IL MANICOMIO
-PARTE PRIMA-Toni entrò in classe con il passo pesante e la testa bassa, fortunatamente si trovava nascosta tra SweerPea e Fangs, che erano gli unici ad avere lezione con lei, almeno per quelle due ore di storia. In quel momento la ragazza sicuramente non aveva bisogno di altri sguardi curiosi e disgustati, come quelli che le avevano dedicato la maggior parte degli alunni da quando aveva messo piede nel cancello del parcheggio. La classe era quasi vuota, c'erano solo quattro, o forse cinque alunni seduti, probabilmente ai loro soliti posti, Toni adocchiò un posto nell'ultima fila, vicino a una finestra che si affacciava nel cortile, accellerò il passo e ci butto lo zaino sopra, si sedette, stravaccandosi appena, Pea e Fangs seguirono il suo esempio: il moro più alto si sedé accanto a lei, mentre il più basso davanti, come a volerla chiudere in una sorta di bolla protetta.
Entrambi erano rimasti feriti, quasi quanto lei e non perché insultati direttamente - la rossa, avevano notato, non li aveva degnati di uno sguardo, si era concentrata solo su Toni - quanto, perché si era accanita contro la rosa, che loro conoscevano ben oltre la sua apparenza dura, con la giacca di pelle e la moto. I sensi di colpa li stavano assalendo sempre di più per non aver preso le sue difese, nessuno dei due aveva idea di cosa gli fosse preso, si erano tutti congelati, ma in quel momento entrambi, rimuginando su ciò che era appena accaduto, si fecero una tacita promessa, quella era l'ultima volta che non avrebbero protetto la loro Toni.
Al contrario di quanto molti possano pensare il rapporto dei tre non era ne malato, ne tossico, chiunque sarebbe portato a immaginare uno scambio di favori in un gruppo del genere, ma non era così. Erano cresciuti insieme per le strade del southside, fra le roulotte logore, indubbiamente non la più facile delle vite, si erano spalleggiati a vicenda e presi l'uno cura dell'altro da quando ne avevano memoria e sarebbe stato così per sempre. Nessuna delle "famiglie perfette dei piccoli borghi" avrebbe mai potuto capire il loro rapporto fraterno, nemmeno lontanamente, perché un amore così - sì, un amore - non è da tutti.
Entrambi i ragazzi si guardarono negli occhi e poi rivolsero il loro sguardo a Toni sorridendole in modo protettivo, quanto comprensivo.
La ragazza ricambiò il loro sorriso, cercando di fargli capire, semplicemente con uno sguardo, di non preoccuparsi, che se l'era cavata e che ora stava bene e ringraziandoli tacitamente di averla chiusa in quella bolla sicura per un paio d'ore almeno.A distrarla fu l'ingresso dell'insegnate in classe, non si era nemmeno accorta del suono della campanella a quanto pareva. Vide tutti alzarsi e salutare educatamente l'uomo con un cantilenante "buongiorno professore", dopo aver rivolto uno sguardo fugace ai suoi due amici decisero di seguire la massa di studenti, alzarsi e cantilenare anche loro quel saluto forzato. Nella vecchia scuola di Toni non era mai stata usanza alzarsi e salutate l'insegnante, di solito entravano borbottando e fingevano di fare lezione ignorando tutte le palline di carta e gli insulti che gli venivano rivolti per divertimento. Sicuramente le lezioni non sarebbero state così leggere e divertenti come nella scuola del southside.
L'insegnate, che doveva avere circa cinquant'anni si rivolse verso di loro, abbassando appena il capo per scrutarli oltre gli occhiali spessi, riducendo gli occhi a due fessure, poi stampò un sorrisone da nonno sul viso e annunciò:«Bene ragazzi, oggi accogliamo tre nuovi studenti provenienti dal southside» tutti si girarono verso di loro, rivolgendogli sguardi curiosi e sorpresi e si sollevò un leggero chiacchiericcio «Ho il piacere di presentarvi Antoniette Topaz...» guardò poi l'elenco incuriosito dai nomi degli altri due ragazzi che a fatica lesse «Fangs e SweetPea» i due ragazzi a turno alzarono la mano per farsi riconoscere, l'insegnate prosegui con tono autoritario « Io sono Mr. Brown, sono sicuro che i vostri compagni vi accoglieranno e vi faranno sentire parte della scuola » scandí l'ultima parte del discorso rivolgendo sguardi torvi ai suoi alunni.
Mr. Brown proseguí il suo discorso, ma Toni era ormai immersa nei suoi pensieri, sentí di sfuggita qualcosa riguardo alcune attività extracurriculari e riguardo le interrogazioni dei nuovi arrivati che sarebbero iniziate una settimana dopo.
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𝐈𝐋 𝐌𝐀𝐍𝐈𝐂𝐎𝐌𝐈𝐎
RomanceUn matrimonio nell'orrore. Una tragica vicenda segna la vita di due ragazze, legandole per sempre, nel bene e nel male. Il male chiama il male, attraendo a sé errori, pregiudizi e fraintendimenti, tirando fuori fantasmi del passato e scheletri nell...