Capitolo 12

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Mi svegliai sul divano abbracciata a Stephan, lui dormiva ancora, è così tenero!

Cercai di alzarmi senza svegliarlo ma per sbaglio caddi dal divano e feci un sacco di rumore, rialzati la testa e lui aveva gli occhi socchiusi con un sorriso stampato in faccia «La solita maldestra eh?» io feci la faccina da offesa e lui mi prese il viso e mi baciò.

Dieci minuti dopo ci vestimmo per andare a scuola, io mi misi una maglietta nera con scritto 'Lui.' e dei jeans neri che si intonavano perfettamente alla maglietta, mi misi un filo di matita e sopra il mascara, e poi partii.

Stamattina Stephan aveva una felpa grigia con scritto 'New york' in bianco, e dei jeans a vita bassa, come andava di moda ora per i ragazzi.

Stamattina lui mi teneva la mano, io avevo le mani ghiacciate e lui con le sue mani sempre calde me le scaldò.

Mi accordo che Damon non si era fatto vivo, ma non ci feci caso e continuai a fissare Stephan che sorrideva sempre, oggi era l'ultimo giorno e poi c'erano finalmente le vacanze di natale, quest'anno volevo passare il natale con Stephan, solo io e lui, sarebbe il regalo perfetto averlo per me tutta la serata.

Arivammo a scuola ed entrammo in aula magna perché il preside ci voleva parlare,(uomo alto, sui 30 anni, capelli folti e neri, sempre serio).

«Buongiorno ragazzi» disse, e noi risposimo tutti in coro, poi riprese, «Vi starete chiedendo il perché ho voluto parlare solo con voi delle terze, allora, ormai avete 15 anni, siete cresciuti e non c'è più la mamma che vi tiene a guinzaglio.. E quindi voi penserete che potete fare qualsiasi cosa, ma no. Ho visto ragazzi fuori dalla scuola fumare, e ho scoperto che alcuni si ubriacano, si drogano.. Ecc. E io volevo parlarvi proprio di questo» si interruppe un'attimo e sentii Drew, un mio ex, sbuffare e dire una bestemmia sotto voce. Poi riprese «anche se vi credete già grandi, non lo siete. Ci sono persone che per colpa del fumo ora hanno tumori, cancri. E ci sono persone che si drogano chiusi in manicomi, tenuti sotto controllo perché non ci stanno più con la testa.. E allora io mi chiedevo.. Volete davvero fare la loro stessa fine? Siete giovani, avete una vita davanti a voi, non potete distruggerla in droga e fumo.

Se avete problemi potete parlarne con la psicologa della scuola, che è sempre a dispozione per tutti. Ma non fumate e non drogatevi. State facendo la cosa sbagliata. Ora non vi sto parlando da preside, ma da padre, io vi considero tutti figli miei, sono affezionato a voi, e non voglio che voi commettiate questi errori. Perché poi quando sarete grandi tutti i problemi si ritrovano, anche se avete smesso di fumare, i polmoni saranno lo stesso rovinati. E lo stesso vale per la droga.

Volevo solo dirvi questo, rietteteci. Ora avete due ore libere, uscite e pensateci, buone vacanze e buon anno» ci fu un momento di silenzio e poi tutti si alzarono e uscirono.

Quelle parole mi avevano colpito molto, Stephan ancora mi stringeva la mano, sapevo che lui aveva un problema con l'alchool e pensai di aiutarlo, e subito dopo mi venne in mente Damon che quella stessa sera l'avevo visto distruggersi in alcolici per me.

Serva me. Servabo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora