13. And Kiss Me Hard

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Due settimane dopo.

Sono due settimane che ignoro i Mikaelson, due settimane che mi vedo con Ben, due settimane che vado a scuola senza proferire parola, due settimane che non vedo Kol soltanto una volta lo visto rientrare sporco di sangue.

Con i Mikaelson dopo che sono rientrata la sera del ballo in casa, mi sono rinchiusa in camera scendo solo per pranzo e per cena, con Ben va a gonfie vele, la nostra è una relazione ufficiale ogni volta che ci incontriamo mi porta un gelato, nessuno sa di noi due apparte Rebekah, con Kol invece va tutto a rotoli, quel poco di 'amicizia' si è instaurato si è strappato come un foglio in piccoli pezzetti, è evidente che mi ignora, solo una volta mi ha rivolto la parola me lo ricordo ancora perfettamente.

Flashback

Non riesco a dormire così decido di andare in cucina a prendermi un bicchiere di latte caldo, Reby me lo faceva spesso quando la notte non riuscivo a chiudere occhio, era come un sonnifero per me.

Quando arrivo in cucina apro un'anta del frigorifero e ne estraggo il cartone del latte, l'ho verso in una tazza, per poi infilarlo nel microonde, imposto il tempo e il piatto incomincia a girare, aspetto che si riscaldi il latte nel frattempo sento un rumore di tacchi, mi avvicino alla porta della cucina e vedo due ragazze more quasi bionde e gli occhi azzurri con dei vestitini cortissimi, entrare dall portone di casa, seguite da......Kol.

"Ma questa è veramente casa tua!", dice una delle due ragazze con voce stridula

"Puoi scommetterci tesoro.", un ghigno beffardo si fa spazio sulla sua bocca, prima di avventarsi sulle sue labbra, invece l'altra ragazza gli bacia il collo.

Non so il perché ma mi viene da piangere, delle piccole lacrime si formano facendomi vedere tutto sfocato, e così anche la mia mente e come se fossi dentro una bolla, come un labirinto e non so più come uscirne.

Continuo a guardare questa scena, immobile, il mio respiro si fa più pesante e irregolare, il suono del microonde mi riporta alla realtà.

Si staccano e una di loro si guarda intorno,"Cosa è stato Collie?", al quel sopranome mi blocco, così anche lui.

"Chiamami ancora in questo modo e ti stacco la gola", rimango un po' interdetta per le sue parole, perché quando glielo dico io la prende sul ridere, e quando la fatto quella gli è saltato l'istinto omicida?

Io finalmente mi sblocco, e torno in cucina, mente loro ricominciamo a mangiarsi la faccia, prendo la tazza dal microonde e ci aggiungo lo zucchero, esco fuori dove ci sono loro, per qualche secondo i suoi occhi puntano sulla mia figura, mente le due ragazze gli stanno divorando il collo, 'ma cosa sono vampire? Lasciatelo respirare no?'
Io cerco di ignorarli il più possibile.

"Vuoi unirti a noi?", mi volto nella sua direzione visto che stato lui a parlare rivolgendosi alla sottoscritta

"No, grazie vedo che ti stai divertendo abbastanza!"

Salgo le scale, e arrivata al piano superiore sento dire:

"Che ne dici se ci divertiamo sul serio Collie?", e dopo questo sento qualcosa sbattere violentemente alla parete e il suono di un osso rotto, sulssutto " te lo avevo detto che ti avrei staccato la gola!", sbarro gli occhi mi portò una mano alla bocca per non urlare, corro verso la mia stanza e mi ci chiudo dentro, mi siedo al bordo del letto quardando fuori dalla finestra e bevendo il latte ormai tiepido, guardando fuori vedo qualcuno osservare la mia finestra e poi correre via, e quello chi cavolo è? È........ Inquietante. 

||•𝑯𝒐 𝒊𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒏𝒐𝒎𝒆 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒆 𝒍𝒂𝒃𝒃𝒓𝒂•|| Kol MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora