Epilogo

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Yan emerse per primo dal tunnel e sbatté le palpebre per proteggersi dai raggi del sole.

Il burrone era completamente ricoperto di neve, tanto candida e scintillante da riflettere fastidiosamente la luce.

A lui però non importava, tutto ciò a cui riusciva a pensare erano i progetti di gioco che aveva cominciato a ideare non appena aveva scoperto, spalancando le finestre, che c'era stata la prima nevicata dell'anno.

E a Ilashwia lo strato di neve raggiungeva un livello tale che se la ritrovò sino alle ginocchia.

Per fortuna era così alta solo nel burrone, perché altrimenti non sarebbero riusciti a uscire di casa: le chiome degli abeti presso il Rifugio avevano raccolto la maggior parte dei fiocchi.

Nathan fece fermare Skye e James presso l'uscita della grotta. Lei teneva le mani premute contro gli occhi, lui li aveva coperti dalla benda.

«Adesso possiamo guardare?» bubbolò quest'ultimo, ormai spazientito da tutta quella segretezza.

Nathan schioccò le dita. «Prego, tutta per voi!»

Skye abbassò le mani e James la benda. Dopo aver strizzato gli occhi contro il bianco abbagliante, rimasero a bocca spalancata dinanzi alla distesa di neve che si profilava lungo tutto il crepaccio.

La ragazza fece qualche passo avanti, la neve le arrivava fino al bacino e dovette farsi largo con le braccia, come se stesse nuotando.

«Da questa parte!» Owen indicò tra gli alberi vicino alla parete rocciosa, dove la neve lambiva solo i piedi.

Si fecero largo in quella direzione, allora Skye, più libera nei movimenti, scoppiò in un grido gioioso: « LA NEVE! ERA DA TANTISSIMO CHE NON VEDEVO LA NEVE!»

James si guardava attorno stralunato, sfiorando il ghiaccio sui tronchi. «Cribbio! Non lo ricordavo così... freddo.»

Yan sorrise contento. «Lo dicevo che l'effetto sorpresa avrebbe funzionato. Xerxes non mi credeva. Ha brontolato tutto il tempo mentre vi spianava la neve davanti.»

«Va bene, Yan, hai avuto una buona idea!» esclamò il principe. «Segna l'evento sul calendario, perché chissà quando ricapiterà!»

Yan scoppiò a ridere, soprattutto quando Skye tirò alla chetichella una palla di neve sulla testa di Xerxes.

Questi si voltò di scatto, ma siccome l'amica si era già dileguata, credette che il responsabile fosse James e lo aggredì alla stessa maniera.

Lui si ribellò all'istante. «Ehi, idiota reale, cerchi rogna?!»

Intanto Skye si era avvicinata quatta quatta alle spalle di Nathan e gli saltò addosso gettandolo a terra.

Yan arrestò le risate non appena scorse con la coda dell'occhio Owen che si allontanava.

Lo seguì in fretta fino ai terreni coltivati di ortaggi ed erbe mediche, ma anche delle più recenti piante di camougrape e shinystar.

Il ragazzo si era accucciato proprio sulle foglie di cui usufruiva per le medicine, carezzandole con sguardo assorto. Un incantesimo di Vow'a impediva alla neve di calarvi sopra e al freddo di congelarle.

Eppure Owen appariva impensierito.

Yan gli si inginocchiò accanto. «Qualcosa non va?»

L'amico strinse le spalle. «Soltanto qualche futile paranoia... Gli incantesimi di Vow'a non mi hanno mai deluso, ma io ho sempre paura di ritrovarmi senza scorte, e durante l'inverno è molto difficile scovare radici ed erbe vive...» Più serio che mai, incrociò lo sguardo di Yan come a volerne trarre conforto. «È la stagione peggiore, sai... C'è anche scarsità di carne al villaggio, e ovviamente di prede qui nel burrone.»

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