2.8 - "I hate you deeply"

130 29 32
                                    

True Love, P!nk
▶Play

"Kaylee, hai piedi gelati." mormora la voce di Will, che sto iniziando ad odiare profondamente.

"Taci." ribatto con il viso schiacciato sul cuscino facendo uscire la voce ovattata.

"Ma ho freddo." continua lui, Dio perché sono andata a letto con lui?

No okay, mi è uscita male, riformulo: perché ho accettato di condividere il letto con lui per dormire invece di condividerlo con Evie o Catherine? Inizialmente avevo intenzione di lasciare le camere a loro e dormire sul divano, ma Will ha insistito nel farmi dormire con lui e alla fine ho accettato, non sapendo a cosa andavo incontro. Perché davvero, dormire con Will è una tortura.

In primo luogo lui dorme a petto nudo e con un paio di pantaloncini da basket e questa cosa non mi aiuta di certo a sentirmi a mio agio e a dormire tranquillamente, anche perché ha praticamente il fisico di un dio greco che adesso è ben impresso nella mia mente e sto cercando in tutti i modi di togliere. In secondo luogo stanotte Will non sembra avere sonno e ciò comporta continui movimenti, sbuffi e tentativi di chiacchierare con la sottoscritta che invece vorrebbe solo dormire.

Quando ho detto a Evie che avrei dormito con lui, lei mi  ha detto scherzando che avrei passata la notte insonne, beh domani le dirò che aveva ragione ma non nel modo che pensa lei.

Sposto i piedi sbuffando e mi rannicchio pregando che questa sia la volta buona che mi addormenti ma proprio quando sento le palpebre farsi leggermente più pesanti, Will si rigira di nuovo e sbuffa sonoramente facendomi aprire le palpebre irritata.

"Vuoi dirmi che ti tiene sveglio adesso o aspettiamo l'alba?" chiedo ironica girandomi verso di lui e trovandolo a pancia in su intento a guardare il soffitto.

"Non hai sonno?" chiede guardandomi con la coda dell'occhio e io alzo gli occhi al cielo fingendo di essere esasperata, cosa che on mi riesce difficile "Molto ma non riesco a dormire se tu continui a rigirarti, sbuffare e provare a chiacchierare." 

"Mi dispiace, non volevo darti fastidio." dice con  tono di voce basso, gli prendo il viso girandolo completamente verso di me e lo guardo negli occhi seria "Non dormirò lo stesso nel saperti a guardare il vuoto immerso nei pensieri, quindi mi dici che hai?"

"Sai che giorno è domani?" chiede dopo qualche secondo di silenzio guardando poi verso le mie mani che gli tengono ancora il viso, le tolgo imbarazzata ma ne prende una e la riporta sul suo viso

"Domani nel senso di oggi o domani domani?" 

"Domani domani." dice sorridendo ed io scuoto la testa incuriosita "Domani è il 23 gennaio, domani dovrò andare in tribunale per discutere della proprietà dell'azienda."

"L'hai più sentita?" gli chiedo iniziando ad accarezzargli il viso e lui scuote piano la testa.

"Non dopo l'ultima volta." risponde abbassando lo sguardo. Sapevo dell'incontro al tribunale ma con la fisioterapia di Oliver e l'arrivo qui mi era completamente passato dalla testa che fosse domani e ora mi sento tremendamente in colpa: Will mi è sempre stato a fianco in questi giorni parlando raramente di se o di come stesse male per il fatto che in questi giorni l'azienda era chiusa per il possibile cambio di proprietà e io non mi sono mai preoccupata di chiedergli niente.

"Andrà bene Will, riuscirai ad avere di nuovo il comando dell'azienda e un buon rapporto con tua madre." dico con tono sicuro e lo sono veramente, credo fermamente che lui c'è la farà.

"Come fai ad esserne certa?" chiede guardandomi negli occhi ed io sorrido mesta.

"Ci saranno anche qualcuno dei tuoi dipendenti giusto?" dico e lui annuisce  "La prima volta che ti ho visto da sobrio è stato il giorno dopo il nostro primo incontro, ti ricordi?"

DrunkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora