The girl who cried wolf, 5sos
▶PlayNei miei miserabili diciottanni di vita non sono mai stata in grado di tenere a freno la lingua, dico sempre quello che penso senza soffermarmici per più di un secondo e questa mia schiettezza, oltre ad averi fatto fare innumerevoli figure di merda, non mi ha mai aiutata a farmi tanti amici, per questo ho sempre cercato di tenerla a bada, fallendo miseramente la maggior parte delle volte, e di pensare per bene le cose che devo dire ma oggi non ci ho nemmeno provato.
"Mi state prendendo per il culo?" urlo e faccio leva sulle mani, appoggiate sul tavolo, per alzarmi in piedi.
"Contegno ragazza, non sei mica cresciuta per strada." mi ammonisce la donna che dovrebbe essere mia madre mentre mi guarda male.
"Curioso che lei dica questo." borbotta Will e riesco a percepire il tono divertito nella sua voce, gli lancio un'occhiata truce e lui alza le mani in segno di resa.
Guardo il foglio davanti a me e ingoio il magone che mi si sta formando in gola. Avevo immaginato tante volte il mio incontro con i miei genitori e tutti gli scenari in cui sarebbero potuti accadere: io che ho superato la fase da barbona con i miei amici e gli faccio vedere come la loro presenza fosse inutile nella mia vita, noi che ci incontriamo mentre suonavo a Times Square e io li perdonavo per ciò che era successo, io adulta e con dei figli che li incontro per strada e faccio finta di non conoscerli, loro che mi cercano e mi convincono di lasciarci il passato alle spalle e altre migliaia di possibilità ma in nessuna di queste accadeva una cosa simile.
Mia madre inizia a parlare ma è come se il mio cervello non percepisse cosa stanno ascoltando le orecchie, troppo occupato a rivivere i ricordi che ho in questa casa: io che a cinque anni torno con la baby-sitter dal mio primo giorno di scuola e mamma che se ne va in un'altra stanza non appena inizio a raccontarle come è andata, io a undici anni che chiedo a Mark perché non mi voglia bene, io che chiedo un consiglio a Cassandra su come comportarmi con un ragazzo che mi piace e lei che mi ride in faccia...
"Kay, tutto bene?" mi chiede Will distogliendomi dai miei pensieri, sbatto un paio di volte le palpebre per rischiarire la vista che mi si era appannata e faccio un cenno di assenso a Will che continua a guardarmi preoccupato.
"Ora che sei tornata con i piedi per terra." inizia mia madre scocciata "Ti ripeto che hai tempo fino a domenica per decidere, dopodiché se non firmerai le carte porteremo la questione davanti a un giudice." conclude freddamente e io mi mordo il labbro per impedirmi di urlare dalla frustrazione.
"Bene, ora che avete finito il vostro teatrino possiamo andarcene ora?" chiedo e lei alza gli occhi al cielo.
"No." risponde Mark aka presunto padre adottivo "Dobbiamo discutere di qualcosa con William ma tu puoi andartene."
"Io senza di lui non me ne vado." ringhio e lui fa una smorfia di ribrezzo. Se non avesse quel cipiglio perenne in volto forse sarebbe un bell'uomo, con quegli occhi azzurri, i folti capelli castani e quel tipo di viso che ti fa sospettare di che sia un attore di Hollywood eppure in lui io non ci vedo nessun'altro se non una Cassandra più vecchia in versione maschile.
Faccio cenno a Will di andarcene ma lui non mi presta attenzione, continua a guardare Mark con un'espressione di rassegnazione in volto "Hai fatto un affare con mia madre. vero?"
"Esattamente." dice Mark e io li guardo confusa.
"Oh, non hai detto niente ad Arianna?" chiede Cassandra divertita mentre alterna lo sguardo da me a Will "Si vede che non avete un rapporto così stretto come pensavo." faccio per rispondere ma Will mi fa ceno di stare zitta e sedermi, faccio come mi chiede senza però abbandonare la mia espressione confusa.
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Drunk
RomanceNon tutte le storie vengono raccontate. Il motivo può essere vario: non lanciano un messaggio profondo, non danno un buon insegnamento, non sono raccontate bene, non hanno un lietofine o, molto semplicemente, non sono all'altezza di essere conosciut...