I quattro ragazzi giunsero finalmente alle jeep, dopo quasi 25 minuti, tra ricerca e rissa; Jughead e Veronica si diressero velocemente alla loro auto, raggiunti subito dopo da Betty: Toni si era più volte raccomandata di seguire alla lettera le sue indicazioni e i due mori erano certi che, se si fossero fermati anche solo per chiedere alla rosa come si sentisse, lei li avrebbe rispediti indietro con male parole, dicendo che non avevano tempo da perdere per una stupidaggine, il che sarebbe anche potuto essere vero se fosse stato un taglietto da nulla, ma la Serpent continuava a perdere sangue da ormai 10 minuti. Archie la portò il più vicino possibile alla portiera della jeep, la quale si premurò di aprire, per risparmiarle ogni sforzo; posò delicatamente Toni, reggendola con un braccio. La rosa, non appena mise i piedi a terra si trascinò sul sedile, quasi rotolando e trascinandosi dietro la portella, assicurandosi di chiuderla; subito dopo vide Archie afferrare una bottiglietta d'acqua dal vano e correre via verso l'auto, proprio come le aveva detto lei: nonostante lo sforzo di quel momento si sentì inevitabilmente fiera.
<<Mio dio Toni, cos'è successo?>> chiese Cheryl, quasi gridando; la ragazza era avvolta in una o due coperte, con le ginocchia al petto, cercando di riscaldarsi il più possibile. La scarsa luce tuttavia, non le impedì di vedere il sangue che ricopriva i vestiti e le mani di Toni, la quale sentiva i polmoni pesanti e prendeva grandi respiri. Quella frase della rossa attirò l'attenzione anche dei due Serpent ai posti davanti, i quali si girarono agitati cercando di capire cosa fosse successo alla loro amica e quella era certamente l'ultima cosa che Toni avrebbe voluto. Vide, con la coda dell'occhio, l'altra jeep partire e avanzare velocemente di metro in metro, mentre loro erano ancora fermi, il che non andava bene, non potevano separarsi <<Parti!>> disse a SweetPea con le poche forze che aveva, ma il ragazzo non la ascoltò e rimase girato verso di lei, cercando di capire da dove provenisse quel sangue, Toni non si degnò di dar spiegazioni, certa che se gli avesse detto cos'era successo con la guardia i due prima si sarebbero presi tutto il tempo per medicare la rosa e poi sarebbero tornati dentro per farla a pezzi. <<PARTI!>> gridò con una forza inaspettata <<OH GIURO->> non ebbe il tempo di finire la frase, che una fitta al fianco la colpì, per lo sforzo nel gridare, facendole sfuggire solo un gemito di dolore. <<Ti prego ascoltala, parti>> disse Cheryl disperata, vedendo la piccola Serpent in quelle condizioni, Fangs, capendo l'aria che tirava, diede una gomitata al suo amico, invitandolo anche lui a partire. Finalmente il più alto si decise, premendo sull'acceleratore.
Toni tirò un sospiro di sollievo vedendo l'amico partire <<Toni, ti prego che è successo?>> insisté Cheryl avvicinandosi a lei e provando a controllarle la ferita, cosa che la rosa prontamente le impedì. <<Acqua>> disse solo in un sussurro, con il poco fiato che aveva <<Dammi dell'acqua>> le si era seccata terribilmente la gola e cosciente di tutto il sangue che aveva perso aveva bisogno d'idratarsi. Si sfilò il casco e un'altra fitta, che nascose con successo, la colpì, lo lasciò scivolare da qualche parte fra i sedili, allungò una mano per prendere la bottiglietta, già priva del tappo, che la rossa le porgeva premurosamente. Ne bevve metà, sorprendentemente veloce per il poco fiato che aveva, poi allungò una mano e prese il tappo da quella di Cheryl richiudendola, sotto gli occhi attenti della ragazza accanto a lei.
<<Sei felice?>> chiese la rosa, aveva ancora l'affanno ed era quasi sdraiata fra i sedili, ma la sua stanchezza non le impedì di puntare gli occhi in quelli profondi della rossa, rivolgendole un sorriso sbilenco. Solo in quel momento, con la poca luce di una torcia ancora accesa, potè vedere il volto della Blossom, era chiaramente affaticato e due grandi occhiaie le solcavano il viso, che era ancora stirato delle svariate lacrime che aveva versato il quel posto. <<Sai>> proseguì Toni, senza lasciarla rispondere, con la voce flebile e il fiato corto <<E' da una settimana che immagino di rivederti>> stava chiaramente "delirando", se così poteva definirsi: stava dicendo liberamente ciò che pensava, certo non l'avrebbe detto esattamente in quella situazione o in quel modo, ma, in quel momento, era un'altra lei a parlare. <<Certo non lo immaginavo esattamente così>> disse sarcastica, con un po' di amarezza nella voce <<Ipotizzavo se saresti stata felice, o magari triste di vedere me, chi avrebbe potuto dirlo... Speravo di proteggerti anche fuori, sempre se avessi voluto la mia protezione certo, ma non avevo immaginato di diventare come sponge-bob>> proseguì, cercando di trattenere una risata <<Però ne è valsa la pena, sono felice di essermi bucata per te, ora sei fuori, sei libera>> Si spostò di qualche centimetro, ma con un immenso sforzo, poggiando la testa sulla spalla della rossa, non avendo più la forza di reggersi da sola: di lì a poco sarebbe probabilmente svenuta; prese la mano sottile della più alta e iniziò a giocare dolcemente con le sue dita, che sporcò inevitabilmente del sangue che era sulle sue mani, tuttavia nessuna delle due se ne preoccupò, Toni troppo presa tra il dolore e quella conversazione unilaterale con la rossa, mentre l'altra troppo presa dalle parole della rosa; in quella posizione, con l'aria stanca e pronunciando quel discorso sconnesso quanto sincero sembrava una bambina. <<Sai...>> continuò la Serpent imperterrita <<Non so perché ho fatto tutto questo per te, non fraintendere non me ne sono pentita>> ogni cinque o dieci parole prendeva un gran respiro per proseguire <<Lo rifarei sempre, intendo che non l'avrei fatto in generale. Non sono quel tipo di persona che fa beneficenza, l'avrei fatto per i Serpents, per V, per Archie, non per una persona qualunque. Chissà che incantesimo mi hai fatto per farmi smuovere un esercito dopo avermi gentilmente dato della "poco di buono">> la rosa accennò una risata, che in poco tempo si trasformò in una forte tosse per lo sforzo; Toni non se l'era mai presa per quell'insulto da parte di Cheryl, anzi le aveva risposto a tono, quindi non ci dette molto peso nemmeno in quella conversazione. Dopo una breve pausa, la rosa riprese per l'ultima volta a parlare <<Comunque>> disse con indifferenza, nascondendo il fatto che, anche in quella situazione, anche così confusa, la risposta della rossa le interessava moltissimo <<Oggi dormiranno tutti da me, perché sono le...>> fece una pausa e guardò l'orologio, ma aveva la vista troppo offuscata per riconoscere i numeri, quindi dopo svariati secondi si arrese <<Insomma è tardi... Volevo solo dire che, finché non si calmano le acque, puoi stare da B o da V immagino, se non vuoi stare da me...>> per la prima volta, dopo tutto quel discorso, si percepì l'incertezza nella sua voce. La rossa portò una mano sui capelli lunghi, rosa e ora anche molto scompigliati della ragazza accanto a lei, sistemandoglieli dolcemente con l'indice, non aveva idea di cosa dire, ma era certa che qualunque cosa avesse detto, Toni l'avrebbe dimenticata la mattina dopo, un po' come quando sei ubriaco. La rossa si sentiva stranamente bene sapendo che tutto era nato dalla mente della Serpent, che aveva smosso mari e monti solo per lei: la fece sentire importante per la prima volta nella sua vita, Toni l'aveva fatta sentire importante e non aveva idea del perché. <<Non ti ringrazierò mai abbastanza...>> fu l'unica cosa che disse, lasciando subito dopo un dolce bacio sulla guancia della rosa, in quel momento sentiva che qualunque cosa avesse potuto dire sarebbe potuta risultare superflua.
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𝐈𝐋 𝐌𝐀𝐍𝐈𝐂𝐎𝐌𝐈𝐎
RomanceUn matrimonio nell'orrore. Una tragica vicenda segna la vita di due ragazze, legandole per sempre, nel bene e nel male. Il male chiama il male, attraendo a sé errori, pregiudizi e fraintendimenti, tirando fuori fantasmi del passato e scheletri nell...