Scelta

264 13 24
                                    

È un bel fusto, su questo non c'è ombra di dubbio. Un viso che i più considererebbero insignificante, forse addirittura sgraziato, con quella mascella dura, quadrata e fin troppo pronunciata, i capelli biondi cortissimi ed ispidi che danno l'idea di un nido appollaiato in cima alla testa, la barba studiatamente trascurata e un fisico robusto e maschio, perfetto per fargli girare la testa. Lo ha avvicinato in un locale in zona Heathrow, vicino Feltham, dove era andato insieme ai ragazzi della crew per un drink che avrebbe dovuto essere, nelle sue intenzioni, discreto.

"Ve lo meritate:" si era complimentato "è stata una giornata lunga e avete fatto un lavoro a dir poco eccellente. È l'ultimo concerto dell'anno e del tour: definirei doverosi solenni festeggiamenti!" aveva concluso con una risata che era riuscita sonora e sincera nonostante la cura nel nascondere i denti davanti.

Loro si erano guardati in tralice, strizzandosi l'occhio e scambiandosi gomitate d'intesa. Non avevano bisogno di indagini approfondite per dedurre il vero scopo della proposta: con alcuni lavorava da diciotto anni e a quelli ormai non poteva nascondere più nulla; gli altri imparavano presto a conoscerlo. O perlomeno, a conoscere ciò che lui mostrava di essere.

Man on the prowl
You better watch out
I'm on the loose and I'm looking for trouble
So look out (yeah yeah) - look out (yeah yeah)
I'm a man on the prowl

era partito subito il coro stonato, complice e bonariamente derisorio. E lui era stato al gioco, unendo la sua voce alle loro, muovendosi come se fosse ancora sul palco e ridendo e ammiccando provocante. 

Ha volutamente scelto un piccolo disco-pub che è sempre stato lì, anche dall'altro lato dell'angolo. Lo ricorda da quando era ragazzo: un buco defilato, economico e squallido, un seminterrato impregnato di un tanfo rancido di sudore e pulizia rara, dove l'alcool è forte e cattivo e la musica, o quella che passa per tale, scadente e troppo alta, un ritmo martellante, sempre uguale e pressoché senza melodia, buono per muoversi scoordinatamente fino al mattino e aiutare le bevute nel loro compito. L'ultimo posto dove i fan e la stampa si sognerebbero di andarlo a cercare e dove, comunque, entri a tuo rischio e pericolo: se conosci tutti, nessuno ti tocca, ma quelli che disgraziatamente ci capitano per caso, uomini e donne, giovani e vecchi, ma tutte facce nuove, disorientate e spaventate, sono solo polli da spennare, destinati ad uscire con addosso appena i vestiti. Lui è la star anche qui e questa piccola folla di disgraziati è la sua Corte dei Miracoli, che lo circonda, lo venera e lo protegge senza metterlo a disagio. Con loro può essere sguaiato, sboccato, anche scontroso, se non è in vena di divertirsi; nessuno si aspetta che sappia parlare solo come un poeta né si scandalizza se sbraita a voce altissima nello slang dei peggiori slum londinesi, infilando tre parolacce in ciascuna frase: lì, semmai, suonerebbe stonato l'inglese upper class richiesto dai giornalisti.

Ormai è quasi l'alba, è abbastanza stordito dalla confusione e dall'alcool e anche il tipo che ha puntato, a quanto pare, è nelle stesse condizioni. Non sono sbronzi, naturalmente, ma ci si sballa come si può, avvicinandosi il più possibile alla console, roteando per ore sulla pista, come una dissacrante parodia dei dervisci che gli è capitato di vedere da bambino, e confondendosi tra i corpi pressati l'uno all'altro, che si urtano continuamente senza farsi troppi problemi.
"Ehi, amico, fammi un altro vodka and tonic!" Grida al barista attraverso la folla. "E mettici un terzo di tonica: ho voglia di stare allegro, stasera!"

"Hai intenzione di sputare le budella, Fred?" lo sfotte Mick. Lo segue da quando è arrivato qui e mai una volta gli ha fatto rimpiangere Ratty: altrettanto disponibile, efficiente, intuitivo di tutti i suoi bisogni e paziente di fronte a qualsiasi capriccio, sa anche essere il complice e la spalla perfetta di ogni bravata, grazie all'innata discrezione e alla tendenza ad evitare domande moleste. "Non mi sembra un buon posto per iniziare l'anno, il cesso di questo buco!"

Round The CornerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora