti questa cosa, ma io adoro il personaggio di Severus e perciò l'ho salvato; mi piacerebbe sapere se vi è piaciuta o no questa mia scelta (anche se non vi piace mi dispiace, ma non la cambierò).
Comunque votate e commentate.
Un bacio
Ginny.

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