Appena porta a casa i nuovi acquisti e completa le procedure per l'allaccio della linea internet, Jim non resiste alla tentazione di aprire Facebook, giustificandosi di fronte a se stesso con la scusa di verificare se ha ancora il suo account, dopo il passaggio, ma il dominio risulta inesistente. Prova con altri network analoghi, nonostante non vi si sia mai iscritto, giusto per verificare che non si tratti di un bug del sito: stessi risultati. La conclusione può essere una sola.
Nell'aldilà non esistono i social.
Non sa se sorprendersi della scoperta. Riflettendoci, ciò ha una sua logica: i passati sono naturalmente persone anziane, che a malapena hanno sentito parlare di Facebook e perlopiù non hanno idea di cosa sia, non c'è mercato per i social. Le richieste per i servizi internet devono essere minime e provenienti prevalentemente dai rari passati giovani, che non bastano a garantire lo sviluppo di un business. È probabile che si tratti di un'altra pesante difficoltà di adattamento per i passati adolescenti e di uno svantaggio per chi contava sui social in ambito lavorativo. Di certo non per Freddie, che avrebbe aborrito simili diavolerie.
Appena il pensiero del marito gli si affaccia alla mente, la tentazione è forte: digitare il suo nome, seguito dalle parole "sito ufficiale"...
Non farlo. Consiglia Jim a se stesso. Se per caso incappasse in qualche pagina scandalistica, qualche sito di gossip che dovesse mostrarlo accanto ad un altro... solo il pensiero, neppure completamente formato, è insopportabile.
È a questo punto che si rende conto di non avere più il compito di preservare e tramandare la memoria di Freddie. Da questo lato del mondo, l'uomo che ha amato e perso è ancora una star, pubblica album, tiene concerti, rilascia interviste e va ospite in TV, si può presumere. Si promuove da solo, risponde ai giornalisti, gestisce in prima persona, o attraverso l'ufficio stampa, pettegolezzi, illazioni e scandali.
Jim sente un vuoto pneumatico nel petto, come se gli avessero risucchiato dai polmoni l'aria che non può entrarci. Finché è stato vedovo, raccontare di Freddie, ricordarlo agli altri era ricordarlo a se stesso, riviverlo, riaccendere la speranza che lenisce il dolore. Perdere il ruolo di custode della sua memoria significa perdere una seconda volta lui. Il ricordo è sempre stato doloroso, ma dall'altro lato dell'angolo aveva almeno un senso, uno scopo che faceva sì che il dolce prevalesse sull'amaro. Ora, qui, non c'è consolazione, né soluzione alternativa all'oblio. E Jim non è sicuro che sia praticabile. Buttare via tutto quello che ne risvegli il pensiero: le cassette e i CD, la sveglia, i mobili; cambiare casa e vendere quella di Askea, trasferirsi insieme ai suoi genitori, affinché nulla costituisca un legame comunque spezzato per sempre.
Ci hai provato diciotto anni fa; lo deride la voce maligna nella sua testa, perché ora dovrebbe essere diverso?
Si sente così confuso e terribilmente stanco... come prevedibile, Bridget se ne accorge alla prima occhiata che posa su di lui uscendo dalla cucina, asciugandosi le mani sul grembiule bagnato e schizzato di unto e con la crocchia dei capelli che sta crollando. La scioglie e scuote la testa massaggiandosela mentre si siede accanto a lui.
"Ho finito di fare gli allacci e funziona tutto, ora possiamo..." Le strategie diversive non hanno mai funzionato con sua madre e la frase gli muore in gola appena lei gli rivolge quello sguardo impossibile da fraintendere. Sospira e lascia cadere le spalle, affondando nel divano per farsi più piccolo, ma sa che non serve. Subito un braccio caldo gli si avvolge intorno alle spalle e lo attira di lato:
"Cosa c'è che non va, tesoro?"
"È stata una lunga giornata..." risponde lui evasivo, per guadagnare tempo, perché un incipit di questo tono suggerirà alla madre di rispondere "Raccontami!" piuttosto che di lasciar perdere e così puntualmente accade.
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Round The Corner
FanfictionCapodanno 2010. Dopo 18 anni, Jim è sicuro di ritrovare Freddie, ma l'aldilà si rivela parecchio diverso da come gliel'avevano descritto in seminario da ragazzo. Grafica del frontespizio by @AnnaChierici9