Cambiamento.
Quel pomeriggio, dopo essere tornato da un giro nel centro di quella piccola città assieme al fidanzato, Yoongi si ricordò, appena messo piede dentro la casa, del suo ultimo acquisto.
《Che ne dici se ti mostro quello che ho preso l'altro giorno?》e si alzò dal letto in cui i due erano rimasti a coccolarsi cercando la bustina vedognola del supermercato, tutto sotto gli occhi attenti di Jimin che inclinava la stesa incuriosito.
Una volta trovata si accomodò di nuovo accanto a lui, mostrandogli il contenuto tanto ambito: una tinta per capelli nera come la pece.
《Cosa devi farci?》chiese sollevando un sopracciglio sorpreso - poiché non aveva ancora capito a cosa servisse - per poi guardarlo in cerca di risposte.
《Il menta mi ha stufato》e passò una mano proprio su quel colore tanto egocentrico quanto raro.
Voleva cambiare per tenersi al passo con i cambiamenti che stavano avvenendo nella sua vita in così poco tempo: nuovo capitolo della sua vita, nuovo colore; e quel capitolo aveva come titolo il nome del fidanzato.
Aveva scelto il nero perchè un colore per lui molto positivo - nonostante tutti dicessero il contrario - visto che rivedeva dentro quel buio qualcosa che non dovesse essere temuto ma piuttosto esplorato, basandosi proprio sulla prima impressione che Jimin gli aveva dato.
Aprì la scatoletta, cominciando a leggere le istruzioni e raccattando per la casa tutto il necessario per la tinta.
《Prevedo un casino》
《Anche io》
[...]
Erano passate molte ore da quando la tinta aveva aderito ai capelli e in parte anche alle sue dita maldestre che ora si ritrovavano sporche.
Mancava solo l'ultimo risciacquo per far scaricare bene il colore, in modo tale da non tingersi al primo contatto con i capelli, e Jimin continuava ad aspettare che lui uscisse dal bagno, seduto sul pavimento di fronte alla porta.
Finalmente l'acqua finì di scorrere ma subito dopo prese il suo posto l'asciugacapelli con il suo suono infernale.
Yoongi non gli si era mostrato neanche per sbaglio, non volendo rovinare la - più o meno - sorpresa e lui stava morendo dalla voglia di vederlo.
Appena sentì il phon essere spento scattò in piedi pogiandosi sulla porta, non riuscendo più a gestire tutta quella sua curiosità innata.
La porta finalmente si spalancò però delle mani calde gli coprirono gli occhi prima che potesse anche solo sbirciare le sue ciocche scure.
《Posso vedere?》
《Solo se mi dai un bacio》così, alla cieca, Jimin allungò le labbra all'aria che vennero raggiunte dalle gemelle calde.
Mentre le loro lingue si scontrarono, puzzecchiandosi maliziosamente tra loro, le sue mani calde lasciarono andare gli occhi, scivolando invece sulle sue maniglie dell'amore e rivelando finalmente i suoi capelli neri e lucidi.
Il ragazzo, sotto le lamentele dell'altro, si staccò indietreggiando per ammirarlo, stregato da quel colore che, per quanto fosse comune, lo rendeva ancora più affascinante: passò una mano fra i suoi capelli pece, sentendo al tatto la loro morbidezza rapito dal loro incanto.
《Come sto?》gli domandò, visto che la sua opinione era quella più importante, che contava maggiormente; però a Yoongi piacevano dato che non lo mettevano più in soggezione e lo rendevano più raffinato.
Il fidanzato lo baciò e socchiuse gli occhi in due mezzelune gioiose, nascondendo il proprio volto nel suo petto ampio《Sei bellissimo》
Era sempre più complicato esprimersi con le parole, avrebbe dato tutto per poter essere più bravo nell'esternare i suoi sentimenti con queste, però le azioni lo aiutavano - seppur di poco - e questo era stato uno dei tanti casi in cui ciò accadeva.
Ma d'altronde il - ora - corvino lo conosceva bene ormai e lo amava così com'era, benché non facesse lunghi discorsi.
Dopo quel momento di tanta dolcezza, Jimin si portò una ciocca color grano davanti agli occhi osservandola indeciso.
《Secondo te anche io dovrei cambiare colore?》
Yoongi ci riflettè un attimo su per poi prendere il suo viso a coppa, stringendogli le guance paffute, e stampargli un bacio.
《Sei sempre meraviglioso, però ammetto che sarei curioso nel vederti castano》e prese a baciargli il collo, succhiandoglielo anche un pochino avidamente.
《Magari più avanti...》rispose avvighiandosi a lui e girandosi per dargli più spazio dove agire.
Lo sentì ridacchiare e stringere la presa sui fianchi, per poi mordicchiare prima il lobo del suo orecchio, facendolo mugolare di piacere, per spostarsi successivamente sul collo e lasciare una traccia violacea, ad indicare che Jimin fosse di sua proprietà.
L'aveva notato questo suo lato un tantino possessivo, dettato da una lieve gelosia contro chiunque gli si avvicinasse, ma infondo gli piaceva e lo faceva sentire sempre protetto.
Sentì sulla pelle un suo sorriso dovuto ad un altro suo piccolo gemito che gli aveva accarezzato le orecchie come se fosse una melodia.
In quel momento era come se anche lui stesse sorridendo assieme al ragazzo, come se potessero provare le stesse emozioni, come se fossero una persona sola: come se grazie a lui potesse provare la sua stessa felicità.
E realizzò che mai aveva giustificato all'altro in qualche modo la sua paura - non del tutto infondata - per quell'emozione.
Quel suo terrore, che tanto sembrava essere scomparso come se effettivamente Yoongi fosse la cura, non lo stava disturbando da un po', più del normale e ciò era un segno di guarigione dopotutto.
Si ripromise che quel giorno l'avrebbe passato tranquillo senza pensare a niente e che in quello dopo - nonostante il forte dolore psicologico che avrebbe dovuto rivivere soltanto parlandone - gli avrebbe raccontato tutto.
Gli avrebbe confessato segreti che non conoscevano nessun altro, neanche Taehyung o Namjoon le persone a lui più care; e tutto ciò perché lo amava veramente e si fidava di lui.
"Magari troveremo una soluzione insieme... o forse mi sto solo illudendo"
Si svegliò da quel sogno ad occhi aperti, che gli era sembrato tanto realtà, quando sentì i pollici del maggiore asciugare sotto le sue guance.
Lo guardò, scontrandosi con la sua espressione al quanto allarmata per poi chiedere spiegazioni.
《Stai piangendo amore》
Immediatamente sentì le lacrime scendergli e si accorse finalmente di aver cominciato a piangere; passò la manica della maglia sul volto per asciugarlo per poi chiudere gli occhi e calmarsi.
《Ti amo》disse per la seconda volta, lasciandosi andare nelle sue braccia.
Yoongi, che era rimasto per un po' spaventato da un suo possibile attacco di panico, lo abbracciò stringendolo a sè, per poi baciargli più volte i capelli e la fronte; un po' come se volesse confortarlo e proteggerlo da Jimin stesso.
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∬cнєяσƒσвıα∬ Yoonmin
Fanfiction[COMPLETA] / [IN REVISIONE] • Jimin ha la Cherofobia, la paura della felicità, ma una volta conosciuto Yoongi mette in dubbio la propria fobia e tutto ciò che lo spaventa davvero. Sconfiggerà la sua più grande paura assieme a lui o sarà la fobia ad...