I'm Really Not Okay. [ITALIAN VERSION]

Chapter 23: I'll be there when your last breath's taken away

Abbiamo trascorso la nostra giornata parlando di qualsiasi merda casuale e ho detto a tutti tutte le cose romantiche che Gee aveva fatto per me il giorno di San Valentino, che onestamente mi ha fatto ricordare quanto sono innamorato di lui e quanto sia perfetto. Poi mi sono ricordato di ieri sera e di quanto mi abbia fatto sentire fantastico e che questa mattina mi ha offerto di raggiungere il valore che, naturalmente, essendo un adolescente arrapato, significava che ero più che contento quando tutti gli altri se ne sono andati.

Hayley e Kellin tornarono a casa perché avevano bisogno di rilassarsi e un po' di merda sul lavoro a cui in realtà non ho prestato molta attenzione.
Mikey andò in camera sua per fare i compiti, Ray, Izzy e Bob, andarono a casa loro per la stessa ragione. Credo che non essendo andati a scuola, io e Gee siamo fottuti e abbiamo tonnellate di compiti da fare... Meh.

"Allora, cosa vuoi fare ora, Baby," chiede Gee subito dopo che Mikey chiude la porta della sua camera da letto, mentre mette le braccia intorno alla mia vita.

"Hmm... Ho delle idee", risposi, rivolgendomi a Gee, mordendomi il labbro. Gerard alza il sopracciglio, il che mi fa sorridere. Lo spingo all'indietro fino a quando le ginocchia colpiscono il letto e cade sul materasso morbido, atterro su di lui, preparato per la caduta, sulle mie mani e sulle mie ginocchia.

"Oh," dice sorridendo verso di me. Ho delicatamente incorniciato il suo viso, baciandolo appassionatamente. Gee ricambia, approfondendo il bacio avvolgendo le braccia intorno al collo e avvicinandoci. Scivolo le mani verso il basso del suo bel culo purtroppo vestito.
"Troppi vestiti", respira Gerard contro le mie labbra come se mi avesse letto la mente. Naturalmente mi atto ai suoi desideri e mi siedo, separandoci dei nostri vestiti prima che le mie mani tornino ai suoi fianchi.

Gerard inizia a infilarmi una mano tra i capelli, tirandomeli, prima che mi rastrella una mano lungo la schiena. Riesco a sentire il graffio delle sue unghie smussate contro la schiena e brucia in un modo bellissimo. Mi lamento come macino miei i fianchi sul suo corpo, alla ricerca di qualche attrito contro il mio, ora duro, cazzo. Gee geme troppo e spinge verso l'alto quando lo palpo. Continuiamo fino a quando non sono sicuro che più facciamo così, saremmo entrambi venuti nei nostri boxer. Sposto le mani tra di noi, con il pollice sfioro il bottone dei jeans di Gerard e tiro giù la cerniera. Alzo il mio corpo abbastanza da togliersi i jeans e metto la mano nella cintura dei suoi boxer, sorridendo a Gee, che è chiaramente acceso da dove la mia faccia è ora vicino al suo cavallo. Ho lentamente fatto scivolare i suoi boxers verso il basso, permettendo il mio respiro a ventilare sopra le sue ossa dell'anca appena esposti prima di appoggiarmici.

"GERA- PORCA PUTTANA!"

Ho scosso su e lontano dal pene del mio ragazzo guardando la donna sulla porta della sua stanza prima di guardarlo di nuovo. Vedo che lei si sta coprendo il viso in ciò che è chiaramente disgusto e che Gerard arrossisce freneticamente mentre si copre con le sue lenzuola.

"Ciao mamma," borbottò, mortificato.

Porca puttana.

Non credo che questa sia la prima impressione che Gee sperava...

...
"Ehi, Sugar," dice Gerard mentre si dirige dove sono coccolato nel suo letto.

"Come è andata a parlare con i tuoi genitori?" Sussurro, ho paura che sapranno che sto parlando di loro.

"Beh, la signora Fax chiamò, lamentandosi di non essere stata alle sue lezioni da più di una settimana che, per quanto sia vera, è una cosa davvero di merda da fare!", afferma.

"Volevo dire la cosa con tua madre nel vedermi con il tuo cazzo praticamente nella mia bocca!" Esagero troppo.
"Oh, giusto, non sono arrabbiati e sanno che siamo insieme e cazzate varie, sono solo un po' infastiditi sapendo quello che stavamo facendo... e ovviamente mia madre vuole avere una pulizia profonda del cervello per rimuovere quello che ha appena visto, ma sì..." si precipita in fretta, presumo per cercare di confortarmi rapidamente, ma un sacco di quello che dice mi fa davvero venire i brividi. "Oh, c'è qualcos'altro..." aggiunge felicemente. Sento il suo respiro fantasma attraverso la mia, ancora esposta, spalla destra "mi ha detto che" - si è appoggiato più vicino a sussurrare qualcosa - prima di baciarmi. dolcemente. "Sto ricevendo una serratura per la mia porta", sussurra, che è una frase strana a i suoni seducenti, ma non è il discorso di blocco che mi importa... è il bellissimo risultato di avere una serratura.