Ricercato: Il Regno Oscuro [Traduzione di Wanted: The Dark Kingdom ]

Capitolo 31: Siamo Tutti Mostri

Mentre sto qui seduta, nella mia cella buia e fredda, scrivendo la prima frase dell'ultima pagina di questo diario, so che un grande cambiamento sta arrivando. Lo sento, come una seconda ombra che mi deride a ogni passo. Questo cambiamento promette bene e male. Morte e vita. La sensazione mi segue da un po' di tempo. All'inizio, pensavo fossero semplicemente la mia noia e la mia immaginazione, una sensazione che avevo creato per sfuggire alla mia realtà. Ma questa mattina, voci e sussurri sulla nuova profezia riempivano l'aria del palazzo. Era come se un manto invisibile di curiosità fosse caduto su tutti quanti. Tutti parlavano della profezia e ne recitavano i versi. La profezia promette un cambiamento. Parla di un altro re, di una corona antica e potente. Il cambiamento sta arrivando. Lo sapevo che le mie sensazioni e i miei sospetti erano veri. Sapevo che la mia realtà avrebbe iniziato a cambiare.

Non so che cosa porterà questa profezia, ma qualcosa si sta svegliando negli angoli oscuri che non possiamo vedere ma solo percepire. Qualcosa sta arrivando.

Questo cambiamento mi spaventa ed emoziona, perché non so che ruolo avrò. Però, quello che mi terrorizza più di tutto è che non sarò in grado di documentare che cosa succederà da ora in avanti.

È per questo che so che questa storia sta arrivando a una conclusione. Il finale inizia a intrecciarsi.

-Dal diario di Annabeth Chase, pagina finale

Da questo punto, non esistono altre pagine di diario.

~

Subito dopo l'orizzonte, dove il mare continuava senza fine, il sole aveva iniziato ad alzarsi. Il suo bagliore arancione iniziò a fondersi con il cielo blu, fino a che i colori oscuri non scomparvero. Le acque intorno alla nave sembravano assorbire il bagliore del cielo, dando l'impressione che milioni di milioni di cristalli erano caduti nell'acqua, rendendo la superficie brillante e accogliente, senza rivelare quello che si nascondeva sotto.

In piedi sul ponte della nave, guardando il mondo intorno a lui svegliarsi, Jason osservava la sua bellezza. Ma seppellito a fondo dentro di lui, il risentimento e la rabbia ribollivano, perché sapeva che, da qualche parte in quel vasto mare, anche Percy Jackson stava navigando verso la Grecia.

Per sua fortuna, Erebo sapeva dove era nascosto il secondo gioiello: nel nascondiglio di re Alceo a Sparta. Jason odiava la storia di quel re. Odiava ogni singola storia che faceva sembrare i semidei oscuri le vittime, perché non lo erano. Erano loro la causa della loro rovina e non desiderava altro che dimostrarlo a tutti quanti.

Erebo gli aveva assicurato che Percy Jackson era partito nello stesso momento loro. Jason sapeva bene che cosa intendesse. Presto si sarebbero trovati faccia a faccia. Il figlio di Zeus sognava quel momento. Passava ogni secondo a pianificare nella sua testa. Percy aveva reso gli ultimi cinque anni un inferno ed era determinato nel prendersi la sua vendetta.

Un leggero rombo da sotto la nave lo distrasse dia suoi pensieri, ricordandogli che viveva nel piano più basso della nave. Erano i mostri che Erebo aveva portato con sé come parte del suo esercito.

Anche sapendo che quei mostri combattevano per il suo lato, un brivido gli scese lungo la schiena. Erebo gli aveva detto che alcuni di quei mostri erano antichi, così vecchi che Jason non sapeva dell'esistenza di alcuni di loro. La cosa lo terrorizzava e rassicurava allo stesso tempo. Percy non avrebbe saputo che cosa stava per colpirlo. Riusciva a sentire i mostri combattere contro le loro gabbie, i ringhi e ruggiti scuotevano il pavimento. Lo agitava. Agitava anche il bellissimo e calmo mare intorno a lui.

Alle sue spalle, dei passi salirono le scale. Jason si girò per trovare Erebo e si inchinò. "Mio re."

Erebo si fermò al suo fianco. "A tempo debito, Jason, arriveremo in Grecia. Lì, finalmente ci troveremo faccia a faccia con Percy Jackson." Iniziò.