Capitolo 36

2K 101 51
                                    

L'abbraccio durò per altri secondi, in cui entrambi misero tutto l'affetto che provavano per l'altro, fin quando Harry si allontanò  asciugandosi immediatamente delle lacrime sfuggite al suo controllo, sperò internamente che il padrino non se ne fosse accorto anche se non aveva molte speranze.

"Come mai l'hai portato qui?" "Per te ovviamente, sapevo quanto ci tenevi, ti prendevi cura di lui quasi come fosse un figlio" sorrise al ricordo di tutte le volte che era entrato in quella stanza e lo aveva trovato a curare e parlare con Fierobecco "credevo ti sarebbe piaciuto rivederlo; Fierobecco ti ha aiutato a scappare, è rimasto con te fino alla tua morte" s'interruppe nuovamente, il ricordo era ancora doloroso, dopo tutti quegli anni faceva ancora male, un male minore, ma sempre doloroso "quando sei morto l'abbiamo riportato ad Hogwarts, ha vissuto nella foresta sotto le cure di Hagrid, per questo quando l'ho portato qui ho fatto questo incantesimo, cosicché lui sia nel suo ambiente naturale mentre tu sei con lui" spiegò.

Sirius lo osservò per qualche momento per poi girarsi verso l'animale che aveva continuato a toccarlo con il muso per attirare la sua attenzione, con calma avvicinò la mano dove Fierobecco si appoggiò senza esitazione; Sirius fu nuovamente sorpreso, quel contatto era così famigliare, come se l'avesse fatto per tanto tempo, come se fosse stato di routine "mi sembra tutto così normale, come se l'avessi fatto altre mille volte" sospirò l'uomo "ed è così" rispose Harry accarezzando il manto dell'animale "vorrei ricordare, sapere qualcosa di più su di me, su di te, sul nostro rapporto" continuò l'uomo guardando verso il basso, non voleva sembra un ficcanaso agli occhi del figlioccio, ma non poteva fare a meno di chiedersi cosa avesse fatto in quella dimensione "non posso darti i tuoi ricordi, Emily ha detto che torneranno da soli, ed a quanto pare a te ritorneranno presto, ma posso farti vedere alcuni dei miei" rispose Harry facendo alzare di scatto il viso di Sirius "davvero?!" Chiese con uno sguardo sorpreso "davvero, in realtà volevo farvi vedere i miei ricordi già da un po', ma poi è successo quel che è successo" disse indurendo un po' lo sguardo alla fine "mi dispiace così tanto Harry, per tutto, per quello che abbiamo fatto e per quello che ti abbiamo detto, non avremmo dovuto" disse l'uomo guardandolo dritto negli occhi trasmettendoli tutto il senso di colpa e la sincerità impresse nelle sue parole "ti perdono Sir, come potrei non farlo?" Sorrise il corvino facendo riscaldare il cuore del padrino "ora andiamo, ho dei ricordi da farti vedere" disse uscendo dalla stanza seguito poi dal padrino.

Sirius era davvero stupito e contento dell'iniziativa del figlioccio, voleva conoscere con tutto se stesso qualcosa in più su di lui, scese le scale quasi correndo, quant'era la voglia di arrivare nello studio.

Si stupì di non aver incontrato nessuno durante la loro camminata ed ancora di più di non sentire nessun rumore nella casa, sembrava quasi fossero soli "dove sono gli altri?" Chiese curioso "stanno facendo una cosa per me" rispose evasivo il corvino "che cosa?" "Niente d'importante" troncò subito il discorso entrando nel suo ufficio "vieni qui" disse al padrino che era rimasto sotto la porta, mentre versava una fialetta con dei ricordi all'interno del pensatoio parlò "me l'ha regalato Silente, dopo la sua morte aveva lasciato un testamento in cui diede dei doni a me, Ron e Mione, inizialmente credevo avesse scritto tutto all'interno di quello, ma Silente è sempre un passo avanti a tutti noi; un giorno andai ad Hogwarts sotto consiglio di Severus e trovai un biglietto nascosto in un cassetto che Minerva credeva fosse sigillato, ma non era così, c'era un incantesimo che faceva si che si aprisse solo con me e Sev; lì dentro c'era un foglio in cui Silente scrisse i suoi ultimi voleri, non voleva che il ministero lèggesse il suo vero testamento, all'epoca eravamo in guerra e Silente sapeva che lo avrebbero letto perciò ne scrisse un altro e tra i suoi doni per me c'era questo" raccontò "davvero per te Severus è come un padre?" Chiese con tono basso Sirius, non voleva che Harry pensasse fosse un'accusa era solo curioso e voleva davvero sapere il più possibile su di lui e se nella sua vita Severus Piton aveva avuto un ruolo importante a lui non doveva interessare, anzi doveva solo esserli riconoscente per essergli stato accanto dopo la sua morte "si, lui mi ha aiutato sempre, nell'ombra mi aveva salvato la vita da sempre ed io ho ricambiato quando lui aveva bisogno di me" spiegò "sono contento tu abbia avuto qualcuno accanto, che sia Piton o chiunque altro" disse Sirius stupendo Harry che alzò la testa guardandolo confuso ed allo stesso tempo felice "davvero?" Chiese "davvero" rispose l'altro con un sorriso per poi chiedere "vediamo i ricordi?" "Certo" rispose l'altro entrando immediatamente nel pensatoio seguito poi dal padrino.

Dimensione Parallela? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora