Capitolo 8

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Dall'altro capo del telefono rispose la voce di una donna, sicura e squillante, Toni non esitò a rispondere "Buon pomeriggio a lei, avrei bisogno di un'informazione riguardo una vostra nuova alunna, è possibile?" chiese la rosa cercando di mantenere il tono più serio e elegante che riuscí, la voce dietro la cornetta rispose "Nei limiti del possibile, sarà un piacere" percepí la sua voce cambiare appena, diventando più distaccata di quanto già non fosse "Assolutamente. Volevo sapere se fosse possibile contattare la vostra nuova alunna Cheryl Blossom, in quanto il suo telefono non risulta raggiungibile" pronunciando quella frase Toni si ricordò subito del messaggio che aveva inviato alla rossa ormai quasi una settimana prima e che non aveva ancora ricevuto. "Ci deve essere un errore" rispose la voce proveniente dal telefono "Vede, secondo la nostra filosofia, non si possono iniziare le lezioni a metà quadrimestre, l'unica maniera per frequentare i nostri corsi e iniziare dall'inizio dell'anno, in modo tale da non dover favorire dei nuovi arrivati o arrivate" dopo quelle parole seguí un lungo silenzio, Toni era decisamente perplessa e anche un po' preoccupata "Ne è sicura? Insomma questo è l'unico Rosemberg qui in Svizzera" disse tutto d'un fiato perdendo improvvisamente il suo tono formale "Certo signorina, l'unico e solo in tutto il mondo"
La rosa pensò che quella donna non aveva motivo di mentirle e alla fine dei conti non trovava nessuna falla nelle sue parole, la filosofia della scuola era più che giusta, quindi, con tono piuttosto sconfortato chiuse quella chiamata, tra se e se si disse che almeno, quella che immaginava fosse la segretaria, si era dimostrata molto disponibile.

Posò il telefono accanto al pc e si sistemò sul divano, affondando nello schienale e cercando di rilassarsi il più possibile. Quindi, se Cheryl non era al Rosemberg, come sapeva la scuola, non era difficile capire che il collegio svizzero fosse solo una copertura per giustificare il lungo periodo di assenza della rossa da scuola; ancora una volta ripercorse a ritroso i suoi ricordi, il discorso avuto poco prima con Mr. Blevins, cercando di non tralasciare alcun dettaglio, ben presto ricordò una frase, che le parve particolarmente importante :"per volere della signora Blossom"; la segnò velocemente tra i suoi appunti, sottolineando il cognome un paio di volte. Questo voleva dire che di sicuro la madre della rossa sapeva dove si trovava, di conseguenza che la riguardava direttamente. Ma dove poteva aver portato Cheryl? Magari la teneva semplicemente segregata a Thistle House, però, pensandoci l'opzione non aveva molto senso, almeno che non volesse uccidere la rossa e non attirare l'attenzione, ma anche in questo caso il ragionamento non aveva seguito: perchè non inscenare direttamente una morte accidentale? E poi tenere la rossa in casa era decisamente troppo scontato, sarebbe il primo posto dove chiunque l'avrebbe cercata. Dopo una lunga riflessione aggiunse sul suo foglio "Thistle House" segnandoci un punto interrogativo accanto: non sarebbe stato il primo posto in cui avrebbe cercato.
Una cosa aveva capito e di questa era assolutamente sicura, se avesse voluto riprendersi la rossa, non ci sarebbe di certo riuscita da sola.

Riprese in mano il telefono e compose il numero di Betty, grazie a lei Toni era riuscita ad aprire gli occhi su Cheryl e a lasciare da parte le sue stupide convinzioni, inviò la chiamata e fortunatamente la bionda rispose dopo soli due squilli "Pronto? Toni?" chiese con aria interrogativa, effettivamente non le capitava spesso di ricevere una chiamata dalla rosa "Si Betty, sono io, tu e Veronica dovreste venire il prima possibile alla mia roulotte, forse so qualcosa di Cheryl" potè percepire il sobbalzo che fece la Cooper attraverso la cornetta, la quale tutto si sarebbe aspettata tranne quello, inoltre il tono dell'altra ragazza era piuttosto agitato, cosa che la innervosì ancora di più; si affrettò a rispondere "Va bene T, arriveremo il prima possibile"

Come aveva detto Betty, poco prima di chiudere la chiamata, le due ragazze furono fuori la roulotte di Toni in meno di 20 minuti; quando la rosa andò ad aprir loro entrambe le parvero più ansiose di quanto si aspettasse; le fece accomodare, Veronica si sedette sul posto libero sul divano - quello non occupato da tutte le cose di Toni - mentre Betty su una poltroncina accanto al tavolino. La più bassa era pur sempre la padrona di casa, quindi, prima di iniziare la conversazione, che si prospettava davvero pesante, offrì loro un te e qualche biscotto, che accettarono volentieri.
Fu Betty a rompere il silenzio <<Dai Toni, sputa il rospo, cosa sono tutti questi appunti>> disse guardando il foglio spiegazzato sulla tastiera del computer << E queste ricerche... >> aggiunse guardando il pc, la mora annuí concorde, parlando a sua volta <<E poi non credi di doverci delle spiegazioni? Perché stai cercando Cheryl? >>
Toni si sedette accanto a Veronica sconfortata, come avrebbe spiegato loro tutto ciò che era successo con la rossa? Si sistemò, divaricando leggermente le gambe, poggiò un gomito su ogni ginocchio e infine posò la tasta fra le mani, le cui dita scivolarono fra le ciocche rosate << Veronica >> disse con tono grave, non la chiamava mai con il suo nome intero << Ti prego non costringermi a rispondere a questa domanda, è così complicato che non saprei da dove iniziare e inoltre molte di queste cose dovrebbe dirvele Cheryl, non io >> sperò che la sua voce non sembrasse minacciosa, Betty non diede il tempo alla Lodge di rispondere che ribatté << Cazzo Toni non sappiamo nemmeno dove sia, come farà a dirci le queste cose se la ritroveremo in un sacco nero chissà dove, parla. >> la bionda sembrava sull'orlo di una crisi di nervi, la Serpent puntò gli occhi, leggermente lucidi, in quelli verdi dell'altra ragazza, con un'espressione indecifrabile sul viso, portò entrambe le mani sulle ginocchia, che iniziò a stringere sempre più forte, senza nemmeno accorgersene: sentir dire ad alta voce quella parole, l'idea improvvisamente più concreta che la sua rossa non ci fosse più la sconvolse a tal punto da bagnarle gli occhi; dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non avere uno scatto o un crollo, per mantenere gli occhi asciutti e la voce sicura mentre parlava << Lei non è morta >> scandí ogni parola come se fossero separate da un punto; la mora e la bionda, dopo quella scena alquanto curiosa si guardarono di sfuggita e si ammutolirono, quindi Toni, dopo aver preso un bel respiro, riprese a parlare << Questa mattina, alla fine delle lezioni, ho parlato con Mr. Blevins, e si lo so che Cheryl non studia psicologia, ma se Cheryl Blossom lascia la scuola tutti lo sanno e non solo i suoi insegnanti. Quindi sono riuscita a sapere che ha iniziato a frequentare un collegio privato in Svizzera: il Rosemberg. Poiché avevo bisogno di spiegazioni e come sapete Cheryl non è raggiungibile, ho deciso di contattare il collegio >> indicò a Betty il computer, ancora aperto su quella pagina << Ma nessuna Cheryl Blossom è iscritta lì, perché i loro corsi si possono iniziare solo dall'inizio dell'anno e non a metà quadrimestre, questo ci da la certezza che non sia lì >> mentre parlava allungò la mano sul suo foglietto, giocando un un angolino, arrotolandolo e spiegazzandolo come se potesse assorbire parte della sua irrequietezza, deglutì a fatica e proseguì il suo discorso, cercando di non tralasciare nessun dettaglio << Quindi ho cercato qualche piccolo dettaglio, che magari potesse sbloccare la situazione e mi sono ricordata dalla conversazione con Mr. Blevins, che aveva detto che la rossa si era iscritta in quel collegio per specifico volere della signora Blossom>> Toni guardò entrambe le ragazze in viso, nessuna della due sembrava essere ancora riuscita ad assimilare quelle notizie, avevano l'aria sconvolta e confusa, soprattutto Betty: la rosa non l'aveva mai vista così agitata, ma se lo sarebbe dovuto aspettare, era pur sempre sua cugina, avevano lo stesso sangue. Vedendo che la Serpent non aveva ripreso il discorso, fu Veronica a parlare << Toni, c'è altro? >> il suo tono era basso e decisamente preoccupato, la più bassa annuì appena percettibilmente e ripresa a parlare, cercando di tenere un tono più distaccato possibile anche se in quel momento avrebbe solo voluto sfogarsi, prendere a pugni qualcosa, ma sapeva che non avevano tempo << Si V, ovviamente non ci vuole un genio a capire che la signora Blossom è direttamente coinvolta, ma non sappiamo come, ne dove sia Cheryl >> si interruppe, rendendosi conto che molto probabilmente ne Betty, ne Veronica sapevano del rapporto che aveva con sua madre, del resto la rossa era sempre stata bravissima a nasconderlo. Si sistemò sul divano, posando le mani alla base e provando ad assumere una posizione più rilassata, volse uno sguardo al pc che nel frattempo era andato in stand-by, poi all'orologio digitale, fortunatamente erano poco più che le sei e, per l'ennesima volta quel pomeriggio, riprese a parlare << Non so se lo sapete, ma dalle vostre facce immagino di no. Cheryl non andava molto d'accordo con i suoi genitori, loro preferivano di gran lunga Jason a lei ed erano anche molto severi, erano molto rigidi e diciamo che si facevano rispettare... >> in quelle parole sottintese il fatto che entrambi fossero violenti nei confronti della rossa fin da piccola << In particolare Penelope, da quando i due uomini Blossom sono passati a miglior vita la incolpa della loro morte, di tutti i suoi errori, insomma scarica tutto il peso sulle spalle di Cheryl >> Dopo quelle parole ci furono svariati minuti di silenzio da parte delle due ragazza, che avevano evidentemente bisogno di assimilare tutte quelle informazioni, Toni bevve qualche sorso dal te di V, tutto quel parlare le aveva seccato la gola, a questo si univa l'ansia, sempre crescente della rosa. Non sapeva perchè avesse così tanto a cuore quella ragazza, non sapeva perchè non riusciva ad accettare l'idea che potesse essere rinchiusa da qualche parte, lo attribuì a uno spiccato senso di umanità, nonostante, nel suo cuore sapeva fosse qualcosa di più profondo, quello non era il momento di darci peso: il suo istinto la diceva che Cheryl era in pericolo e Toni avrebbe seguito il suoi istinto a tutti i costi.

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