2.9 - "Now I know"

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Famy, Ava
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Ci sono due tipi di persone al mondo: quelle mattiniere, che si svegliano con il cinguettio degli uccelli alle prime luci dell'alba, con un bel sorriso stampato sulla faccia e la giusta dose di energie per affrontare la giornata e quelle che non lascerebbero il loro letto neanche se ci fosse la terza guerra mondiale in corso appena fuori dalla loro porta.

Chissà di quale categoria faccio parte io eh?

Lasciare il mio comodo letto (o il marciapiede del vicolo in cui abitavo, dipende dal periodo) è a dir poco traumatico per me e ci è sempre voluto un tir, aka Daniel negli ultimi due anni, per tirarmici fuori e anche oggi, da fastidioso uomo d'onore che è, si attiene al suo compitocon l'aiuto del suo fastidioso braccio destro.

"Kay! Kay! Svegliati, andiamoo." urla Catherine mentre saltella sul letto, ridendo quando le lancio il cuscino addosso.

"Falla smettere, ti prego." supplico Dan, che sta appoggiato alla soglia della porta con un sorriso divertito, alzandomi le coperte fino alla testa.

"Nah, è piuttosto divertente." ribatte e io gli lancio l'ultimo cuscino senza neanche guardare e sorrido soddisfatta quando lo sento mormorare un 'ahi' divertito, che mira infallibile.

Mi metto seduta e tiro il piede di Cat facendola cadere con un tonfo sul letto e iniziando a premere tasti a caso sulla sua gamba facendola dimenare come una pazza "Dov'è il pulsante per spegnerla?"

Cat ride e si divincola ancora fino a quando, con una mezza capriola, riesce a liberarsi dalla mia presa cadendo dal letto con un tonfo. Sorrido soddisfatta e ritorno sotto alle coperte. coprendomi fino al mento e rivolgendo un sorriso vittorioso ad entrambi.

"Dan, è ora." cantilena Cat e io sgrano gli occhi, oh no.

"Credo proprio di si." dice con un ghigno sul bel volto alzandosi le maniche del maglione, gentilmente prestato da Will, e avvicinandosi verso di me.

Sbuffo per la frustrazione e mi aggrappo con tutte le mie forze al bordo del letto mentre Daniel mi toglie la coperta di dosso, mi prende dalla vita e cerca di tirarmi fuori dal letto, impresa che non gli riesce difficile dato che dopo circa due secondi mi ritrovo sulla sua spalla con le braccia protese verso il letto e Cat che mi manda baci strafottenti da dietro.

Percorriamo le scale con me scalciante sulle spalle di Dan e i due fratelli Davis che fischiettano in sincronia un motivetto che conosco.

"Wow, non avevo mai visto un sacco di patate scalciante." commenta Evie divertita una volta entrati in cucina, le faccio la linguaccia, per quanto mi sia difficile con tutti i capelli davanti, e do un altro pugno a Dan sulla schiena.

"Nemmeno io, credo che mi lamenterò con quello che me l'ha venduto dato che mi ha sicuramente lasciato dei lividi sulla schiena." dice sarcastico poggiandomi finalmente a terra.

Gli rivolgo un sorriso amorevole e saluto Oliver, che ha guardato la scena divertito sorseggiando il caffè senza dire una parola, dandogli un bacio sulla guancia, poi frego un pancake a Evie e mi guardo intorno.

"Dov'è Will?" chiedo e tutti alzano le spalle iniziando a mangiare la loro colazione e a svolgere le proprie mansioni. Forse è strano dire così dato che non l'abbiamo deciso ad alta voce e ovviamente Will non ha chiesto niente ma tutti e cinque, dalla prima sera che abbiamo messo piede qui dentro, ci siamo dati da fare a modo nostro con il messaggio indiretto a Will che non abbiamo intenzioni di restare fermi a poltrire quando lui è stato così gentile da ospitarci. Io, Evie e Cat abbiamo pulito l'intera casa da cima a fondo per tutto il giorno, tranne quando ieri pomeriggio siamo uscite con l'intento di trovare qualche bar che cercasse almeno una cameriera (con nessun risultato ovviamente), Dan si è occupato della cucina e di alcune piccole riparazioni che c'erano da fare in casa e infine Oliver, che non si può muovere facilmente per via della sedia a rotelle, ha aiutato a Will a esaminare il suo caso e a trovare un modo per vincere la causa...

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