Inverno.
Si ritrovarono successivamente nel bar, arrivando tutti quasi nello stesso momento.
Jungkook e Yoongi su un lato e gli altri due sull'altro.
Secondo il rigor della logica, o almeno per come la vedeva Yoongi, avrebbero dovuto chiarire la situazione il più in fretta possibile per evitare equivoci; e invece il ragazzo quasi rideva nel vederli imbarazzati e timidi.
Si voltò poi verso Jimin, che sembrava più preso dalla sua tazzina di caffè che da tutto il resto: continuava a creare dei piccoli cerchi immaginari nel liquido, con lo sguardo perso in esso.
Per il menta era come se nessuno in quel momento fosse realmente in quel locale, come se l'anima fosse scappata via dal corpo.
Passarono minuti interi così e lui non seppe come impiegarli, se non bere quel cappuccino che aveva ordinato.
Cercò di assaporato con calma, aspettando almeno un cambiamento in quell'alone di tensione che si era creato, ma tutto rimase al suo posto; decise quindi di intervenire lui stesso.
Stando attento a non dare nell'occhio ai due ragazzi, fece strisciare la sua mano verso il biondino, per poi richiamare la sua attenzione con un leggero colpetto e indicargli il bagno.
《Ragazzi io vado in bagno》e lasciò la tavola, seguito poco dopo anche dall'altro che bofonchiò qualcosa come scusa.
Come due agenti segreti si appostarono dietro un separé, usato per dividere il bagno dall'anticamera, per osservare i loro migliori amici che pian piano cominciavano a rivolgersi qualche parola.
《Pensi che risolveranno?》
《Lo spero per loro》e si voltò verso il minore, ponendo la sua attenzione solo alla sua figura.
Continuava a stringere più volte le maniche della sua felpa blu, con i capelli un po' scompigliati e le occhiaie appena visibili sotto i suoi occhi, segno che se le copriva spesso con qualche prodotto; passò poi la lingua sulle sue labbra secche con un gesto frenetico, quasi fosse un abitudine farlo, e poi voltò lo sguardo verso Yoongi che arrossì ed abbassò il proprio.
Non aveva retto i suoi occhi mandorlati e stretti, quasi fossero due mezze lune, nei propri e si era imbarazzato tutt'uno tratto.
Come un brivido sentì sulla sua spalla una forza esterna, ovvero Jimin, che aveva fatto combaciare le loro spalle e i loro fianchi, facendo finta di sporgersi un po' più in là per guardare i due ragazzi, ma a questo particolare il maggiore non fece caso, preso dell'improvvisa vampata di calore che saliva su per il suo corpo.
Le sue goti si colorarono di rosso e tutti i suoi muscoli si irrigidirono involontariamente: questo era l'effetto che il biondino riusciva a fargli provare, un senso di impotenza che allo stesso tempo lo calmava.
In quel momento mille scenari gli si presentarono nella mente, dai più catastrofici ai più irrealizzabili a delle vere e proprie utopie.
Finche poi il pensiero che predominò la sua mente fu quello che quel contatto fosse stato fatto involontariamente e che come al solito non contasse nulla.
Nuovamente si voltò verso di lui, ma sta volta stando attento a non farsi beccare e ammirando ogni sua caratteristica, dalla più insulsa alla più evidente.
L'unica cosa che non apprezzava, che però avrebbe cominciato prima o poi anche ad amare, era la sua espressione apatica che spesso assumeva.
Qualcuno avrebbe potuto pensare che fosse solo sovrappensiero, ma in realtà era la sua espressione rilassata, quella che aveva quando non indossava la maschera della falsa felicità di fronte agli altri.
Era stata proprio quell'espressione senza nessun velo di emozioni a scatenare il putiferio dentro Yoongi alla festa di Taehyung, era stata - per così dire - la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
《Come stai?》sputò all'improvviso, non sapendo veramente cosa aspettarsi come risposta.
Sperò con tutto il suo cuore di non essergli sembrato un ficcanaso o una persona ripetitiva, voleva solo sembrargli affidabile, qualcuno con cui parlare di tutto senza problemi.
Lo vide voltarsi velocemente attorno, quasi ad ispezionare l'area circostante, per poi bisbigliare una riposta.
《Ieri sera ho avuto un piccolo attacco di panico prima di addormentarmi, ma ero più rilassato》
Il cuore del menta a quell'affermazione, che purtroppo non conteneva molto di positivo, si rassicurò.
Ogni volta, anche con qualche piccola frase, Jimin raccontava un nuovo fatto sulla sua fobia, quasi fosse un puzzle da dover completare pezzo dopo pezzo.
Non sembrava dopotutto neanche un male che lui volesse aprirsi con qualcuno su un argomento così intimo e fuori dal comune, soprattutto se quel qualcuno era appunto il menta che probabilmente era la persona più adatta per lui.
Erano quasi come due metà uniche che possono combaciare solo l'una con l'altra.
《Come fai per addormentarti?》
《O arrivo a fine giornata sfinito sia fisicamente che mentalmente o...》esitò un secondo ispezionando di nuovo la zona per poi avvicinarsi all'orecchio del maggiore e continuare ad un tono di voce quasi impercettibile 《fumo delle canne》
E quella fu un'altra grande dimostrazione di fiducia nei suoi confronti, visto che non era proprio legale utilizzare quelle pagliette senza che nessun medico le prescridesse.
《Beh se ti fa stare bene e ne assumi in giuste dosi non vedo che male c'è》
Gli uscì spontaneamente, poiché alla fine era perfettamente coerente con quello che pensava e poi perchè voleva anche rassicurarlo.
E ci riuscì comprendendolo sia dal suo stupore iniziale a quell'affermazione, sia dall'espressione di semi-gioia che aveva assunto, socchiudendo gli occhi.
Con solo quel gesto il maggiore sentì sempre più convinto dei suoi sentimenti, che sbocciavano lentamente come un fiore dopo un lungo inverno; per l'altro invece era ancora l'inizio della stagione fredda.
《Secondo te possiamo tornare?》gli chiese il ragazzo.
Avrebbe voluto urlargli di no, dirgli che avrebbero dovuto rimanere lì per il maggior tempo possibile, in modo tale che il suo sguardo potesse rimanere perso nei meandri della sua bellezza eterea che solo le creature soprannaturali hanno, ma si limitò ad annuire e a tornare al tavolo, rimpiangendo i loro corpi a contatto.
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∬cнєяσƒσвıα∬ Yoonmin
Fiksi Penggemar[COMPLETA] / [IN REVISIONE] • Jimin ha la Cherofobia, la paura della felicità, ma una volta conosciuto Yoongi mette in dubbio la propria fobia e tutto ciò che lo spaventa davvero. Sconfiggerà la sua più grande paura assieme a lui o sarà la fobia ad...