Ritornammo a casa tardi.
E quando ero sul punto di addormentarmi il mio telefono squillò, Era un messaggio di Anna.
Ciao Iris, hahaha, strano no? Sei anche nella stanza accanto e ti invio un messaggio. Vabbe. Allora, domani andiamo a fare una visitina io e te ad una persona vabene?
Anna certe volte mi faceva paura, risposi in fretta
Ok.Arrivò mattina, e senza che me ne accorgessi erano già le 10:35 e dovevo incontrarmi con Anna alle 11:00, mi alzai dal letto di corsa e mi misi dei jeans a vita alta e una maglietta bianca con scritto "I love pizza" e andai subito in cucina, e trovai Anna che indossava un vestito rosso con una giacca nera e dei tacchi.
«Pronta?» disse entusiasta.
«Si, ma dove andiamo?»
«Lo vedrai» disse sorridendo.
Anna e io non eravamo andate mai via insieme, quindi di sicuro tramava qualcosa.
Arivammo, e Anna parcheggiò poco più avanti di una casa, era grande e dipinta di giallo. Cominciai a farmi 1000 domande.
Anna bussò e venne ad aprire una ragazza, magra, capelli lunghi, ondulati e biondi e gli occhi verdi.
«Ciao, chi siete?»
Me lo stavo chiedendo anch'io, chi è questa ragazza? Cosa ci facevamo qui?
Anna non fece in tempo a rispondere che rispose una donna, aveva i capelli neri, raccolti in una coda, abbastanza alta.
«Non preoccuparti Chiara, le ho invitate io.» disse sorridendo.
Anna la abbracciò e poi la donna si fermò a me, prima mi squadrò dalla testa ai piedi e poi fece un sorriso smagliante, «Quanto sei cresciuta.. Accomodatevi pure, sai iris? Ricordo quando eri piccola, eri talmente piccina, e ora guardati quà, hai dei bei occhi verdi quasi sull'azzurro e dei capelli biondi castano, sei magra, alta.. Sei bellissima, da piccola eri così piccina e pafutella»
Rimasi immobile, come mai mi conosceva? Chi era?
Anna mi guardò, «Elena, lei non lo sa che tu sei..»
Elena rimase stupita, «Ah,allora è più difficile.. Sai, Iris.. Vedi, io sono tua madre..»
Appena pronunciò quelle parole io rimasi pietrificata, incapace di aprire bocca, Anna mi aveva portata da mia madre?
Anna mi sorrise, ora capisco tutto quell'entusiasmo.
Elena fece segno ad Anna di andare di là, e così lei fece.
Dopo si alzò e si mise seduta vicino a me..
«Scommetto che non te lo aspettavi..e che ora vorresti scomparire, ma ho fatto tanto per trovarti. Tanto. E ieri anna mi ha chiamate e ne abbiamo parlato.. Ahn, questa casa non è mia. Cioè .. Ecco.. Beh, io frequento un uomo più giovane di me al momento.. E mi ha invitata a stare qua. Chiara è sua figlia, lui è divorziato dalla moglie..e per il momento ci frequentiamo..
E ho pensato.. Che.. Si beh .. Che tu saresti potuta venire ad abitare qui con me, per recuperare tutto il tempo. Ti va?»
Era imbarazzata, aveva la voce che le tremava.. Feci fatica ad aprire la bocca, feci due respiri profundi e mi tranquilozzai, «I-io non mi aspettavo, c-che io e te ci conoscessimo così.. Ma c-comunque.. S-si, voglio p-provare ad a..abitare con te», avevo una voglia di correre tra le braccia di Stephan.. No ma che dico?? Di Damon, tra le braccia di Damon..
Anna entrò nel salotto sorridente,«Allora?_»
Io sorrisi con fatica, avevo le labbra che mi tremavano.
«Preparale la valigia» disse sorridente Elena..
Devo abituarmi a chiamarla mamma..
Anna uscì dalla porta ed entrò con due valigie giganti, aveva fatto le valigie senza che io lo sapessi.
«Iris, dirò a Stephan e a Damon di venirti a trovare, io in questi giorni sono molto occupata e anche Marco, spero che tu ti trova bene qui. Da quando hai quattro anni ti ho sempre tenuta con me.. Mi sono sempre comportata da madre con te.. E ora, guardati, sei bellissima. Ora vivrai lontana da me.. E gli altri, molto lontano. Ti voglio bene»
In un attimo me la ritrovati fra le braccia, avevo le lacrime agli occhi, nonni aveva mai detto che mi voleva bene.
E poi, successe tutto in fretta, anna uscì da quella porta e io rimasi lì a fissare il vuoto, in una casa che non mi apparteneva.
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Serva me. Servabo te
RomanceUna ragazza viene abbandonata all'età di 4 anni, e viene presa in affidamento dalla famiglia del suo migliore amico e pian piano si innamorano l'uno dell'altra ma c'è sempre qualcosa o qualcuno che cerca di dividerli..