ℂ𝕙𝕖 ℂ𝕒𝕤𝕚𝕟𝕠! {𝖲𝖼𝗈𝗋𝖻𝗎𝗌 𝖥𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇}

James

"Rose! Perché mi devi fare morire così?!"
È Rose,mi è saltata dietro le spalle
"Scusa,volevo solo sapere come sta Scorpius"
Dice con un tono dispiaciuto.
"Oh,be', diciamo così-così,quando l'ho visto non ce l'ho fatta più e mi sono lasciato andare nelle braccia di Teddy,ma poi sono entrato e abbiamo parlato. Diciamo che fisicamente non era il massimo,ma mi sembrava allegro"
Rose fa una faccia triste.
"Ehi,ti va di venire a Hogsmeade con me, Dominique e James?"
Accetto l'invito di Rose,così la saluto e mi dirigo nel dormitorio, mi preparo,e poi scendo nella Sala Grande ad aspettarli.

Quando arrivo,tutto sembra strano senza  Scorp. Questa mattina non ci avevo fatto caso,ma adesso si,perché il letto è ordinato,e non disordinato come lo lascia lui,poi mancano alcuni suoi vestiti ed è tutto più triste e silenzioso. Mi vesto e scendo di sotto.
Quando arrivo ci sono tutti e tre,così diamo il permesso al Signor Gazza e ci avviamo verso Hogsmeade.

Quando arriviamo ci facciamo un giro: andiamo da Zonko,dove James compra delle grosse quantità di caccabombe,mi chiedo cosa ci voglia fare,poi Rose e Dominique entrano in un negozietto dove vendono dei vestiti femminili,così io e James siamo stati mezz'ora ad aspettare fuori. Quando sono uscite,con una busta,io e James tiriamo un sospiro di sollievo.

"Come mai ci avete messo così tanto se alla fine avete comprato solo un vestito ciascuno?"
Rose e Dominique ridono
"Be' Albus,è una scelta molto difficile prendere un vestito, che cosa ti aspettavi?" Dice Rose.

Giriamo un'altro po' per le vie di Hogsmeade. Mi accorgo che Rose e Dom si sono distratte,così prendo l'occasione per parlare con James.
"Allora,James,so che questa domanda è strana, ma non hai tipo una cotta per qualcuno in questo momento?"
James mi guarda strano,poi mi risponde.
"No,nessuno,perché?"
"Oh,be' perché una persona mi ha detto che ha una cotta per te"
Dico con falsa disinvoltura,perché in realtà sono molto agitato,io non sono fatto per fare questo tipo di domande.
"Davvero? Posso sapere chi è?"
"No"
"Perché?"
"Perché questa persona mi ha espressamente richiesto di non svelare la sua identità"
Alzo il mento e cammino un po' più avanti di James,come a dirgli che questa conversazione si è chiusa.

Entriamo ai tre manici di scopa,prendiamo delle burrobirre e ci sediamo in un tavolo lontano dalla porta.
Il pomeriggio passa allegramente,ma dentro di me c'è il vuoto che è causato da Scorpius.

Smetto di pensarci,altrimenti mi metto a piangere ora stesso. Sento molto lontanamente la voce di James,ma non capisco cosa dice,finché la sua voce non mi giunge pefettamente alle orecchie.
"Albus,Albus mi senti?"
Annuisco.
"Si,scusa mi sono distratto,cosa stavi dicendo?"
James fa una faccia esasperata.
"Ti ho chiesto perché non vuoi dirmi chi è questo ragazzo"
Sto per rispondergli,ma qualcosa mi fa cambiare la risposta che stavo per dare.
"Io non ho mai detto che era un ragazzo,James"
James spalanca gli occhi,diventa rosso all'improvviso,cerca di riparare il danno,ma poi ci rinuncia.
"Jamie,sei gay per caso...?"
James abbassa la testa,in segno di resa,così mi risponde.
"Si,da qualche anno ormai,forse da quando avevo la tua età..."
Io faccio una faccia sorpresa.
"Perché non me lo hai detto prima? Ti avrei capito,sai?"
"Si,lo so,ma avevo comunque paura,non so nemmeno di cosa,ma avevo paura"
Annuisco
"Posso sapere chi ti ha fatto cambiare idea sulla tua sessualità?"
La faccia di James diventa ancora più rossa di prima.
"Ecco...io non so se riesco a dirtelo..."
Lo incito a rispondermi,dopo un po' lui cede.
"Te..."
Parla a voce bassissima,non capisco le ultime lettere, anche se so già la risposta,ma voglio sentirlo uscire dalla sua bocca.
"Puoi ripetere? Non ho afferrato"
"Teddy"
Mormora ancora.
"Come?"
"TEDDY" Ok,adesso ha urlato. Tutto il locale si gira verso di noi,comprese Rose e Dom,che stavano commentando tutti i vestiti delle ragazze presenti.
"Ok,tutto molto imbarazzante" dice James.
"Ooh,ma quindi è Teddy il fortunato,eh?"
"Si,ma adesso non ci amiamo più,lui sta con Victorie,e noi siamo solo amici adesso"
Lo dice con tono abbastanza neutro,ma il suo sguardo è triste.
"Ti piace ancora,non è vero?"
Lo sguardo di James è rivolto verso di me con una faccia sorpresa,come se avessi scoperto chissà che cosa.
"Si,in realtà si. L'ho lasciato io,ho detto che non lo amavo più, ma in realtà l'ho fatto perché volevo che si facesse una famiglia e non venisse preso in giro da tutti..."
Queste sue parole mi commuovono,l'amore per Teddy lo ha proprio cambiato,queste parole,non sono da lui,ecco. Gli poggio una mano sulla spalla,come per consolarlo.
"James, posso dirti una cosa?"
James annuisce,lentamente.
"Vedi,Teddy ti ama ancora. Anche se lui è fidanzato con Victoire ti ama ancora. Me lo ha detto lui,quando siamo stati all'ospedale..."
"Sei stato all'ospedale?" Mi interrompe James.
"Si ma per andare a trovare Scorp"
"Perché cosa gli è successo?"
"Ne parliamo dopo,ma adesso il fatto è  che lui ti ama e tu lo ami,perché non vi rimettete insieme?"
"Be'...perché così farei soffrire Victoire e non voglio,perché lei è la mia preferita"
Penso un po' su cosa posso fare,poi mi viene un idea in mente.
"Non preoccuparti per questo Jamie,ci parlerò io con Victoire,ok?"
James annuisce. La nostra conversazione si interrompe qui,poi beviamo le nostre burrobirre e ritorniamo al castello.

Arrivati saluto i miei cugini e scendo nella sala Comune,prendo una pergamena e una piuma,e scrivo una lettera a Victoire.

Cara Victoire,
So che non ti scrivo mai,ma è urgente. Come sta Teddy?
Comunque,volevo chiederti se il prossimo sabato potevi andare ad Hogsmeade, perché ti devo parlare. Incontriamoci davanti al negozio di Madame Piediburro,verso le cinque del pomeriggio.
Ciao,salutami Teddy,
Al

Piego la pergamena e la metto in una busta,poi vado alla guferia per prendere Edvige II e mandarla a casa di Victoire.
Dopodiché scendo in Sala Grande per cenare.

Quando mi siedo al tavolo dei Serpeverde,mi sento solo,perché a parte Scorpius,no ho nessun amico qui. Vedo tutti i miei cugini che mangiano e scherzano insieme,mentre io sono da solo. Adesso sono giù di morale. A un certo punto vedo una mandria di teste rosse e more avvicinarsi al mio tavolo.
Si siedono tutti lì, a farmi compagnia.

Io amo la mia famiglia.