Capitolo 29

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E senza che me ne accorgessi passò un mese, in fretta.

La pancia cresceva.

Mi svegliai, guardai l'ora, sono le 10:55, oggi è domenica, e ho dormito poco stanotte. Dovevo sempre andare in bagno, che scocciatura.

Scesi le scale, e subito sentì mia mamma che cantava, aveva la radio a tutto volume, entra in salotto e la vidi con una spazzola in mano e lei che saltava sul divano, a questa visione mi scappò un sorriso, lei mi vide, venne da me e mi diede un bacio sulla guancia acarezzadomi la pancia.

Scese Chiara, mezza stordita.

«Come va?» mi urlò per farsi sentire a cause della musica alta.

«Bene ma stanca», urlai.

Lei annuì e sparì in cucina.

All'improvviso sentì qualcuno che mi prese per i fianchi, mi girai ed era Stephan che subito mi baciò.

«Mi mancava il sapore delle tue labnra», io sorrisi e lo abnracciai.

Ormai mancavano pochi mesi e io avrei dato alla luce quella creaturina che tenevo in grembo.

Chiesi a stephan di uscire un po, lui accettò e andammo alla fiera.

E Stephan finì per comprarmi più di dieci peluche.

Che avrei messo nella culla del bambino.

Tornammo a casa tardi, stephan era esausto mentre io no.
Ore 23:55

Stephan sta dormendo, è così tenero quando dorme. Avvolto nelle coperte, con la bocca socchiusa, e i suoi morbidi capelli scompigliati.
Ore 00:40

Non riesco a dormire, in casa c'è troppo silenzio.
Ore 1:30

Okay, devo andare in bagno. Per l'ennesima volta. Riuscirò mai a dormire?
Ore 2:50

Mi sono appena svegliata, ero riuscita ad addormentarmi, ma ho i crampi allo stomaco e devo ancora andare in bagno.
Ore 3:20

Finalmente mi addormentai.

E riuscì a dormire senza svegliarmi.

Mi svegliat agrovigliata a Stephan che dormiva come un ghiro, s'erano le 9:10, mi alzai e mi diressi in bagno.

Mi misi un vestito azzurro, per nascondere un po la pancia, che, è cresciuta di molto.

*din don*

Suonarono, mi alzai da divano e ci misi tre secoli ad arrivare alla porta

*din don*

«Arrivo!» urlai.

Aprì la porta e c'era Damon appoggiato al muretto.

«Buongiorno»

Ricambio con un sorriso e poi mi diressi verso il divano per sedermi.

«Stanca?»

«Secondo te?»

Lui si sedette affianco a me

«Fra quanto dovrebbe nascere?» chiese mettendo una mano sulla pancia enorme

«Fra due mesi circa»

Lui spalancò gli occhi

«Cosi presto? Non mi ero accorto che questi mesi fossero volati così in fretta»

«Eh già.. »

Sentimmo scendere giù per le scale qualcuno, stephan.

«Buongiorno» ci disse ancora assonnato

Poi si sedette accanto a me mettendomi il braccio intorno al collo.

E senza che me ne acorgessi vidi Chiara che saltava addosso a Damon e lui rimase schiacciato.

«Buongioorno!» disse stritolando Damon. La cosa mi dava fastidio. No, anzi per niente. Ma nessuna deve toccarlo. Nemmeno chiara. Uffa.

Damon ricevette un messaggio, e si scrollò di dosso chiara.

Poi sorrise ed urlò "SI!", io e staphan ci girammo, lo stavamo guardando come se avesse appena parlato in etrusco.

«Cosa?» chiese Stephan.

Damon si alzò, «Ragazzi, siccome volevo che gli ultimi mesi di gravidanza per iris fossero perfetti, ho chiesto un permesso al preside di due mesi circa di vacanze, e ora mi ha scritto che me lo da. E che iris se lo merita»

Spalancai gli occhi. Aveva detto davvero quello che ho appena sentito?

Mi alzai e lo abracciai ringraziandolo, e anche stephan.

«Domani si parte, vi porterò in un posto bellissimo!» esclamò Damon.

Per tutta la giornata non facei a meno di pensare quale fosse quel posto bellissimo.

Non vedevo l'ora.

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