Ricercato: Il Regno Oscuro [Traduzione di Wanted: The Dark Kingdom ]

Capitolo 37: Indovinelli e Trappole

Da lontano, la nave da guerra sembrava una stella cadente in mezzo all'oceano. Da vicino, si capiva che era una nave da guerra con centinaia di lanterne accese intorno al ponte. Le lanterne illuminavano la notte buia, come per tenerla a bada per sempre. Insieme alla luce forzata, il suono di risate e chiacchiere riempivano l'aria. Un passante avrebbe capito che era in corso una celebrazione.

I semidei riempivano ogni centimetro del ponte, festeggiando la loro recente vittoria con bicchieri pieni in mano e armi di ogni tipo al loro fianco. Era una vista inusuale, una combinazione inusuale.

La luce, le risate e l'energia rilassata nascondevano il fatto che si trovavano su una nave da guerra diretti verso una guerra. Ma non importava, non quella sera.

Jason Grace era tra quei semidei, con un sorriso più grande che mai. Nel suo cerchio, stava vicino a molti sui vecchi compagni di campo. Ora erano soldati nel suo esercito, soldati che lo avrebbero aiutato a portare alla distruzione di Percy Jackson.

Jason era stato bravo e sapeva che sia Erebo che Kasdeya lo sapevano. Se si doveva fare un confronto, lui era stato più bravo di Kasdeya. Ci aveva messo tutta la sua forza di volontà per non andare contro Percy a Sparta, ma quando aveva visto Kasdeya attaccarlo, Jason aveva visto subito l'opportunità d'oro che si era presentata.

Erebo aveva reso chiaro che la loro missione era prendere il gioiello oscuro e tornare sulla nave. La loro missione non era uccidere Percy. Fino a quel momento, Jason aveva creduto che non si sarebbe riuscito a trattenete alla vista di Percy, ma Kasdeya, la sciocca, aveva commesso tutti gli errori per lui.

Meglio ancora, lei non poteva vantarsi di essere quella che aveva trovato il gioiello. No, era stato lui invece. Ed Erebo lo sapeva, perché Jason lo aveva visto interrogare gli altri semidei che erano nella battaglia il giorno prima. Bene, aveva pensato Jason, che Erebo sapesse quanto sviata fosse Kasdeya e quanta rabbia e risentimento avessero contro di lei i semidei oscuri.

Jason sapeva che il suo momento per affrontare finalmente Percy si stava avvicinando. Entrambi stavano ora navigando verso l'Isola di Sangue per arrivare per primi alla corona. Jason odiava tornare in quel posto. Non gli piacevano i ricordi che aveva dell'isola. A quel tempo, era illuso da Percy e i suoi vecchi amici. Come aveva potuto credere per così tanto tempo che valesse la pena combattere per Percy e riportarlo indietro? Percy li aveva ingannati tutti e aveva vinto e Jason lo aveva portato nell'Olimpo. Non avrebbe dovuto rinchiuderlo nel vaso di Pandora, avrebbe dovuto ucciderlo. Ora Jason sentiva che il cerchi si stava chiudendo di nuovo. Avrebbe affrontato di nuovo Percy sul campo di battaglia sull'isola. Questa volta, Percy non ne sarebbe uscito vivo. Jason aveva intenzione di assicurarsi che la cosa succedesse. Quella sera però, si sarebbe permesso di festeggiare la sua vittoria temporanea contro Percy, perché il giorno dopo, appena sveglio, avrebbe dovuto pianificare la mossa successiva: prendere la corona.

Dall'altra parte del ponte, rimanendo sul bordo, come se fossero tentati di saltare giù dalla nave e dentro le fredde acque scure, c'erano Nico e Kasdeya. Inizialmente, Nico era andato lì per sedersi da solo, per allontanarsi dalla folla di semidei che festeggiavano la vittoria. Non desiderava altro che restare nella sua cabina sottocoperta e dormire, ma sapeva che Erebo sarebbe stato presente quella sera e non voleva che i sospetti del dio primordiale sulla sua "lealtà" aumentassero. Così, Nico aveva deciso di assicurarsi che lo vedessero, per poi ritirarsi nell'ombra e stare seduto in silenzio. Aveva bisogno di spazio per pensare.

Al suo fianco, anche Kasdeya era in silenzio. Quella sera, aveva deciso di lasciare i suoi capelli ramati liberi sulle spalle invece che nella solita coda. Aveva le braccia incrociate e i suoi occhi erano illuminati da rabbia e risentimento. Rabbia e risentimento diretti verso Jason.