𝐈𝐋 𝐌𝐀𝐍𝐈𝐂𝐎𝐌𝐈𝐎

Capitolo 12

Quel giorno la roulotte di Toni era parecchio più disordinata del solito, quasi irriconoscibile, alcune delle foto al muro erano state tolte momentaneamente e sostituite da un enorme pannello di sughero sul quale erano attaccate, con delle punes rosse, alcune foto e altrettanti post-it, un paio di bustoni neri negli angoli della casa, sembravano contenere dei vestiti, ma nessuno poté esserne certo, alcuni rotoli di fogli sparsi sul tavolino, insieme a pennarelli di colori diversi, scotch, penne: sembrava una cartoleria.
<< Bene Signori, bentornati a scuola >> annunciò con voce squillante Toni.
Si trovavano tutti nella sua roulotte, insieme ai nuovi arruolati; alcuni seduti sul divano, altri sulla poltrona e alcuni per terra, tutti pronti ad ascoltare la rosa, che era in piedi al centro, come in una puntata de "La casa di carta".
Toni, in quel mare di sfortuna, riuscì perfino a sentirsi fortunata, quante persone potevano dire di avere un gruppo di amici che sarebbe stato pronto a entrare i un manicomio e a infrangere la legge per lei? La rosa lo aveva. Tutti, nessuno escluso, si erano mostrati disponibili ad aiutarla, perfino SweetPea e Fangs, che, dopo il primo incontro fra la Blossom e la Serpent, non vedevano Cheryl di buon occhio; ma erano tutti lì, nel suo salotto alle 3 di pomeriggio, pronti a intraprendere quella missione da pazzi.

Dopo la serata di svago con Veronica Lodge, durante la quale - come previsto - avevano guardato cartoni e mangiato pizza, la Serpent si era dedicata anima e corpo a un piano per salvare Cheryl; a volte rimaneva sorpresa da sé stessa per quanto riuscisse a cambiare in poco tempo. Aveva rinunciato al sonno per quella notte e anche alle lezioni della mattina successiva per procurarsi il necessario: per fare in modo che tutto fosse perfetto. Aveva dunque deciso di arruolare 3 nuovi membri: Archie, soprattutto in modo che facesse da spalla a Veronica, dopo il crollo della ragazza durante la sera precedente, pensò che affrontare quella "missione" con il suo fidanzato, sarebbe stato meno faticoso per lei; poi Fangs e SweetPea, i suoi amici di infanzia, ai quali avrebbe affidato la sua stessa vita, sicuramente servivano altre due persone, come da piano e loro erano perfetti, certamente fu una scelta legata in parte al loro rapporto fraterno, perché con loro aveva affrontato tutti i suoi problemi; sapendoli nel gruppo, senza ombra di dubbio anche lei si sentiva più al sicuro e poi due armadi come loro avrebbero solo fatto comodo.

<< Qual è il piano capo Topaz? >> chiese SweetPea a tono, pronto a tutto pur di aiutare la sua migliore amica. << Scusate perché è lei il capo? >> chiese Fangs, che era seduto sulla moquette accanto al ragazzo più alto, stuzzicandola. << Perché è più intelligente di te >> rispose Pea, ridendo e dandogli una gomitata giocosa << Ragazzi >> li interruppe Toni, con voce seria << È ovvio che sono la più intelligente >> ribatte con tono ovvio, quanto ironico ai due Serpents, in sottofondo le risate del gruppo.
<< Okok, siete due simpaticoni, lo sappiamo, ora è il momento di essere seri >> diede un colpetto dietro alla nuca a entrambi, come fossero due bambini e ridacchio sotto i baffi.

<< Prima di tutto, vi sembrerà banale, ma grazie a tutti di essere qui, siete i migliori ragazzi >> tutti la guardarono sorridendo, per quanto quella ragazza potesse sembrare una dura, in realtà aveva un cuore enorme e a volte non riusciva a nasconderlo. << Però sappiate che infrangeremo la legge: invasione di proprietà privata, sequestro di persona, aggressione a pubblico ufficiale, nel migliore dei casi... Se volete tirarvi indietro fatelo adesso, non vi giudicherò >> disse sinceramente, guardando ognuno dei suoi amici, i quali, tuttavia, scossero la testa quasi in contemporanea << Non ti abbandoniamo T >> disse Archie, ricevendo assenso da parte di tutti << Quindi parla Topaz, non ci spaventerai con così poco >> annunciò Veronica piena di grinta, anche lei non vedeva l'ora di tirare fuori Cheryl il prima possibile; Toni non potè far altro che sorridere all'entusiasmo dei suoi amici e prese a parlare, con tono serio e professionale.