Ricercato: Il Regno Oscuro [Traduzione di Wanted: The Dark Kingdom ]

Capitolo 12: Molti Ritrovamenti

Oggi è stato il primo giorno, dopo tanto tempo, in cui ho tenuto in mano una spada. Non avrei mai pensato che mi potesse mancare quella sensazione o che mi sarei ricordata immediatamente certe mosse o tecniche, ma è successo. È stato come ritrovare un vecchio amico e ricominciare esattamente dove ci eravamo lasciati. Non ho mai pensato che mi potesse mancare l'allenamento, ma oggi mi sono resa conto che mi mancava. Me ne sono resa conto guardando Percy e le Alte Guardie che si allenavano nell'arena, tranquilli e felici. È stato dopo che hanno finito l'allenamento e mentre pulivo le armi che mi sono ricordata il potere e la libertà che mi dà l'impugnare un'arma. È stato dopo quel momento che mi sono resa conto di aver dato per scontato le cose più piccole e semplici della mia vita. Ma è troppo tardi, perché non solo mi manca la sensazione delle armi, ma mi manca la felicità che veniva dall'allenarsi con le persone che si ama e ti migliorano. Ma è troppo tardi.

-Dal diario di Annabeth Chase, pagina 155

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C'è solo un momento della mia giornata in cui trovo la pace: quando progetto l'Olimpo. Mentre lavoro, è come se il mondo intorno a me si spezzasse in un milione di pezzi di vetro e anche se si ricostruisse intorno a me un'altra volta, non sarebbe mai lo stesso di nuovo. Sarei ancora in grado di vedere attraverso le crepe e grazie a esse mi trovo in pace. All'inizio pensavo che mi avrebbe dato fastidio lavorare per lui; pensavo che mi avrebbe tormentata costruire una casa per l'uomo che mi ha portato via tutto. Ma non mi riferirei mai a lui come un mio nemico, non realmente

Per qualche motivo che Percy non riusciva a capire, leggere il diario di Annabeth prosciugava le sue energie. Lo faceva sentire debole e deconcentrato. Gli faceva paura il fatto che le sue parole scritte avessero questo effetto su di lui. Pensava di non essere più influenzato da lei e dal suo passato in alcun modo. Sapeva che leggere quel diario lo confondeva e lo faceva arrabbiare, ma capiva anche che era necessario. Credeva che lo avrebbe aiutato a lasciarsi il passato alle spalle. Fece un respiro profondo e tornò sul diario.

Certo, mi ha portato via tutto ciò a cui tenevo di più, senza la minima esitazione, ma io ho lasciato che lo facesse. In un momento della storia, sono stata dalla sua parte, ho creduto nella sua causa.

Percy aveva sempre pensato che quando era dalla sua parte fosse stato tutto un ruolo che stava interpretando. A quel tempo, non aveva mai pensato neanche per un secondo che fosse realmente dalla sua parte. Doveva credere a quello che Annabeth aveva scritto nel suo diario? Non aveva motivo per non farlo, a meno che Annabeth non avesse mentito a sé stessa e avesse creduto alla bugia. Percy sapeva che Annabeth era molte cose, ma delirante non era una di queste.

Ma che cosa le aveva fatto cambiare parti e andare contro di lui? Questa era la domanda che bruciava nei suoi pensieri in quel momento e sapeva che leggere il diario gli avrebbe potuto far capire la risposta.

A voltemi chiedo: come sarebbe stato se fossi rimasta dalla sua parte e fossi rimasta la sua ragazza? Sarei felice? Sarei regina?

Si bloccò a pensare a come la sua vita sarebbe stata in quel momento se Annabeth fosse rimasta dalla sua parte. Si sarebbe innamorato di nuovo di lei? O l'avrebbe buttata da parte appena fosse salito sul trono? Percy non aveva mai immaginato il ruolo di Annabeth al suo fianco dopo aver preso il trono.

Aveva pensato che prima o poi avrebbe dovuto ucciderla, che fosse stato per averlo tradito o come punizione per essere stata un ostacolo nel suo cammino verso il trono. Ma non aveva mai immaginato un futuro in cui fosse rimasta al suo fianco, non era neanche sicuro di volerlo.

Sarei riuscita a rimanere al suo fianco mentre condannava i miei amici a tortura e schiavitù eterne? Sarei come lui adesso? Spietata e fredda? Percy non ha alcuna anima, di questo ne sono sicura. Nel profondo, dentro di lui, dove nessun'occhio umano può vedere la vera anima di una persona, non c'è niente. Non c'è niente se non un buco freddo e vuoto.