나는 당신을 먼저 사랑합니다

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Il tuo primo ti amo.

《M-ma cosa stai dicendo?!》

《Facciamolo, è questo ciò che fanno le coppie no?》

《Jimin non faremo una cosa così importante solo perchè i nostri amici la faranno!》

《Perchè no?》

《Non sei, anzi, non siamo pronti!》

《Ma io lo sono!》rispose di rimando, posando poi una mano sul cavallo dei suoi pantaloni e stringendo la sua intimità, invogliandolo.

Yoongi scattò in piedi allondandolo con un brusco gesto: seppur per qualche istante le sue certezze crollarono, ma il solo pensiero di potersi approfittare del fidanzato in quel momento di debolezza lo fece rinsalire.

Il biondino invece non si sarebbe arreso così facilmente, quasi fosse un cacciatore che aveva appena adocchiato la sua preda, convinto - per colpa del senso di colpa - che avrebbe dovuto ricambiare tutte le attenzioni che riceveva.

Il menta era fin troppo paziente con lui, passava tante ore a tranquillizzarlo dopo una crisi, aspettava che lui si addormentasse per poter fare lo stesso e non lo lasciava mai da solo.

Nessuno avrebbe potuto mai donare così tanto amore a qualcuno che non avrebbe potuto ricambiarlo o farlo veramente poco, solo un pazzo; e quella persona fuori di testa portava il nome di Min Yoongi.

Lo inseguì fino a farlo indietreggiare e sbattere contro il muro di legno che produsse un tonfo rimbombando per tutta la casa, trapassando anche i loro corpi.

Provò a baciarlo mentre lui continuava a muovere velocemente il volto per evitare lo scontro delle loro labbra, tenendo le mani sulle sue spalle ad allontanarlo.

《Yoongi, smettila》

《Non vo-》ma sbagliò a rispondere a quelle tentazioni, difatti si distrò e un bacio planò sulla sua bocca.

Quel contatto fu spinto e privo di amore, ma Yoongi non riuscì ad evitarlo: la sua lingua agì prima del suo cervello, unendosi a quella del ragazzo in una danza lenta e ripetitiva.

Le mani sulle sue spalle, a tenerlo lontano, pian piano smisero di opporsi scivolando sulle sue curve morbide.

E di nuovo Jimin strise violentemente il tessuto dei jeans, tastando di nuovo la sua intimità che prese a gonfiarsi, sorridendo nel sentirlo gemere sulle sue labbra dimostrazione che stava riuscendo nel suo intento.

Il maggiore, spinto da tutta quell'eccitazione che aumentava, perse definitivamente la lucidità e tutte le sue convinzioni morirono davanti alla sua mano che continuava a stuzzicarlo insistentemente.

Jimin gli diede il tempo di riprendere fiato, inginocchiandosi davanti a suoi occhi vogliosi che avevano già previsto cosa sarebbe successo da lì a poco.

Yoongi, col respiro pesante, lo guardò - impotente di agire di fronte a tali impulsi  - abbasargli i vestiti e rivelare in un istante la sua nudità eretta.

I loro sguardi si incontrarono per un istanste, cercando una reazione negativa o positiva che fosse, ma il minore non ottenendo niente di niente cominciò.

Con una lentezza disarmante poggiò le labbra sulla punta della sua erezione già bagnata di liquido preseminale, per poi passarci anche la lingua e vederlo alzare il capo verso l'alto chiudendo gli occhi.

《A-amore》

Fu per lui incoraggiante sentirlo gemere, essendo la sua prima volta o meglio la loro, quando - mantenendo sempre una calma disarmante - si spinse più in là scivolando lungo tutta la sua lunghezza.

Ripetè quel gesto, salendo e scendendo, aiutato anche dalla mano dell'altro che prese a spingere con delicatezza il suo capo per fargli aumentare la velocità, dato che non riusciva più a sopportare quella lentezza.

Lo vide il suo petto abbassarsi e alzarsi senza sosta, ascoltò il suo cuore battere rumorosamente quasi fosse un tamburo, sentì i suoi gemiti spezzati e guardò la sua fronte imperlata di sudore.

Passò la lingua appuntita anche su qualche vena pulsante, succhiando poi con avidità la punta dolorante, che stava resistendo ancora un po'.

《J-jimin》disse sta volta in maniera molto più roca, spingendolo fino a fargli inglobare interamente la sua intimità e svuotandosi dentro di lui.

Era stato uno spudorato tentatore, ma era riuscito nel suo intento e soddisfatto ingoiò il tutto continuando a guardare il fidanzato tantare di rallentare il respiro.

Doveva ancora realizzare di aver ricambiato tutte le sue dolci attenzioni con qualcosa di spinto che non poteva in alcun modo simboleggiare amore.

Forse una parte di lui l'aveva fatto prima del previsto, dato che si era alzato ed era andato nella camera da letto lasciando solo il ragazzo.

"Cosa ho fatto" e se lo chiese rivestendosi solo dopo che il biondino aveva completato l'opera, sfruttando un momento di debolezza di entrambi.

Arrabbiato con se stesso per aver ceduto così facilmente si tirò i capelli, ma li lasciò stare subito dopo nel momento in cui un pianto silenzioso attirò le sue orecchie.

Lo segui fino alla fonte, ritrovando il minore seduto sul loro letto di spalle, le ginocchia tirate sul petto e singhiozzi lievi a spezzare il vuoto che il suo fidanzato provava nel petto.

Yoongi cadde sulle ginocchia, sentendo chiaramente una parte di sé spezzarsi nel petto, scivolando poi fino a lui con la testa china.

《Jimin》e si voltò spaventato per non averlo sentito arrivare 《scusami io non do-》ma cadde a terra perché l'altro si era gettato disperato tra le sue braccia.

《È-è colpa mia non volevo o-obbligarti, volevo solo ricambiare tutto ciò che f-fai per me》ma non riuscì a dire nient'altro piangendo rumorosamente sul suo petto, come mai aveva fatto.

Il cuore del ragazzo si sciolse come lava incandescente perchè solo il suo voler sdebitarsi di tutte quelle attenzioni - che a lui non costavano niente -  gli aveva fatto capire di quanto Jimin ci tenesse a lui.

《Non devi ricambiare un bel niente, io ti amo e mi basta che stai con me》

Gli occhi del biondino, ancora inumiditi dalle lacrime, si illuminarono come due stelle cadenti in una notte buia; fu assalito da brividi e lo strise più forte, ignorando il dolore che quella stretta gli stava causando.

《Ti amo Yoongi》

Non erano parole buttate al vento, non era un modo per ricambiare quello che gli aveva detto, era quello che veramente provava per lui e per una volta non aveva paura ad ammetterlo; non gli interessava se dopo avrebbe avuto un attacco di panico o avrebbe procurato del dolore a se stesso, non se ne sarebbe mai pentito.

Il compagno si irrigidì, quasi fosse un blocco di marmo, a quelle parole che lui invece aveva detto così tante volte ma riceverle era completamente diverso: era il suo primo ti amo.

Prese il suo volto, che fino a un secondo prima cercava di nascondersi nell'incavo del suo collo rapito dal suo odore dolciastro, scontrandosi con i suoi occhi riluttanti e unì le loro labbra con amore.

Si alzò poi dal pavimento gelido, tenendolo in braccio come un bambino, e spostandosi sul letto dove i due si addormentarono appiccicati.

Neanche le luci del mattino distrussero quell'incastro di amore in cui erano finiti la sera precedente; infatti al loro risveglio, avevano ripreso ad unire le loro labbra, quasi non fossero sazi.

∬cнєяσƒσвıα∬ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora