Capitolo 6

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Dopo che tutti andarono nelle loro camere per sistemarsi Ginny ed Harry salutarono Ron e si materializzarono a Godric's Hollow.

Era il 31 ottobre 2011 e precisamente 30 anni prima i coniugi Potter morirono nella loro casa, dando la vita per il loro unico figlio.

Ogni mese Harry andava al cimitero di Godric's Hollow; la maggior parte delle volte andava da solo, per dare un saluto ai suoi cari e per raccontare loro la sua vita.

Quel giorno venne accompagnato dalla sua amata.

Si materializzarono davanti la casa in cui visse il suo primo anno di vita; nel momento in cui i suoi occhi si posarono sulla casa flashback della notte in cui persero la vita i suoi genitori riempirono la mente di Harry.

Sua madre e suo madre nel salotto, suo padre che dice a Lily di portarlo via, Voldemort che entra nella casa, suo padre che combatte, l'anatema che uccido scagliato contro suo padre, Voldemort che sale le scale verso la sua stanza, sua madre che si para davanti la sua culla, Voldemort che le intima di spostarsi e poi l'anatema che uccide scagliato sulla donna.

A quel ricordo il cuore di Harry si ruppe nuovamente, come la prima volta che lo vide nella mente di Voldemort.

Lacrime amare si fecero spazio tra i suoi occhi, ma come tutte le altre volte le trattenne e dopo un ultimo sguardo alla casa prese la mano di Ginny e si diressero insieme verso il cimitero.

Passarono dalla piazza della città dove al centro si trovava la statua che rappresentava la famiglia Potter, sua madre e suo padre tutti sorridenti con il piccolo Harry tra le braccia; di nuova quella morsa allo stomaco che prontamente ignorò.

Durante il passaggio dei due coniugi molte persone si fermarono a guardarli ammirati, altri li salutarono con gioia ed altri li ignorarono poiché erano babbani.

Si fermarono in un piccolo negozio di fiori dove presero fiori per le tombe di Lily e James; ma anche per Sirius, Remus e Tonks, le cui tombe erano state poste vicino a quelle dei coniugi Potter.

Comprarono i gigli, le rose, i girasoli, le primule e i garofani; fecero dei mazzi di fiori misti e dopo aver pagato si diressero nuovamente al cimitero.

Dopo una decina di minuti i due si trovarono davanti al cimitero, prima di entrare Ginny abbracciò di slancio il marito per dare un po' di conforto all'uomo che tanto amava.

Successivamente si avviarono all'interno del cimitero fino ad arrivare davanti alle loro tombe; a quella vista gli occhi di Harry si riempirono nuovamente di lacrime; nonostante sapesse che a casa lo aspettavano le stesse persone che in quel momento stava piangendo non li diede il minimo conforto.

Più ci pensava e più li veniva in mente che nonostante fossero le stesse persone, erano comunque diversi, quelli che si trovavano a casa sua erano completi estranei, non erano le persone che avevano dato la vita per lui e non erano le persone con cui aveva vissuto la guerra e l'adolescenza; questo pensiero faceva male, ma sperava che in un modo o nell'altro avrebbe potuto conoscere quelle persone di cui amava tanto il viso.

Si chinò sulla tomba dei genitori e vi posò il mazzo di fiori, vide i suoi genitori guardarlo con il sorriso sulle labbra, quella foto l'aveva fatta mettere lui dopo la guerra, aveva preso una delle foto del suo album ed aveva fatto modificare la tomba aggiungendo la foto.

"Ciao mamma, ciao papà, come state? Io sto bene, spero anche voi, mi mancate tanto, ogni giorno vi penso sempre di più, mi mancate durante il giorno quando sono con i miei figli, quando preparo la colazione, quando vado a giocare a quiddich, mi mancate sempre, come l'aria, voi insieme a Sirius, a Remus, a Tonks, a Fred; mi mancate nella mia quotidianità. Jamie, Al e Lily stanno molto bene, oggi era il mio giorno libero a lavoro e abbiamo lasciato i nostri figli dai nonni, volevamo stare un po' da soli; se ci fossi stato tu,papà, insieme a Sirius sicuramente mi avreste detto ' e bravo Harry che si dà da fare' e poi mi avreste sorriso maliziosamente, ed io come mio solito sarei arrossito mentre la mamma e Remus vi avrebbero rimproverato.
Ogni volta che faccio qualcosa penso a cosa avreste detto o fatto voi, non riesco a togliere questo vizio, ma ormai non ci faccio quasi più caso.
Comunque volevo dirvi che oggi è successa una cosa strana, sono arrivate delle persone da un'altra dimensione, ci siete anche voi, non so come fare, come comportarmi, spero di riuscire a sopportare questa situazione.
Ora vado da Sirius, Remus e Tonks.
Mi mancate tanto.
Vi voglio bene, ciao mamma, ciao papà"

Dopo aver detto ciò Harry si alzò e si diresse insieme a Ginny, che era rimasta fin ad allora dietro Harry per lasciarli un po' di spazio, verso la tomba di Sirius che si trovava lì accanto.

Harry si abbassò davanti la tomba del suo amato padrino, mentre Ginny appoggiava i fiori sulla tomba.

"Ciao Sirius, come stai? Io bene, probabilmente mi avrai già sentito mentre parlavo con mamma e papà, volevo solo ricordarti che mi manchi tanto, ogni giorno è dura come il primo in cui ti ho perso, mi manca passare il tempo con te, mi manca parlare con te, raccontarti la mia vita, come procedono le mie giornate, cosa fanno i miei figli e cosa combina Jamie, tutti i piccoli e grandi scherzi che fa insieme al cugino Fred, è un perfetto malandrino, il suo nome è del tutto azzeccato; oggi, come ho detto già alla mamma e papà, è successo una cosa strana; delle persone sono venute da un'altra dimensione e tra queste ci siete anche voi; so che siete le stesse persone, ma siete del tutto diversi, il Sirius che è arrivato non sei tu, con lui non ho passato le cose che ho passato con te, non lo conosco e non so proprio come comportarmi, non so cosa provo, non so nulla, spero che nei prossimi giorni andrà tutto meglio.
Ora vado da Remus e Tonks.
Mi manchi tanto Sir.
Ti voglio bene."

Ginny ed Harry si alzarono e si diressero verso la tomba di Remus e Tonks.

Entrambi si chinarono.

"Ciao Remus, ciao Tonks; come state? Io sto bene, avrete sentito cosa ho detto a mamma, papà e Sirius, quindi non credo che ci sarà bisogno di ripetervi tutto; Teddy sta bene, li mancate tanto, come mancate tanto a me, mi prendo cura di Teddy come fosse mio figlio, li ho parlato di voi; tra poco avrà una settima di vacanza da scuola e starà da noi, non so come faremo perché come avrete sentito ci sono delle persone arrivate da un'altra dimensione e tra queste ci siete anche voi, ho paura di come potrebbe reagire, spero che vada tutto bene.
Ora devo andare.
Mi mancate tanto.
Vi voglio bene."

Insieme i due coniugi si alzarono e prendendosi per mano, con il cuore pieno di emozioni contrastanti si diressero verso l'uscita del cimitero; si avviarono in un vicolo, in modo da non farsi vedere per smaterializzarsi.

"Amore, ogni volta che vengo qui mi si spezza sempre il cuore, ma da una parte sono felice, perché penso che ora i malandrini sono di nuovo insieme" disse Harry mentre camminavano, Ginny si fermò, si girò verso Harry e li prese il viso tra le mani "loro sono riuniti, i malandrini sono tornati a vivere, in cielo, ma ci sono sempre; ogni volta che pensò a Fred mi consolo pensando che ora tua madre si stia prendendo cura di lui, come la mia si è presa cura di te; non ci sono più sulla terra ferma, ma sono tutti insieme in un posto migliore" disse.

"Ti amo Gin, sei la cosa migliore che mi sarebbe potuta capitare nella vita" "ti amo Harry, con tutto il cuore".

I due si baciarono e poi si presero per mano e si materializzarono nel salotto di casa.

Quello che videro li fece rimanere abbastanza interdetti.








Spazio autrice
Ciao a tutti questo è il nuovo capitolo, spero che vi piaccia.
Sinceramente mi sembra un po' troppo triste, ma credo che sia il miglior capitolo che io abbia scritto finora.
Votate la storia e commentate.
Un bacio.
-Ginny.

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