Capitolo 27

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Sono passate ben 10 settimane da quando è ricominciata la scuola, e la pancia inizia a vedersi di più.

«Amore, svegliati, dobbiamo andare a scuola»  quella mattina avevo voglia zero di andare a scuola. Aprì gli occhi e c'era Stephan che mi guardava dolcemente, e mi fece cenno di scendere, sbuffai e scesi dal letto.

Questa mattina mi misi una maglietta un po strettina che evidenziava la pancia, e dei pantaloni della tuta per stare comoda.

Entrammo a scuola,

«Hey! Bocci, hai mangiato molto quest'estate eh?»

Mi disse una voce in lontananza. Era drew, quel porco che si scopava tutte. E ovviamente non sapeva neanche pronunciare il mio cognome.

«Cosa cazzo vuoi Drew?» dissi irritata, mentre lui si avvicinava

«Hei HEI. Cos'è questo tono? Dov'è finita la iris dolce e rompi scatole di sempre? Ah.. Da quando stai con quel coglione sei cambiata.»

Gli lanciai uno sguardo omicida

«Non sono cazzo tuoi» dissi con una voglia assoluta di spaccargli la faccia.

«Senti Bocci, intanto con me non parlare così. Chiaro?» mi mise una mano sulla coscia

«Mhh sei deliziosa» disse.

«Togliele le mani di dosso lurido coglione!» disse Damon che spuntò dietro di me.

«Ah.. Allora è vero! Bocci ti fai tutti e due i salvatore? Hahahah. Stai diventando ma zoccola»

Damon gli mollò un pugno, e io che ero sul punto di scoppiare in lacrime urlai, «Sono incinta brutto deficiente, coglione che non sei altro. Brucia all'inferno!»

E a quel punto scoppiai in lacrime, ma Damon mi prese e mi portò via, notai che Drew aveva gli occhi spalancati e rideva, un bel calcio sulle palle gli sarebbe stato d'aiuto per i suoi problemi mentali.

Arrivammo all'armadietto di Stephan,

«Ho sentito che quello stronzo di Drew ti ha dato fastidio» mi chiese Stephan passando con lo sguardo da me a Damon.

«S-si.. Ma c'era Damon per fortuna.»

E poi sprofondai tra le braccia di Stephan. Con tutti che ci guardavano.

Arrivò la più troia della scuola.. Ops, volevo dire la più popolare della scuola. Che ovviamente stravedeva per i Salvatore.

«Ciao bellissimi, ciao iris» ci salutò.

bellissimi? BELLISSIMI? chi cazzo si crede di essere che chiama i MIEI Stephan e Damon così? No, ma che cazzo dico io?? Miei? Oddio. Cazzo io sto per avere un figlio da Stephan..

Beh okay, torniamo alla realtà.

Stephan la salutò e Damon pure, io non dissi niente.

«Ehm, Iris.. Ho sentito la bella notizia e sono venuta a congratularmi.. » disse sorridendo a Damon.

Non doveva sorridergli. Le sarei saltata addosso per staccarle i capelli. No, no e no! Iris metti i piedi per terra cazzo!

«Cioè sei venuta a dirmi che sono una zoccola?» dissi sbuffando

«No. Ma che dici.. Ma il preservativo no eh?»

Sentivo la rabbia che mi percorreva in tutto il corpo, cosa aveva detto questa troia? Dio, ora l'ammazzo.

«Come scusa? Senti, ma i cazzi tuoi no? Non è una bella giornata, e tu vieni qui a scassarmi i coglioni? Ma poi parli tu che ti sarai fatta più di un centaio di ragazzi, la troia qui sei tu. La prossima volta prima di aprire la bocca pensaci, potrei venire di notte a casa tua a soffocarti nel sonno o ad accoltellarti. Ora sparisci, ciao.»

Vidi Damon che si tapava la bocca per non ridere, e Stephan che guardava da un'altra parte ridendo.

Ma lei ancora non se ne andava

«Ma tu che ne sai se mi sono fatta tanti ragazzi? Io di certo non sono rimasta incinta. Adesso sei peggio di prima. Una balena. Hahahaa.»

A quel puento non resistetti più e le saltai adosso cominciando a tirarle i capelli, sentivo che i ragazzi che c'erano nel corridoio si avvicinavano e gridavano "Rissa! Rissa!"

Stephan e Damon cercarono di fermarci, ma io ero quasi sul punto di staccargli tutti quei capelli tinti.

«Iris! Gaia!» il professore di Chimica si avvicinò e ci fece allontanare, uo ancora presa dalla rabbia urlai, «Brutta troia. Muori!»

«Basta! Dritte in presidenza, tutte e due.»
In presidenza.

«Cosa volevate fare?» chiese.

«Lei ha cominciato ad offendermi perché sono incinta, e poi ha detto cose che mi hanno irritata.» risposi io.

«Ma lei ha cominciato a tirarmi i capelli, sento un dolore terribile. Questa qua è matta» urlò lei.

«okay, allora intanto lej non avrebbe dovuto offenderla per il fatto che è incinta, ricordo che è molto sensibile, e lei non avrebbe dovuto prenderla per i capelli. E per punizione oggi pomeriggio lo passerete a scuola, insieme.»

Gaia alzò gli occhi al cielo e se ne andò, io che per il nervosismo che avevo, avevo dolori forti.

«Sta bene?» mi chiese

«S..si. Ho solo male alla pancia..»

Si alzò e mi aiutò ad alzarmi e ad uscire. Fuori c'era damon che mi aspettava

«Che ci fai qui?»

«Stephan è stato chiamato da Anna, e mi ha detto di rimanere con te, forza, dammi la mano e stai attenta. Ho notato che sei molto stanca»

Come faceva a capire sempre tutto? Come? Così lo presi per mano. Ed atraversammo il corridoio insieme, evitando gli sguardi degli altri.

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