Capitolo 34

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Dei bisbìgli lo destarono dal suo sonno.

Non ricordava dov'era e con chi.

Era intorpidito ed ancora molto stanco, nonostante si sentisse più riposato del solito.

"...così lo sveglierai" sentì dire da una voce "ma è lo zio, voglio stare con lui" "Lils lasciali in pace" "no".

Sentì qualcosa muoversi accanto a lui, poi un peso sul suo corpo e due braccine intrecciate attorno al suo collo, Lily.

Quella bambina era un uragano, quando si metteva in mente qualcosa non si fermava davanti a nulla; Nate l'amava, era la sua piccolina da viziare e coccolare, adorava Jamie e Al, ma aveva un occhio di riguardo per Lily, un po' come lei lo aveva per lui.

Quando sentì un movimento sotto di lui aprì gli occhi di scatto alzando la testa puntandoli su una massa di capelli rossi e disordinati; si maledì mentalmente quando si accorse di essersi addormentato, ma non capiva come avevano fatto a finire in quella posizione, lui era quasi interamente steso sul corpo, muscoloso pensò arrossendo, di Brian mentre quest'ultimo aveva le braccia attorno a lui attirandolo al suo corpo.

"Zio Nate" urlò Lily saltando sulla sua povera schiena "Lils ti prego smettila" disse lui con la voce impastata "dai Lily lasciali in pace" esclamò una voce sghignazzante seguita da altre risa.

Nate stava letteralmente prendendo fuoco, non aveva per nulla voglia e forza di alzare la testa per guardare le persone attorno a lui, a loro.

Diamine voleva sotterrarsi, possibile che riusciva a fare certe figuracce in qualunque momento ed in qualunque luogo?

Si era possibilissimo.

"Ma che diavolo... volete fare silenzio? Sto cercando di dormire" esclamò Brian con voce roca tenendo ancora più stretto al suo corpo il ragazzo, che quasi non respirava più tra Lily che continuava a battere sulla sua schiena, il viso sepolto nella maglietta di Brian e le braccia di quest'ultimo che lo tenevano stretto.

"Ci piacerebbe molto, ma vorrei ricordarti che oggi é il tre Novembre..." rispose la voce di Jennifer "che caz..." venne bloccato da una mano di Nate che si poggiò con violenza sulla sua bocca per impedire di parlare "... me ne frega di che giorno è oggi" rispose non curandosi dell' occhiataccia che ricevette dal ragazzo sopra di lui; chiuse gli occhi per poi spalancarli nuovamente "mer..." "vuoi chiudere questa cavolo di bocca e smettere di dire parolacce? C'è una bambina a cui piace ripetere ogni singola parola che diciamo in questa casa, idiota" disse il corvino guardandolo male "idiota" ripetè Lily facendo alzare un sopracciglio a Nate che guardò il rosso come per dire 'visto?' "Okay" rispose lui incerto ed allo stesso tempo affascinato da questo ragazzo, si ridestò per poi urlare "oggi è il compleanno di felpato!" "Finalmente ci sei arrivato!" Esclamarono finte sorprese Jennifer ed Elizabeth alzando gli occhi al cielo.

"Lils ti potresti cortesemente spostare?" "No voglio stare qui" "Lils per favore" "no, no e no" continuò la bambina scuotendo la testa a destra e sinistra "ti porto a comprare dei giochi nuovi" esclamò Nate "davvero?" Chiese la bambina fermandosi di colpo "si, basta che scendi dalla mia schiena" rispose il ragazzo "va bene" esclamò la bambina scendendo dalla sua schiena e dal divano con un sorriso sdentato in faccia.

Quando Nate si sentì libero dal peso della piccola con un sospiro si alzò sedendosi sul divano e togliendosi i capelli da sopra gli occhi per poi strofinarsi quest'ultimi che non avevano proprio voglia di aprirsi.

"Zio Nate andiamo?" Chiese ingenuamente la piccola Lily "andremo oggi pomeriggio" rispose il ragazzo aprendo gli occhi per guardare la bimba che aveva messo il broncio "ora devo andare a lavoro"  disse dando un bacio sulla testa alla piccola per poi alzarsi in piedi "oggi é il tuo giorno libero e poi vuoi andare alle sette di mattina a lavoro?" Chiese Harry guardandolo "oh giusto, bene allora tornerò a casa mia..." rispose lui "tu non vai da nessuna parte" esclamò lui tirandolo per un braccio verso la porta della cucina "se non nel mio studio" "perché? Non ho fatto nulla" "si certo come no" rispose lui salendo le scale e lasciando Brian ancora steso sul divano con una Lily sulle sue gambe ed Elizabeth, Jennifer, Daniel e Christopher a guardarlo con dei sorrisi a dir poco maliziosi "che c'è?" Sbottò lui arrossendo lievemente "niente niente" risposero gli altri continuando a guardarlo, lui sbuffò indignato e si girò verso la bambina che aveva incominciato a giocare con le sue mani.

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