Bomi ha il viso contratto in una smorfia e la sua postura è rigida, innaturale. Il figlio non ha bisogno di fare domande per capire perché: si sente in colpa e sta soffrendo. Non basta ai passati che gli altri li abbiano perdonati per trovare sollievo; bisogna che essi stessi si perdonino ed è un evento raro. Anche se non ha mai osato confessarlo di fronte a se stesso, anche se scaccia furiosamente quello specifico pensiero intrusivo, da anni Freddie teme il peggio per il padre, oltre che per se stesso: se non riescono a perdonarsi, per quanto tempo potranno resistere?
"Non so perché non stiamo scontando le nostre colpe e neanche tu. Ma so che ne abbiamo entrambi: di questo sono sicuro."
Freddie non lo è, però. E stavolta non ha importanza se gli è stato insegnato a non contraddire suo padre: in questo mondo alla rovescia, che forse è l'unico in cui le cose vanno per il verso giusto, è lui il più anziano e il più esperto e tocca a Bomi imparare da lui e a lui consolarlo e rassicurarlo.
"Non paragonarti al padre di Michael, ti prego. Sei stato rigido, è vero: non ci hai viziati, né me né Kash, ci hai abituati a non pretendere nulla e a non aspettarci più dello strettamente dovuto. È stato un bene: la via del successo è dura e non sarei stato in grado di percorrerne più di pochi passi, se fossi stato una principessina viziata. Mi hai dato la forza di lottare per quello che volevo, di prendermelo con la fatica e con i meriti quando nessuno era disposto a darmelo e di questo ti ringrazio. Come se non bastasse, me l'hai data con metodi diversi da quelli del signor Jackson: non so cosa significhi andare a letto con lo stomaco che gorgoglia per la fame e il dolore dei lividi non lo conosco da altro luogo che dal ring."
Solo quando si ferma per prendere fiato, Freddie si accorge di aver accelerato la dizione, nell'ansia di rassicurare il padre, come se volesse avvolgerlo in una coperta di parole.
"Pensi che basti? Pensi che sia per questo se ora non mi trovo all'Ospizio dell'Imper—"
"Non dirlo." Freddie interviene bruscamente, a voce troppo alta e stridula. Non ha mai ascoltato quelle parole dalla bocca di suo padre e non vuole che succeda. Non dovrebbe saperne nulla, lui: che conosca la dicitura ufficiale è già molto oltre i limiti del lecito per chi si trova nella sua condizione. "Non osare pronunciare quel nome. E non per ossequio alla legge; perché non voglio che lo colleghi al tuo. Quello dovrebbe essere il posto per me."
Inaspettatamente, Bomi rispetta la sua richiesta, nel senso che non pronuncia il nome aborrito, ma non è sufficiente per costringerlo a cambiare discorso. Accidenti: prima di passare, Freddie ha vissuto con lui per così poco tempo che non si era reso conto che è piuttosto abile con le parole.
Sarà un bel duello.
"Abbiamo sulla coscienza colpe che non stiamo scontando, ma nell'aldilà le colpe si scontano. Normalmente." Bomi puntualizza l'ultima parola e suscita in Freddie una sorta di soddisfazione perversa.
"Come ci si sente a non essere normali?"
La frase gli è scappata di bocca prima che ne avesse coscienza e quando la prende lo attraversa il dolore come di uno schiaffo. Gli fa male provocare suo padre così, gli fa male ritorcergli contro le stesse armi che lui ha usato per primo, perché conosce il dolore che provocano. Ma il buon figlio ha il dovere di seguire gli insegnamenti del padre e a Freddie Bomi ha insegnato che per crescere e maturare bisogna soffrire. I suoi genitori non sono stati immuni da errori ed è giusto tanto che li scontino quanto che abbiano una seconda occasione per non ripeterli.
Si tratta di errori veniali, dopotutto. È ovvio perché Bomi non si trova all'Ospizio dell'Imperitura Compassione: le uniche colpe che può portare sulla coscienza sono... sono... A Freddie non viene in mente nulla: è stato un padre rigido e un marito distante e autoritario, ma non è certo per questo che si finisce laggiù.
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Round The Corner
FanfictionCapodanno 2010. Dopo 18 anni, Jim è sicuro di ritrovare Freddie, ma l'aldilà si rivela parecchio diverso da come gliel'avevano descritto in seminario da ragazzo. Grafica del frontespizio by @AnnaChierici9