Lo stomaco di Nathan si rivoltò come una calza, proprio come quando aveva volato sul dorso di Cloud.
Stavolta però l'atterraggio non fu leggero, anzi ebbe l'impressione di sbattere contro una parete di pietra.
Il respiro gli si mozzò mentre l'acqua correva ad avvolgerlo.
Non fu come durante il naufragio, le onde del fiume erano meno impetuose e lasciarono che Nathan affondasse lentamente, sempre più distante dalla superficie, dal sole, dal Paradisus...
La sua vista venne meno, il respiro calò, le bollicine gli circondarono il viso...
Non aveva più le forze per lottare...
Era finita...
Nonostante Vyra avesse scelto di sostenerlo, lui stava morendo...
Forse era questo che la dragonessa aveva voluto: uccidere entrambi, un mago oscuro e un "bestia".E la cosa peggiore era che Xerxes sarebbe morto con lui...
Vyra avrebbe risparmiato gli altri? O era prossima a calare su di loro per divorarli brutalmente?
Almeno Nathan avrebbe potuto rivedere una volta i genitori, prima che il suo spirito impuro venisse ghermito dalle fiamme dell'Inferius?
"Mamma, una sola volta vorrei salutarvi..." pregò.
Mentre chiudeva gli occhi, lasciandosi andare all'abbraccio della morte, la voce di sua madre gli riecheggiò nella mente. Era così vera. Non come un ricordo, sembrava anzi che lei fosse proprio sott'acqua accanto a suo figlio. Stava cantando per lui, mentre le braccia forti di suo padre lo stringevano:
Buonanotte, amore mio
Dormi e ascolta, il mio sussurrio
Svegliati e poi potrai scoprir
Il bel giorno col tuo avvenir"Mamma, papà... non dovevate morire voi... Dovevo morire io..."
E ora che lui era vivo al posto dei genitori... davvero desiderava la morte?
Nathan tornò a respirare.
Con la testa di nuovo fuori dall'acqua, trasse una grossa boccata d'aria, tossì e sbatté le palpebre.
Xerxes teneva le dita attorno al suo colletto e cercava di trascinarlo contro corrente.
Nathan si riscosse, rinvigorito nel vedere l'amico ancora vivo. Cominciò a scuotere ritmicamente le braccia e la gamba sana, tenendo d'occhio la sponda del fiume senza mai fermarsi, senza mai osare pensare ad arrendersi.
Xerxes nuotava al suo fianco.
Doveva aiutarlo a sopravvivere.
Dovevano vivere.
C'erano quasi!
S'immersero per poter nuotare meglio senza le onde a sferzare loro il volto, e finalmente sentirono i piedi affondare nel fango.
Prima che potessero riemergere per conto proprio, però, qualcuno li afferrò e li trascinò fuori dal fiume.
Nathan si preparò a combattere.
Nonostante la spossatezza e i dolori, avrebbe lottato finché non avesse esalato il suo ultimo respiro.
Sentiva l'aria fredda pungergli il corpo, comunque molto migliore dell'acqua opprimente.
Era sopravvissuto di nuovo, qualcuno lassù lo voleva vivo, stavano proteggendo lui e i suoi amici! I suoi genitori si stavano prendendo cura di lui anche da lontano, lo sentiva, ne era più che certo!
Non poteva arrendersi! Non poteva deluderli, non questa volta!
Quando venne gettato a terra e si girò per difendersi, scoprì invece che ad averli raccolti era stato James. Aveva le vesti strappate e insanguinate, ma si reggeva sulle gambe.
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I Flagelli: Libertà
FantasiaPrimo libro della saga "I Flagelli" Volume 1: "I Flagelli: Libertà" ~Lui, Nathan Seller, era un "bestia". Il tester avrebbe avvertito i soldati affinché lo trovassero. Sarebbe stato spedito sull'Isola della Purga, dove sarebbe morto. Nathan non avev...