Capitolo 2

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Edward ci accompagnò a casa, aveva un'aria seccata come se qualcosa gli avesse dato fastidio, Stephan aveva lo sguardo puntato verso il basso, sapevo che aveva paura di cosa potesse succedere con Anna e Marco, ero imbarazzata per questa situazione.

«Bene, io vado» disse Edward, che salutò con una stretta di mano Stephan e poi si avvicinò a me per darmi un bacio sulla guancia, io arrossii e subito entrai in casa seguita da Stephan.

Sentì subito Anna scendere le scale urlando «Oddio Stephan, stai bene?»

Gli piombò addosso per abbracciarlo e lui ricambiò «Si mamma, scusa» lei non disse niente e ci mandò entrambi in camera.

Mi buttai sul letto e Stephan si mise accanto a me «Scusa se ti ho fatto preoccupare così tanto» sentivo che mi guardava e che stava aspettando una risposta, così scrollai le spalle «Fa niente, non avevo di meglio da fare alle 5 del mattino che cercare te» lui fece una risatina e io sbuffai.

Si stende difianco a me e mi guardò negli occhi, io cercavo di evitare il suo sguardo ma lo ritrovavo sempre, mi mise una mano sui capelli e l'altra sul fianco e appoggiò delicamente la sua bocca alla mia, fece scivolare la sua mano sotto la mia maglia e mi tolse il reggiseno, io appoggiati le mani sul suo petto, e staccò le labbra dalle mie per farmi respirare e poi cominciò a baciarmi delicamente il collo, mise una mano sui miei capelli acarezzandomi dolcemente e appoggiò l'altra mano sulla mia coscia, stava per togliermi i jeans quando io lo fermai, lo guardai dritto negli occhi e lui dolcemente mi sorrise «Scusa, non volevo costringerti a farlo, rivestiti dai» Lui si alzò da sopra di me e mi accarezzò dolcemente la guancia, io mi alzai però lui mi fermò, mi prese per il braccio poi mi prese per la vita e mi sussurrò all'orecchio «Ti amo..»

Serva me. Servabo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora