Round The Corner

Universi Costanti

"Ommioddio, no!!" L'inquilino — uno dei due presunti inquilini — ridacchia discretamente dietro le dita della mano semichiusa, abbassando gli occhi fino a guardare Michael di sottecchi.

"Amico, hai appena portato il concetto di invasione della privacy a un livello che neppure i reporter del Sun avrebbero mai immaginato! Certo che no! Cecil Rae ed io abitiamo entrambi a Garden Lodge, ma in due lassi temporali diversi!"

"Ma che accidenti significa?!" Chiede Michael, ormai con una punta di frustrazione ben udibile nella voce. "Che diamine sono questi lassi temporali?!"

Freddie prende fiato, preparandosi a parlare a lungo pressoché ininterrotto. Gli sembra piuttosto strano che, in quasi un anno, nessuno abbia spiegato a Michael il funzionamento dei lassi temporali e della relativa barriera, ma, data l'evidenza, tocca a lui impegnarsi nel tentativo.

"Certo che non ci può essere spazio per tutti i passati, in questo mondo. C'è il tempo, però, per fortuna. Non so se ci hai fatto caso, ma non si incontrano mai persone della generazione precedente a quella dei tuoi bisnonni."

Michael annuisce: l'ha notato, ovvio, come tutti, ma non si è mai premurato di chiedersi il perché.

Freddie prende atto della cosa con un verso di disapprovazione. Lui stesso non può certo definirsi un ricercatore appassionato, ma il passaggio non ha diminuito il suo interesse a viaggiare, la curiosità nei confronti di quello che lo circonda, lo stupore deliziato quando vede dal vivo, per la prima o per la millesima volta, un monumento o un dipinto. Al contrario, gli ha aperto infinite possibilità in tal senso e lui non ha perso occasione per sfruttarle.

"L'aldilà è organizzato per lassi temporali." Afferma alla fine, in un tentativo non eccelso di introdurre l'argomento. "Oltre che nello spazio, i passati possono spostarsi nel tempo, visitare periodi diversi da quelli in cui sono vissuti, precedenti e potenzialmente anche successivi, se sono trascorse abbastanza generazioni dal passaggio."

Strano metodo per calcolare il tempo, per generazioni, anziché per anni o secoli. A Michael dà l'impressione di qualcosa di antico, un sistema che avrebbe potuto essere adatto nel passato remoto, tra le tribù indigene o pellerossa. Ora che ci pensa, però, è sensato e dev'essere pratico nell'aldilà, se qui si raccolgono tutte le generazioni dall'inizio dei tempi, come logicamente presume. Ma dove?

"Esattamente in questo punto, amico mio!" Freddie si sta divertendo di cuore. La risposta, accompagnata dal gesto dell'indice che punta verso terra, sortisce l'effetto desiderato a puntino: Michael sobbalza, scatta in piedi come se si fosse scottato e guarda la sedia ora libera dietro di sé, come se si aspettasse di scoprire improvvisamente di essersi finora seduto in grembo a qualcuno. Freddie fa evidentemente fatica a non ridere platealmente.

"Per quanto sia divertente fare i cretini insieme, Fred, lo è molto meno quando sei tu a farlo alle mie spalle!" Michael sbuffa, ma non c'è posto per un fastidio reale. Ha preso la risposta per una battuta sciocca e Freddie non se ne sorprende: anche per lui, nei mesi iniziali, è stato difficile credere di poter sempre individuare una bugia, anche quando è innocente e ironica, e ha preso per tali verità ritenute troppo assurde dalla logica, almeno finché questa non si è adattata ad essere la logica dei passati. Michael si abituerà, non serve spiegargli anche questo; non quando c'è da affrontare un'altra questione già abbastanza sconvolgente.

"Benché ciò che ho detto possa apparire cretino, io non lo sono." Risponde facendogli eco, mentre la risata si trasforma spontaneamente in un sorriso comprensivo. "Per quanto ne sappiamo, in un altro lasso temporale un'altra persona potrebbe essere davvero seduta esattamente su questa sedia in questo bar, oppure in questo stesso punto della superficie terrestre potrebbe esserci... che so io... un teepee Navajo o un monastero! Tutto dipende dall'epoca in cui ti trovi!"