1.8 - To fall in love

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Let's Hurt Tonight, OneRepublic
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Appena finite il capitolo andate a leggere la nota autrice, è importante.
Spero che il capitolo vi piaccia❤️.

Tre parole, un solo amore: vasca da bagno.

Chiudo gli occhi e mi beo del calore dell'acqua calda e sfioro con le mani lo strato di schiuma che ricopre l'acqua, se questo è un sogno non svegliatemi.

Non appena sono entrata nel bagno i miei occhi si sono puntati sulla vasca, non importava quante volte cercassi di distogliere lo sguardo, loro tornavano automaticamente lì. Will, che sospetto sia una specie di angelo custode dato che al mondo non esiste persona gentile quanto lui, quando si è accorto della mia espressione adorante nei confronti della vasca, mi ha detto che avrei potuto farmi un bagno senza problemi e io non me lo sono fatta ripetere due volte.

Gioco distrattamente con una ciocca dei miei capelli bagnati e canticchio la prima canzone che mi viene in mente facendo finta, proprio come quando ero una bambina, di essere in un videoclip. A interrompere la mia performance è il bussare alla porta che mi fa smettere immediatamente.

"Chi è?" chiedo per poi sbattermi una mano sulla fronte "Volevo dire che c'è?" mi correggo e sento ridere dall'altra parte.

"Volevo dirti che è arrivata la pizza, te la metto da parte o la vuoi mangiare adesso?" chiede ma la mia mente si è fermata alla parola 'pizza'.

"Arrivo." dico mettendomi seduta e cercando un asciugamano in cui avvolgermi. Prendo il primo che mi trovo davanti poi ne prendo un altro e mi ci tampono i capelli, un po' mi dispiace di dare a Will tutte queste cose da lavare ma dubito che abbia problemi per pagare la bolletta dell'acqua.

Mi metto l'intimo che ho lavato a mano e asciugato con l'asciugacapelli prima di lavarmi poi mi tolgo l'asciugamano di dosso e vado verso il lavandino, dove ho appoggiato i vestiti. Mi soffermo per qualche secondo sull'immagine che riflette lo specchio: il mio corpo parecchio sottopeso da cui si riescono a intravedere le ossa. Sapevo di esserlo, quando si è dei senzatetto è difficile non avere problemi, ma vedermi è tutta un'altra storia, come se questi due anni e mezzo di siano concretizzati in un solo secondo.

Distolgo lo sguardo e mi infilo velocemente i vestiti di Will che mi stanno parecchio grandi. Quella che dovrebbe essere una maglietta a maniche corte mi arriva fino a sopra le ginocchia e la manica mi ricopre mezzo braccio mentre i pantaloncini sono tre volte la mia taglia. 

Mi guardo di nuovo allo specchio e questa volta mi scappa un sorriso.

Tolgo l'asciugamano dai capelli e insieme agli altri panni lo metto nella cesta dei panni sporchi, poi, a piedi nudi, mi dirigo nella cucina.

Dopo cinque minuti a girare in tondo nel tentativo di trovarla, raggiungo finalmente Will che guarda il panorama che danno le finestre, non appena sente il rumore dei miei passi si gira e mi sorride.

"Mi sento una bambina di cinque anni." borbotto indicando i vestiti.

"Beh, la mentalità è quella." ribatte lui trattenendo un sorriso ed io gli faccio la linguaccia. "Perché non ti sei asciugata i capelli?" chiede poi e io faccio spallucce.

"Non potevo far aspettare il mio amore." dico sorridendogli.

Will mi guarda stralunato e poi deglutisce "Il tuo amore?"

"Si, la pizza. A proposito, dov'è?" chiedo cercando di rimanere seria davanti alla  sua espressione che una vena vagamente delusa.

"Perché? Pensavi che mi riferissi ad altro?" chiedo innocentemente e lui serra le labbra, poi sorride e si avvicina a me.

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