Capitolo 4

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Entrai in classe di corsa, avevo il fiatone, sentivo gli occhi degli altri puntati su di me.. Mi tolsi il giubetto e tirai fuori il libro di matematica, poi, durante la lezione Emma, una mia compagna di classe a cui non sto simpatica mi passò un bigliettino, lo guardai cercando di capire il motivo, poi lo lessi.. C'era scritto "Sei bellissima anche quando sei spettinata. Ti amo. -Stephan" alzai lo sguardo per guardare Stephan, lui mi stava guardando e sorrise quando si accorse che lo stavo guardando anch'io.. Io diventai rossa, e mi nascosi il viso con le mani.

Finita scuola Stephan mi raggiunse all'uscita, dandomi un bacio a stampo, volevo dirgli di Edward, ma loro sono migliori amici, non voglio che loro litighino per colpa mia.

Così per ora non dissi niente.

Mi abbracciò forte come se avesse paura di perdermi, così gli presi la testa, lo guardai negli occhi, e lo baciai profondamente.

Ma, una ragazza ci interruppe.

«Stephan? Sei tu?», Stephan si girò, e io guardai male la ragazza, aveva occhi marroni, labbra carnose, capelli lunghi neri.

Stephan mi guardò e poi riguardò lei «Si, sono io.» lei sorrise «Non ti ricordi di me? Sono Martina!» Lui la guardò male per un secondo e poi cominciò a sorridere, lei finalmente si accorse della mia presenza e disse «Ehm.. Lei chi è?» facendo una smorfia, lui mi guardò, fece un sorriso e dolcemente disse «La mia ragazza» Lei rimase a bocca aperta, così io misi il braccio dietro la schiena per abbracciarlo, lei sbuffò, e io sorrisi. Lui si girò verso di me e all'orecchio mi disse «Hai il sorriso più bello del mondo» io arrossii, nessuno mi aveva detto mai queste cose, Martina ci guardava e poi con aria seccata disse «Bene, ci vediamo, ciao Stephan, ciao.. Ehm, iris.» io sorrisi sempre di più, e lui salutò con la mano, mi girai per vederla andarsene e vidi Edward che mi fissava, così dissi a Stephan «Amore, tu vai avanti io ti raggiungo tra poco, devo parlare con una persona» Lui annuì e mi baciò, lo vidi allontanarsi.

Io mi avvicinai a Edward e prima che io iniziassi a parlare lui mi tappò la bocca e disse «Taci», mi prese e mi bloccò contro il muro e appoggiò le sue labbra contro le mie, io appoggiai le mani contro il suo petto e lo spinsi via, e con lo sguardo verso il basso dissi «Io amo Stephan.»

Serva me. Servabo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora