Mary Guggenheim

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Mi sveglio. Per un attimo sono sereno, poi mi incomincia a salire l'ansia. Mi ricordo di ieri e dei ragazzi di Ivelmorny. E adesso chi glielo dice a Scorp che era solo una scusa per non dichiararmi?! Scendo dal letto e mi vesto con la divisa. Mentre mi vesto, penso a come io sia fortunato che loro debbano stare qui solo una settimana, e non di più. Cercherò delle scuse per non andare con la mia "ragazza" e rimanere con Scorp. Sono distratto dai miei pensieri e non mi accorgo che Scorpius è già sveglio, con un'aria a dir poco felice. Quando lo noto,  mi metto di fronte a lui, seduto nel mio letto, e domando
"Ehi, principessina, come mai così felice?"
Lui mi guarda e sorride, poi dice
"Sono così felice perché finalmente potrò conoscere la tua ragazza. Non vedevo l'ora da quando me lo hai detto!" Oddio, questa non ci voleva. Non avevo pensato minimamente che lui la voleva conoscere. Invento una scusa su due piedi
"Beh, non penso che sarà qui. Sono solo dieci i ragazzi del quinto anno "
Poi lui mi dice
"Oh, stai tranquillo, sono sicuro che sarà qui, pronta ad aspettarti" mi dice sorridendo. Io gli sorrido ma dentro di me penso
Oh, si Scorp, grazie per la fortuna. Adesso sarà sicuramente qui!
Scuoto la testa e scendiamo in sala Grande per la colazione. I Ragazzi di Ivelmorny sono già lì. Guardo con attenzione per vedere se la mia sfortuna si sta facendo avanti e, menomale, per ora no. Ci andiamo a sedere al tavolo dei Serpeverde e incominciamo a mangiare, quando una ragazza entra dal portone. Ha i capelli lunghi e scuri, e indossa la divisa di Ivelmorny. Si viene a sedere al tavolo dei Serpeverde e quando la vedo mi prende un colpo. I suoi occhi, sono come quelli di Scorpius. A dire il vero non proprio ma sono simili, quelli di Scorp sono più belli. Spero solo che non è del quinto anno. Mentre penso, rimango a fissarla, mentre lei continua a guardarmi strano. Scorpius mi da una gomitata e mi dice all'orecchio
"Ehi Al, guarda! Quella ragazza ha gli occhi simili ai miei. Può essere la tua ragazza?"
Io rispondo impanicato
"Non lo so, Scorp. Non la conosco esteticamente"
Allora mi avvicino a questa ragazza e mi presento, senza farlo notare a Scorp, altrimenti sospetterebbe
"Ciao! Io mi chiamo Albus Potter, piacere!"
Dico porgendole la mano. Lei mi sorride e fa lo stesso
"Mary Guggenheim"
Ci stringiamo le mani e io, evitando i convenevoli domando subito
"Sei del quinto anno?"
Lei all'inizio mi guarda confusa poi risponde
"Si, sono del quinto anno" lei mi sorride, io ho una faccia impaurita. Oh no, adesso cosa cavolo faccio?! Certo che la mia sfortuna è pronta sempre dietro l'angolo, non si sa mai io abbia un bisogno disperato di lei, certo! Perché tra tutte le ragazze che dovevano venire, ci doveva essere proprio una con gli occhi simili a quelli di Scorp, e doveva essere pure del quinto anno?! Penso che Scorp ha sentito la breve conversazione tra me e Mary, perché mi sta sorridendo con il mento appoggiato alla mano. Mi avvicino e dico
"Allora? Cosa c'è che non va piccolo sognatore dodicenne?" Dico ridendo
Lui sembra offendersi, ma poi gli ritorna subito il sorriso
"Ehi! Io non sono un 'piccolo sognatore dodicenne' "
Dice imitandomi. Poi continua
"Ho sentito quelli che vi siete detti tu e quella ragazza. Allora, occhi simili ai miei, quinto anno. Mi devi dire qualcosa?" Dice con una faccia da 'lo so ma lo voglio sentire uscire dalla tua bocca'
Io mi arrendo e dico sospirando
"Si è lei"
E Scorp lancia un urletto da ragazzina. Poi si ricompone
"Ehm, scusami."
Io ridendo dico che non fa niente. Poi dico
"Scorp, devo andare a parlare con Mary, ci vediamo dopo"
Chiamo Mary e andiamo al Lago Nero. Io esito un po e dopo parlo
"Ciao Mary. Lo so che ci conosciamo si e no da dieci minuti, ma te lo dico senza giri di parole. Ascolta, io sono gay. Mi piace il mio migliore amico, quello biondo platino, e per non dichiararmi gli dico che ho conosciuto una ragazza della tua scuola e, guarda caso, me la sono inventata con un aspetto simile al tuo. Ora lui crede che tu sei la mia ragazza e quindi tu devi fingere di stare insieme a me". Lo dico tutto a d'un fiato. Lei sta digerendo la cosa, poi dice
"Ok, lo farò, ma è sbagliato quello che hai fatto. Glielo dovevi dire, non fare il codardo. Dopotutto è il tuo migliore amico, perché avere paura a parlargli?" E se ne va, lasciandomi perplesso su queste parole.

La giornata scorre e da quel momento al Lago Nero non riesco a smettere di pensare a quella frase

Dopotutto è il tuo migliore amico, perché avere paura a parlargli? Già, perché avere paura a parlargli?

La voce di Mary mi risuona in mente continuamente mentre io cerco risposta a questa frase, non trovandola. Quando sto per arrivare alla conclusione, questa mi sfugge, come la gelatina sul palmo della mano.

Arriva la sera, l'ora di cena. Non mi va nemmeno di cenare, così mi rimango sul letto a pensare ancora. Scorp è di sotto, sicuramente starà facendo delle domande a Mary, e penso a come lui avrebbe una faccia da psicopatico mentre lo fa, e Mary, con una faccia più spaventata della mia quando ho scoperto che lei era del quinto anno. Il flusso dei miei pensieri si ferma quando alla finestra un'allocco nero pizzica la mia finestra. La apro, sentendo il vento gelido di Dicembre penetrare dentro le mie ossa e anche dentro la stanza. Do un biscottino all'allocco e lui vola via. Chiudo subito la finestra mentre tremo tutto. Mi vado a sedere sul mio letto, apro la lettera e la leggo.

Ciao Albus,

Ho pensato tutta la giornata a quello che mi hai detto, non sono nemmeno andata a pranzare. Ho pensato che magari, se ti va, stasera possiamo andare a fare pratica per fare i "fidanzatini". Scegli tu il posto, non so molto di questa scuola. Aspetto una tua risposta

-Mary G.

Finisco di leggere e scrivo subito la risposta

Ciao Mary,

Anche io ho pensato a quello che hai detto tu a me tutta la giornata e non sono andato a pranzare nemmeno io. Per me va bene, fare pratica. Dato che non conosci bene la scuola, incontriamoci davanti la Sala Grande. Io ti guiderò al posto che ho in mente. Ci vediamo tra 10 minuti,

-Albus P.

Prendo la lettera e la attacco alla zampetta di Edvidge II. Poco dopo mi arriva un'altra risposta con una risposta positiva. Allora mi cambio e dopo dieci minuti sono già li, davanti la Sala Grande, ad aspettare Mary.

S.A
Ciao a tutti Lettori! Ho visto che siamo a 60 letture. Voi penserete che 60 letture non sono niente,ma per me significano davvero tanto. Comunque spero che la storia vi stia davvero piacendo. A parere mio questa storia non è come le altre Scorbus, non so se poi voi la pensate diversamente. Fatemi sapere cosa ne pensate! Scusate se in alcuni capitoli ci sono degli errori grammaticali, ma può essere che in alcuni non me ne sono accorta davvero. Vi lascio, alla prossima!

ℂ𝕙𝕖 ℂ𝕒𝕤𝕚𝕟𝕠! {𝖲𝖼𝗈𝗋𝖻𝗎𝗌 𝖥𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora