Capitolo 36: Il Secondo Gioiello (Parte 2)

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Un piccolo fuoco di oscurità iniziò a bruciare dentro Percy, un fuoco che significava non sarebbe finita bene per Jason. Percy sorrise, dando a Jason lo stesso sorriso che aveva sempre usato sull'isola. Il sorriso che sapeva che disturbava Jason.

Percy guardò in basso verso i due corpi senza vita davanti a lui e poi di nuovo verso Jason, con un'espressione che non sembrava essere disturbata dai due semidei oscuri senza vita ai suoi piedi, anche se il suo cuore era pieno di senso di colpa.

"È bello sapere che conosci le buone maniere davanti a un re, Jason. Ma credo ti sia perso la parte dell'inginocchiarsi e, sinceramente, sono offeso."

Percy desiderava di riuscire a trovare un modo per fare allontanare segretamente Colin. Erano in minoranza e lo sapeva. Anche Jason e Kasdeya lo potevano chiaramente vedere. Lo sapevano tutti.

Gli occhi ghiacciati di Jason bruciarono di rabbia, ma prima che potesse rispondere, intervenne Kasdeya. "Inginocchiarci? Non dovresti essere un re prima?"

"Un'altra parola da te e ti taglierò di persona la lingua, è l'unica giustizia che si merita un traditore!" Disse Colin, facendo un passo avanti.

Percy allungò un braccio e guardò con attenzione Colin. Il figlio di Ares non insistette e tornò indietro.

Percy indicò pigramente con Vortice, a cui aveva tolto il cappuccio appena aveva visto Jason, e disse, "Non so te Kasdeya, ma la tua marionetta qui si è riferita a me come 'vostra maestà', il che mi fa credere che le sue credenze non siano a posto. Che ne dici di tornare sulla vostra nave, risolvere le vostre divergenze e poi tornare?"

"Io non sono la marionetta di nessuno, Jackson." Avvertì Jason, il suo respiro era ora affannato per la rabbia. Oh, era davvero arrabbiato.

"Um... no, no. Torniamo al riferirsi a me come 'vostra maestà', non vuoi farmi arrabbiare ora, vero?" Disse Percy. Sfortunatamente Percy sapeva dove la cosa stava andando e stava solo cercando di ritardarlo.

"Erebo ti ha mandato per fare il suo volere, sei una marionetta, Grace." Aggiunse Annabeth.

Kasdeya lanciò la testa indietro e scoppiò a ridere. "Signorina Chase, per favore, risparmiati l'imbarazzo. E cosa saresti tu?"

"Non un imbarazzo come te?" Rispose Annabeth.

Prima che Kasdeya potesse dire qualcosa, Piper fece un passo avanti. Tutte le armi dalla parte di Jason vennero puntate contro di lei, ma non le importava. Doveva provare a ragionare con lui.

"Jason, per favore. Pensa a quello che stai facendo." Disse, allontanandosi dal suo gruppo verso quello di Jason.

"Piper!" Chiamò Hazel con voce piena di preoccupazione.

"Hazel, va tutto bene." La rassicurò Piper prima di riportare l'attenzione su Jason.

Quando lo guardò negli occhi, non vide più l'uomo che aveva conosciuto e amato. No, vide solo furia e rabbia. Piper non aveva intenzione di negare che a Jason fossero stati fatti dei torti e che fosse stato ferito, ma quello che stava facendo non era giustificabile.

"So che sei arrabbiato," iniziò.

"Tu non sai niente!" Urlò.

"Niente? Abbiamo entrambi vissuto lo stesso inferno negli ultimi cinque anni, cosa vuol dire che non so niente? Mi va bene se non mi credi, ma quello che so è che quello che stai facendo ti esploderà in faccia prima o poi. Credi davvero per un secondo che Erebo-"

Fu interrotta da Kasdeya, che alla velocità della luce, estrasse una freccia dalla faretra, la incoccò e punto contro Annabeth.

"Kasdeya," disse Percy, "se osi-"

Ricercato: Il Regno Oscuro [Traduzione di Wanted: The Dark Kingdom ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora