Capitolo 19

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Le due si rialzarono, Toni con un po' più di fatica e con l'aiuto di Cheryl, e si diressero nuovamente alla Jeep <<Avrei voluto fare una passeggiata, ma mi sa che sarà per la prossima volta rossa>> disse la più bassa accennando una risata. Quando arrivarono davanti all'auto, la Serpent infilò una mano nella giacca bagnata, che aveva precedentemente tolto, e prese le chiavi per aprire il bagagliaio.
I sedili di dietro erano piegati e, nel vano che si era creato, c'era una specie di materasso gonfiabile, con accanto impilati alcuni plaid e perfino alcuni asciugamani; si sedette sul bordo sporgente della macchina e iniziò a sfilarsi i pantaloni, cercando di bagnare il meno possibile.

<<Che stai facendo?>> chiese la rossa perplessa, senza tuttavia riuscire a distogliere lo sguardo dalle gambe toniche e deliziosamente scure della più bassa <<Mi sembra evidente>> rispose l'altra con tono ovvio, soffermandosi a guardarla con sguardo serio <<Provo a sedurre la donna più potente di tutta Riverdale>> disse, cercando di sembrare il più seducente possibile, senza distogliere gli occhi da Cheryl, la quale sembrava in un modo tutto suo, completamente incantata sulla più scura e ancor più confusa dalle sue parole. Toni, vedendo lo sguardo della rossa, non riuscì a trattenersi e scoppiò in una grossa risata, nel mentre si alzò - con una naturalezza tale da far dimenticare a entrambe che fosse in mutande - e andò a strizzare i pantaloni poco lontano <<Mio dio, sembrava che avessi visto un fantasma, sta tranquilla Blossom, non ti sedurrò visto che l'idea non sembra andarti a genio>> borbottò Toni, tornando indietro e posando i pantaloni sotto il sole, sperando si sarebbero asciugati in fretta. <<Non era ciò che intendevo>> rispose Cheryl a tono, seguendo ben presto il suo esempio: più timidamente della rosa sfilò i jeans aderenti - presi in prestito dalla più bassa - li strizzò anche lei e li posò ordinatamente accanto ai vestiti di Toni. <<Quindi posso sedurti?>> disse quest'ultima, provando a sfilarsi la felpa, vanamente, per colpa del suo dannato addome; il suo tono era evidentemente giocoso, ciò non impedì alle guance di Cheryl di tingersi di una scura sfumatura di rosso e di guardare altrove, cercando di stemperare il suo imbarazzo; senza dire nulla si propose di aiutare Toni con la felpa, gliela sfilò delicatamente, cosa che l'umidità le impediva di fare da sola e strizzò anche quella aggiungendola sotto il sole con gli altri vestiti. <<Vedo che sei tu a provare a sedurmi Blossom>> disse la rosa con un ghigno, la rossa, provando a distogliere lo sguardo dal corpo dell'altra ribatté intimidita <<Eddai Toni...>>. Stava iniziando a trovare estremamente divertente mettere in imbarazzo Cheryl, vederla arrossire era una cosa che capitava di rado e lei ne approfittava. <<Chiunque pagherebbe per spogliarmi Blossom e tu che ne hai la possibilità ti lamenti?>> chiese ottenendo esattamente l'effetto che desiderava: la vide abbassare lo sguardo e l'imbarazzo lampeggiare sul suo volto non più così pallido <<Non mi stavo lamentando>> disse in un sussurro, provando a risistemare la situazione e chiaramente fallendo miseramente, rendendosi subito dopo conto che quella frase lasciasse intendere più di quanto Cheryl avesse voluto lasciar trasparire. Ben presto anche la più alta, sperando che gli occhi della Serpent non fossero su di lei a guardarla - cosa che invece erano: era inevitabile con il suo corpo magro, slanciato e pallido - si sfilò il maglioncino, strizzandolo con un po' di fatica e aggiungendolo agli ultimi vestiti. Tornò verso Toni, sempre più imbarazzata, la sua camminata era meno sicura, un po' più curva, nel tentativo di nascondere il suo corpo quasi completamente scoperto; la rosa, d'altro canto, aveva distolto lo sguardo dalle sue gambe sottili e dal suo sedere - che era sicura stesse meglio nel suo intimo rispetto a quello di Toni stessa - non appena la ragazza si era girata ed era intenta a strizzarsi i capelli e asciugarsi il corpo con uno degli asciugamani impilati.
<<Posso?>> chiese Cheryl impacciata, indicando un altro asciugamano, Toni la guardò ridendo e scuotendo la testa <<Mio dio Cherry, dormiamo nello stesso letto, ti fai la doccia nel mio bagno e ti vergogni di farti vedere nel mio intimo, che tra l'altro ti sta benissimo, e di prendere un asciugamano?>> chiese in tono sarcastico, passandole lei stessa il tessuto spugnoso e ripiegando quello che aveva utilizzato lei dopo aver finito. Cheryl iniziò a asciugarsi il corpo umido, premurandosi di dare le spalle alla ragazza dai capelli rosa, i cui occhi sentiva bruciare di nuovo sul suo corpo; posò una gamba sul bordo del bagagliaio e passò l'asciugamani su di essa, portando via le goccioline trasparenti che erano scivolate dal suo intimo ancora bagnato. Si soffermò sul soprannome che le aveva dato Toni; le piaceva Cherry, adorava le ciliegie, le associava un po' al sesso: il colore rosso intenso a volte scintillante, altre scuro tendente al bordeaux, il modo in cui si tirava via il picciolo dal frutto, il modo in cui si sputava via il nocciolo, chi lo faceva in modo volgare, chi in modo delicato ed elegante, chi in modo estremamente sexy e poi la polpa succosa, che esplodeva in bocca ad ogni morso: tutto di quel frutto le ispirava sesso. <<Non è colpa mia se mi metti in imbarazzo T.T.>> ma la sua voce, mentre le rispondeva era tutto fuorché imbarazzata e celava un pizzico di falasa innocenza; Toni voleva giocare, Cheryl sarebbe stata al gioco. Si girò verso di lei, cambiando la gamba che aveva sul bordo per asciugare anche l'altra, esattamente come si aspettava la rosa la stava guardando, molto più intensamente di quanto avesse mai potuto immaginare, del resto il contrario era quasi impossibile, la rossa sapeva di essere una ragazza stupenda e il suo corpo non era da meno, la sua altezza era pressocché perfetta e aveva lavorato moltissimo sul suo fisico, non aveva un velo di grasso, ma non era nemmeno muscolosa quanto Toni, il suo pallore era particolare, la faceva sembrare scolpita nel marmo e i suoi capelli rossi completavano perfettamente l'opera. <<T.T... Chiudi la bocca potresti iniziare sbavare a breve>> la Serpent si risvegliò da quel sogno lucido e scosse la testa cercando di riprendersi, questa volta era lei a essere completamente imbarazzata e le sue guance a essere tinte di un rosso acceso, ascoltò il suo buonsenso e distolse immediatamente lo sguardo, puntandolo altrove, anche se le venne piuttosto difficile e per qualche secondo prese piede una piccola guerra dentro di lei, ad avere la meglio fu il grande imbarazzo.
<<Mio dio T.T. Dormiamo nello stesso letto, mi faccio la doccia nel tuo bagno, indosso il tuo intimo, che tra l'altro mi sta benissimo, e tu ti vergogni di una piccola e innocente battuta?>> le chiese la rossa riprendendo quasi alla perfezione le sue parole e pronunciandole con lo stesso tono sarcastico che aveva usato qualche momento prima. "Colpita e affondata" pensò Toni fra sé, senza osare rivolgere lo sguardo all'altra ragazza, troppo imbarazzata perfino per rispondere qualunque cosa, prese un grande plaid a scozzese, si sistemò in un angolino di quel materassino e vi si avvolse all'interno. <<Va bene, siamo 1 a 1, pareggio e bandiera bianca>> disse a voce bassa la rosa, dopo minuti di silenzio, durante i quali Cheryl si sciugò come nulla fosse, senza, tuttavia, riuscire a nascondere il ghigno che aveva stampato sul viso. Quando sentí la frase della rosa le rivolse un piccolo sguardo soddisfatto e ripiegò anche lei l'asciugamano, dopo di che si avvicinò a Toni in modo che potesse sistemarsi anche lei sotto la coperta: il venticello fresco di fine ottobre non era una combo ideale con un bagno al fiume. Sapeva che oltre quello della mora c'erano anche altri due plaid, ma lei voleva stare accanto a lei, fra le sue braccia, godersi il suo calore e la sicurezza che le infondeva. D'altro canto la Serpents non si fece alcun problema ad allargare un braccio, facendo spazio alla rossa, in modo che potesse accomodarsi al suo fianco. Mentre Cheryl si sedeva e sistemava al lato di Toni, gli occhi della più scura non poterono evitare di cadere di nuovo sulle sue cosce pallide e il suo viso si rabbuiò immediatamente; le avvolse il braccio attorno alle spalle, accompagnato dalla coperta, in modo da avvolgerla completamente.

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