Capitolo 34

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Arrivò sera, e Gaia mi chiamò

G:hei

Io:we

G:come stai?

Io:bene dai.. Tu?

G:bene dai, ti è cresciuta la pancia?

Io:sii, molto. Oggi si muoveva

G:ohw

Io:Stephan mi sta chiamando, ti richiamo ciao

Gaia:ciau

E riataccai.

Presi una felpa e me la misi e prima di uscire Damon mi bloccò

«L'hai letta vero?», mi guardava, con quei suoi occhi blu.

«S..si..» dissi nervosamente capendo che si riferiva alla lettera, lui abbassò lo sguardo, e io che non so cosa mi prendesse, per farlo felice lo presi e lo baciai.

«Questo è per farti felice..»

Dissi prima di uscire,

«Hei amore!» disse stephan abbracciandomi.

Io ricambiai e poi vidi Damon uscire, aveva un bel sorriso stampato in faccia, e questo mi rallegrò.

Passammo la serata a scegliere il nome per la bimba.. O bimbo

«Se sarà maschio.. Lo chiameremo Luke» dissi io

Damon rise, «Se sarà femmina la chiamerò Hope. Che significa speranza»

Stephan mi guardava sorridente.

Arrivò mezzanotte in fretta e io me ne andai a letto.

Mi stavo mettendo il pigiama quando entrò Stephan.
«Sei bellissima
«Ma tu le vedi le altre ragazze
«Di sfuggita. Non guardo le altre. Io ho te
«ti amo. Sono innamorata di te. Pazzamente innamorata di te»

Dissi abbracciandolo

«Non mi innamoro di nessun'altra se non di te, altre mille volte»

Lo baciai, sulla bocca, poi passai al collo.

Misi le gambe attorno i suoi fianchi e lui mi prese in braccio.

«TI AMO. lo grido al mondo intero»

Io risi.

La mattina dopo mi ritrovai a letto, senza neanche ricordarmi di essermi addormentata.

Stephan si stava facendo la doccia, mentre Damon era appoggiato alla porta, che mi guardava.

«So di essere un mostro la matrina»

Lui rise divertito.

«Non ho mai sentito bugie peggiori.»

Si avvicinò a me.

«Cresce tanto la pancia eh?»

Io annuì, ero persa nei suoi occhi.

Troppo profondi, troppo azzurri mescolati al verde. Troppo incantatori.

«Mi stai mangiando con gli occhi. Così mi consumi» si avvicinava sempre di più.

«M-ma cosa dici» sbuffai, alzandomi , impedendogli di avvicinarsi.

Ma lui era sempre più vicino.

Sfiorò il mio naso e mi lasciò un bacio a stampo sulle labbra.

Io rimasi immobile, incapace di reagire.

Uscì stephan, «Principessa, mi passi la maglietta?»

Io mi svegliati dal coma in cui ero entrata e gli passai la maglietta.

Damon mi aveva appena baciata.

Sono ancora più confusa.

Serva me. Servabo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora